La mostra promossa e organizzata dal Comune di Citta' di Castello con gli auspici della Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri, si presenta come un percorso dentro il tessuto storico urbano della citta', ed offre una reinterpretazione di alcuni siti monumentali attraverso l'esposizione di opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi.
La mostra promossa e organizzata dal Comune di
Città di Castello con gli auspici della Fondazione Palazzo Albizzini -
Collezione Burri, si presenta come un percorso dentro
il tessuto storico urbano della città , ed offre una reinterpretazione di alcuni
siti monumentali attraverso l'esposizione di opere realizzate dagli anni
Sessanta a oggi.
L'esposizione curata da Giuliano Serafini presenta attraverso grandiose
installazioni, sculture, quadri specchianti, impianti sonori e segni evocativi,
il lavoro artistico di Pistoletto volto a suggerire tracce, analogie e
dissonanze tra l'arte di ieri e di oggi, interrogando tutto un assetto
storico-ambientale per consentire al visitatore di valutarlo secondo una
prospettiva concettualmente allargata.
Il percorso è suddiviso in sei diverse "stazioni", quanti sono i luoghi
individuati dall'artista per ambientare le varie opere.
Ogni spazio deve essere considerato come "tempo", dal momento che l'itinerario
ha per oggetto-referente la storia, dei cui significati e contenuti, come indica
il titolo "Codice Inverso", Pistoletto suggerisce anche in questo caso il
rovesciamento. L'artista dichiara: "quando lavoro con la dimensione del tempo
sarà difficile trovarmi là dove mi si aspetta. E' per questo che ho inventato la
teoria del passo 'laterale'."
Nello sconfessare l'unicità del valore-arte, Pistoletto ha selezionato per CittÃ
di Castello una serie di opere puntando soprattutto sulla valenza metaforica dei
vari luoghi cui sono state destinate. Si va dalla "laica" Venere degli Stracci
ambientata nell'atrio del gotico Palazzo Comunale, sede storica del potere
civile, definita dal curatore in catalogo lo "Spazio del Capitano", ai Quadri
Specchianti, le Gabbie a specchio, il Metro cubo di infinito e le Tavole della
Legge del rinascimentale Palazzo Vitelli alla Cannoniera che ospita la
Pinacoteca Comunale: qui, nello "Spazio dell'Arte" per antonomasia, l'ambiguitÃ
dell'immagine riflessa si trova dialetticamente a confronto con il concetto
stesso d'arte intesa come doppio, imitazione e mistificazione. E' poi la volta
dello "Spazio del Vescovo", il barocco Oratorio degli Angeli, dove L'Urlo della
Lupa, installazione sonora che riproduce suoni e rumori di Roma, ci immerge in
una sorta di abisso psichico; per continuare con la monumentale scultura di
poliuretano Alter Ego, ancora un segno di contraddizione rispetto al luogo in
cui viene installata, che è il portico di Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, lo
"Spazio del Principe", aulico fondale di un umanesimo al tramonto. L'antico
Pozzo della Rotonda, dove Pistoletto ambienta Autoritratto di stelle, fa da
suggestivo richiamo a una cerimonia iniziatica, che è quella della conoscenza di
sé, della discesa-risalita eraclitea, per la quale "la via verso l'alto e verso
il basso è la stessa via": siamo allo "Spazio dell'Identità ".
Tre video collocati nel Palazzo del Podestà documentano altrettanti momenti del
lavoro di Pistoletto, tra cui quello relativo alla personale del Museo di
Lucerna del 2000.
Michelangelo Pistoletto, una delle massime presenze dell'arte italiana e
mondiale degli ultimi quarant'anni è interprete tra i più geniali dei grandi
movimenti d'avanguardia, dalla Pop Art all'Arte Povera fino alla performance
teatrale e all'installazione ambientale e multimediale. La sua opera si può
riassumere in un vasto e "aperto" programma creativo dove convergono varie
discipline artistiche, concettuali, sociali e pedagogiche: "Progetto Arte".
Nella sua lunga e intensissima attività artistica, Pistoletto, che è stato tra
l'altro docente all'Accademia di Belle Arti di Vienna, ha preso parte alle più
importanti rassegne internazionali (Biennale di Venezia, Documenta a Kassel,
Biennale di San Paolo) e ha tenuto mostre personali nei maggiori musei quali:
Palais des Beaux-Arts a Bruxelles, Palazzo Grassi a Venezia, Nationalgalerie a
Berlino, Museum of Modern Art a San Francisco, Forte del Belvedere a Firenze,
Museo di Capodimonte a Napoli, Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma, ecc.
Sue opere si trovano nelle principali collezioni pubbliche e private del mondo.
Promossa, organizzata e patrocinata dal Comune di Città di Castello con gli
auspici della Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri, la mostra diventa
così un'ideale ma anche naturale espansione del messaggio d'arte e di cultura
lasciato dal grande maestro umbro.
Per l'occasione viene pubblicato un catalogo bilingue con un saggio di Giuliano
Serafini, esteso anche al lavoro storico di Pistoletto con la riproduzione di
tutte le opere ambientate.
Sede mostra
Palazzo Comunale, Città di Castello (Perugia)
Palazzo Vitelli alla Cannoniera
Pinacoteca Comunale
Palazzo Vitelli a Sant'Egidio
Oratorio degli Angeli
Pozzo della Rotonda
Palazzo del PodestÃ
Inaugurazione sabato 7 aprile ore 18.00
Orari: 10-13 / 14.30-18.30. Lunedì chiuso
Ingresso mostra: intero £.8.000, ridotto £.5.000 biglietteria a Palazzo Comunale
Informazioni al pubblico e prenotazioni visite: Pinacoteca Comunale, Tel.075.8520656-8554202
E-mail: pinacoteca@cdcnet.net
Ufficio Stampa: Irma Bianchi Comunicazione, via Arena 16, 20123 Milano, Tel.02.89404694 - 02.89400732 Fax.02.8356467,
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