Jelena Vasiljev: Pensavo di essere un lupo, l'artista continua le proprie riflessioni sul tema della violenza con opere scultoree e video. Francesco Sena: Attraversami in 13 secondi, pannelli lignei, applicazioni minuziose e ripetute di plastilina usate per definire forme, figure ed elementi in bassorilievo.
Pensavo di essere un lupo
a cura di Francesco Poli
Gagliardi Art System / gallery e' lieta di ospitare la nuova personale dell'artista
serba Jelena Vasiljev .
L'artista, che lavora principalmente con scultura, disegno e video, continua le
proprie riflessioni sul tema della violenza, concretizzata nel simbolo del lupo,
vittima e carnefice allo stesso tempo della propria natura, emblema della forza
primigenia insita nell' "homo homini lupus". Il tema, gia' affrontato nella mostra
personale "Essendo cosi' i lupi/ i piu' difficili da cacciare/come saranno gli
uomini", realizzata negli spazi della Gagliardi Art System / gallery nell'ottobre
2004, con la curatela di Francesco Poli, trova quindi un naturale sviluppo in questo
nuovo progetto che vede la partecipazione attiva dell'artista stessa. Vasiljev
realizzera' una performance a Villa Capriglio, sulla collina torinese, durante la
quale cucinera' in un recipiente industriale, da lei fabbricato, della carne, legata
a frammenti delle sculture dei lupi realizzate in legno di alloro e di pruno; la
consumera' di fronte al pubblico, offrendo anche agli astanti la possibilita' di
consumare l'opera, e, per traslato, di mangiarne l'idea, l'essenza, quasi a
suggerire un'identificazione catartica.
Il video della performance verra' proiettato nell'ambito della personale in galleria,
dove gli oggetti serviti per realizzarla e i resti dei lupi di carne verranno
affiancati a sculture inedite in gesso e in bronzo.
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Francesco Sena
Attraversami in 13 secondi
a cura di Gabriella Serusi
Gagliardi Art System / gallery ha il piacere di presentare un ciclo di opere inedite
di Francesco Sena.
Le opere di Francesco Sena si situano al limite tra pittura e arte plastica.
L'inusuale tecnica di realizzazione, quanto mai originale rispetto al panorama
della nuova pittura italiana, si avvale di materiali, supporti e stratagemmi non
propriamente conformi a questo linguaggio e tuttavia indispensabili all'esito
conclusivo dei lavori.
Pannelli lignei al posto delle abituali tele, applicazioni minuziose e ripetute di
plastilina usate per definire forme, figure ed elementi in bassorilievo, coloriture
rapide finalizzate alla creazione di ombre e chiaroscuri: tutte le fasi preparatorie
messe a punto dall'artista appaiono funzionali al momento della stesura finale di un
doppio strato di cera colorato e semitrasparente, accuratamente scavato e levigato
alla maniera di certi marmi 5trinascimentali. Il risultato di questo lento processo
e' sempre un'immagine fortemente evocativa, frutto di una sintesi figurativa a lungo
ricercata in precedenza, spesso sospesa in una dimensione spazio-temporale
indefinita e lontana.
La natura onirica e visionaria, a volte letteraria delle opere, si e' via via
accentuata negli ultimi anni. Se nei primi paesaggi urbani realizzati con coperture
in cera dai colori lisergici e antinaturalistici era ancora possibile cogliere un
affetto per le cose della realta', in queste ultime nature popolate di elementi e di
figure simboliche, lo straniamento risulta piu' evidente. L'artista suggerisce la
creazione di un mondo altro, di uno stato dell'essere e della materia diverso.
Immaginazione, sogno, visione fantastica, immaginario cinematografico, citazione
letteraria, incursioni nella quotidianita', si sovrappongono in uno stato di felice
con-fusione che fa oscillare la visione fra realta' e finzione, fra teatro e vita,
fra sonno e veglia.
Attraversami in 13 secondi allude ironicamente al tempo di adattamento dell'occhio
esterno alla visione ma e' anche il titolo del grande dittico blu esposto in
galleria. Questa serie di opere di grande e media dimensione mette ulteriormente a
fuoco la ricerca meditativa e proiettiva della pittura di Sena. La volonta' di
traghettare lo spettatore verso un altrove appena riconoscibile sotto il segno del
reale, imprime a questi paesaggi essenziali, ai boschi, alle figure solitarie, agli
animali, una carica meteforica potente. Cacciatori e prede fluttuano dietro
l'opacita' di uno strato di cera semitrasparente che nebulizza contorni e forme. Le
immagini oscillano sulla soglia della visibilita' e, di fatto, della stessa
esistenza.
inaugurazione: martedi' 4 aprile 2006 ore 18.30 - 21.00
Gagliardi Art System / gallery
Corso Vittorio Emanuele II, 90 - Torino
Orari: Ma-Sa: ore 15.00 -20.00.