La Portantina
Milano
Via Vigna 6
02 8053315 FAX 02 72022059
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Disegni
dal 14/3/2001 al 23/6/2001
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Segnalato da

Mattia Jona




 
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14/3/2001

Disegni

La Portantina, Milano

Di Attilio Pratella (1856-1949). Attilio Pratella e' tra gli artisti piu' amati e ricercati dai collezionisti di pittura dell'Ottocento, cui sono ben noti i suoi paesaggi che celebrano il golfo partenopeo e la sua luce, fitti di barche e animati di pescatori. Questi disegni, quasi tutti firmati, costituiscono il diario intimo del pittore durante tutta la sua lunga attivita' creativa.


comunicato stampa

Di Attilio Pratella (1856-1949).

Attilio Pratella è tra gli artisti più amati e ricercati dai collezionisti di pittura dell'Ottocento, cui sono ben noti i suoi paesaggi che celebrano il golfo partenopeo e la sua luce, fitti di barche e animati di pescatori. Nato a Lugo di Romagna nel 1856, Pratella inizia a disegnare fin dagli anni del collegio. Ammesso con una borsa di studio all'Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1877, vi segue per due anni i corsi. A Bologna la conoscenza dei paesaggi di Fontanesi, visti nella Pinacoteca dell'Accademia, è, a detta dello stesso Pratella, 'una rivelazione pittorica'. Nel 1880 l'artista è a Napoli, dove frequenta l'Istituto di Belle Arti, diretto allora da Filippo Palizzi e da Morelli. Nella città partenopea l'ambiente che gli è più congeniale è quello della Scuola di Resina, dominata dalla personalità di De Nittis. In quegli anni per sbarcare il lunario Pratella collabora nella decorazione delle ceramiche prodotte dalla fabbrica Cacciapuoti. Nel 1887 espone alla Promotrice napoletana il dipinto 'il Mattino'. Questo paesaggio, scelto da Domenico Morelli per la Galleria d'Arte di Capodimonte, rivela la vocazione paesistica dell'artista. Da lì in avanti il successo del pittore cresce continuamente: le sue opere sono sempre più richieste e l'artista espone in Italia e all'estero, dalle biennali veneziane al Salon parigino.

E' noto che, dietro l'esecuzione delle sue celebri vedute, vi era in Pratella una rigorosa pratica del disegno, sviluppata e coltivata nel corso di tutta la vita. I disegni di questa mostra, tutti provenienti dalla famiglia dell'artista, ci svelano così un Pratella segreto che predilige solitarie vedute di campagna dominate dagli alberi, dove la presenza umana è solo intuita, talvolta, in casolari lontani. Per la maggior parte di piccolo formato, questi fogli rivelano un quotidiano, instancabile lavoro di ricerca. Pratella disegna su ogni tipo di carta, da quella ruvida e granulosa a quella liscia dei quaderni, giungendo a utilizzare frammenti di carta stampata. La sua matita ora vibra tesissima, ora si ammorbidisce in toni vellutati e al segno di questa, del carboncino e della penna si aggiungono talvolta il tocco della tempera o dell'acquarello che evocano, magistralmente, luce e colori. Questi disegni, quasi tutti firmati, costituiscono il diario intimo del pittore durante tutta la sua lunga attività creativa. Come ha scritto Carlo Siviero 'il canovaccio della pittura pratelliana è sempre un disegno'.

Una selezione dei disegni è visibile alla pagina internet:
http://www.mattiajona.com/newacq.html

Orari: 10-12.30 / 16-19, chiusura la domenica e la mattina di lunedì

La Portantina di Mattia Jona, Via Vigna 6, 20123 Milano, tel.02.8053315, fax.02.72022059

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