Di Attilio Pratella (1856-1949). Attilio Pratella e' tra gli artisti piu' amati e ricercati dai collezionisti di pittura dell'Ottocento, cui sono ben noti i suoi paesaggi che celebrano il golfo partenopeo e la sua luce, fitti di barche e animati di pescatori. Questi disegni, quasi tutti firmati, costituiscono il diario intimo del pittore durante tutta la sua lunga attivita' creativa.
Di Attilio Pratella (1856-1949).
Attilio Pratella è tra gli artisti più amati e ricercati dai collezionisti
di pittura dell'Ottocento, cui sono ben noti i suoi paesaggi che celebrano
il golfo partenopeo e la sua luce, fitti di barche e animati di pescatori.
Nato a Lugo di Romagna nel 1856, Pratella inizia a disegnare fin dagli anni
del collegio. Ammesso con una borsa di studio all'Accademia di Belle Arti di
Bologna, nel 1877, vi segue per due anni i corsi. A Bologna la conoscenza
dei paesaggi di Fontanesi, visti nella Pinacoteca dell'Accademia, è, a detta
dello stesso Pratella, 'una rivelazione pittorica'. Nel 1880 l'artista è a
Napoli, dove frequenta l'Istituto di Belle Arti, diretto allora da Filippo
Palizzi e da Morelli. Nella città partenopea l'ambiente che gli è più
congeniale è quello della Scuola di Resina, dominata dalla personalità di De
Nittis. In quegli anni per sbarcare il lunario Pratella collabora nella
decorazione delle ceramiche prodotte dalla fabbrica Cacciapuoti. Nel 1887
espone alla Promotrice napoletana il dipinto 'il Mattino'. Questo paesaggio,
scelto da Domenico Morelli per la Galleria d'Arte di Capodimonte, rivela la
vocazione paesistica dell'artista. Da lì in avanti il successo del pittore
cresce continuamente: le sue opere sono sempre più richieste e l'artista
espone in Italia e all'estero, dalle biennali veneziane al Salon parigino.
E' noto che, dietro l'esecuzione delle sue celebri vedute, vi era in
Pratella una rigorosa pratica del disegno, sviluppata e coltivata nel corso
di tutta la vita. I disegni di questa mostra, tutti provenienti dalla
famiglia dell'artista, ci svelano così un Pratella segreto che predilige
solitarie vedute di campagna dominate dagli alberi, dove la presenza umana è
solo intuita, talvolta, in casolari lontani. Per la maggior parte di piccolo
formato, questi fogli rivelano un quotidiano, instancabile lavoro di
ricerca. Pratella disegna su ogni tipo di carta, da quella ruvida e
granulosa a quella liscia dei quaderni, giungendo a utilizzare frammenti di
carta stampata. La sua matita ora vibra tesissima, ora si ammorbidisce in
toni vellutati e al segno di questa, del carboncino e della penna si
aggiungono talvolta il tocco della tempera o dell'acquarello che evocano,
magistralmente, luce e colori. Questi disegni, quasi tutti firmati,
costituiscono il diario intimo del pittore durante tutta la sua lunga
attività creativa. Come ha scritto Carlo Siviero 'il canovaccio della
pittura pratelliana è sempre un disegno'.
Una selezione dei disegni è visibile alla pagina internet:
http://www.mattiajona.com/newacq.html
Orari: 10-12.30 / 16-19, chiusura la domenica e la mattina di lunedì
La Portantina di Mattia Jona, Via Vigna 6, 20123 Milano, tel.02.8053315, fax.02.72022059