A venticinque anni dalla prematura scomparsa, il Palazzo delle Esposizioni rende omaggio a Ketty La Rocca con una mostra realizzata nello spazio Sottozero. La mostra, che inaugura il 15 marzo, presenta per la prima volta al pubblico l'installazione degli Specchi, assai poco conosciuta perche' rimasta sempre allo stadio di progetti.
Spazio S8ZERO
A venticinque anni dalla prematura scomparsa, il Palazzo delle Esposizioni
rende omaggio a Ketty La Rocca con una mostra realizzata nello spazio
Sottozero.
La mostra, che inaugura il 15 marzo, presenta per la prima volta al pubblico
l'installazione degli Specchi, assai poco conosciuta perché rimasta sempre
allo stadio di progetti.
Negli Specchi è testimoniata la volontà di dominare lo spazio; questi sono
progettati per essere installati in punti diversi dell'ambiente in modo da
riflettersi l'un l'altro e riflettere nello stesso tempo lo spettatore, che
muovendosi crea l'opera, un'opera in divenire sempre diversa e viva.
Congiuntamente, il Museo di Arte Contemporanea e del Novecento di Monsummano
Terme, presenta l'installazione Punto di Vista (7 aprile  17 giugno), uno
spazio che può essere osservato da un foro di circa 30 cm praticato su di un
telo scuro mosso da un vento provocato artificialmente. Un 'punto di vista
investito dal vento', come ha lasciato scritto l'artista, mobile e precario
che muta costantemente: dall'altro lato la dimensione dell'arte, ovvero le
virgole fissate sulle pareti e sul soffitto restano immobili. A significare
che l'arte non muta e si rivela costante nel tempo e nello spazio. Le due
mostre sono corredate da un catalogo contenente un'antologia degli scritti
dell'artista, un'antologia storica e un ampio repertorio iconografico che
comprende molte opere inedite e, naturalmente, le installazioni Punto di
vista e quella degli Specchi. Si tratta del primo esauriente volume che
raccoglie il suo operato. Infatti, nonostante l'importanza storica di questa
artista, non è mai stata pubblicata una esauriente retrospettiva.
Il lavoro di Ketty La Rocca si situa nei maturi anni sessanta, anni del boom
economico e della contestazione studentesca che costituiscono un momento
dell'arte contemporanea caratterizzato da una grande tensione innovativa e
sperimentale e da una forte crisi dei canoni della tradizione artistica.
Ketty La Rocca si rivela attenta e acuta interprete dei contenuti del suo
tempo; il suo operato è critico verso la società dei consumi, della quale
denuncia la falsità dell'informazione, verso la situazione femminile, verso
il potere costituito dello Stato, come della Chiesa. Antitradizione e
slancio innovativo nel campo dell'arte sul piano di una coscienza civile
vissuta con coerenza diventano per lei consapevolezza e solidarietà ; un
grande impegno al quale non si sottrae nonostante le precarie condizioni di
salute che hanno segnato la sua vita: anzi la sua malattia sembra diventare
la sua forza. Il suo operato si inserisce con valore e originalità nella
storia dell'arte contemporanea della seconda metà del ventesimo secolo come
viene testimoniato dalle installazioni per la prima volta realizzate nelle
due mostre.
Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194, 00184 Â Roma, tel.06.4745903
Museo di Arte Contemporanea e del Novecento, Villa Renatico Martini Via Gragnano 349, 51015 Monsummano Terme (PT), Tel.0572.952140
biglietto L 15.000 ridotto L 8.000
Ufficio stampa
darios25@tiscalinet.it