Teatro Filippini
Verona
Vicolo Dietro Campanile Filippini, 1
045 800171 FAX 045 8009850
WEB
In scena!
dal 16/3/2001 al 25/3/2001
045 592709

Segnalato da

Flaminia Scanu




 
calendario eventi  :: 




16/3/2001

In scena!

Teatro Filippini, Verona

La rassegna "Passalaparola" presenta lo spettacolo "Gioco al massacro": un viaggio creativo tra musica, cinema e fumetto; con gli appuntamenti "Famiglie a Teatro" sono messe in scena storie tra le più popolari dell'immaginario infantile e "Incontri a teatro" propone "Senza fissa dimora" che affronta le tematiche più scottanti e e più vicine agli adolescenti.


comunicato stampa

Appuntamenti

Rassegna "Passalaparola"

sabato 17 marzo, ore 21.00

Teatro Città Murata
GIOCO AL MASSACRO

Ritorna per la rassegna serale "Passalaparola" organizzata dalla Fondazione AIDA, lo spettacolo "Gioco al massacro" della compagnia Teatro Città Murata di Como. La rappresentazione già presentata al pubblico degli studenti delle scuole superiori della città all'interno della rassegna "Incontri a teatro" specificamente dedicata a loro, è liberamente tratta dall'omonimo romanzo dello scrittore francese Henri-Frédéric Blanc. Nella trasposizione teatrale, i protagonisti, da giovani studenti di un istituto tecnico per apprendisti meccanici, sono diventati quattro operai metalmeccanici (interpretati da Giuseppe Adducci, Daniele Braiucca, Alessandro Diliberto e Giuseppe Migliorini per la regia e la drammaturgia di Bruno Stori), il cui futuro si prospetta inesorabilmente fatto di bulloni, chiavi inglesi, giraviti, macchine e rumori di fabbrica. Da qui scaturisce una ribellione senza speranza e senza ritorno.

Lo spettacolo è un viaggio creativo tra musica, cinema e fumetto (le scene e i costumi sono di Laura Butti; luci e suono di Michele Napione e Andrea Bernasconi), esagerando in chiave iperrealistica la storia, ma adottando un linguaggio elevato a poesia, per affrontare il tema del disagio sociale giovanile. I ragazzi parlano di libertà e di amore, scherzano tra loro e cantano come una rock band, tentando di affermare un'utopia prendendosi sul serio per essere comici e trasformando così la poesia in tragedia.

Con questo spettacolo, dedicato ed ispirato ad Andrea Pazienza e alle sue storie a fumetti, Teatro Città Murata conclude una parabola tematica sul disagio avviato con altri due spettacoli precedenti (Conigli d'acqua e Prima che il gallo canti). Frutto di una continua interazione tra attori e regista, si presenta quanto mai interessante sul genere del teatro di narrazione, del quale affronta le più svariate sfaccettature per esaltare l'incanto della parola.

Ssabato 7 aprile 2001, ore 21.00 Ensemble Vicenza con il contributo della Regione Veneto presenta

Duemila e una notte ovvero Le metamorfosi di Arlecchino da Carlo Goldoni Commedia dell'Arte in prima rappresentazione moderna

Su scrittura di Giovanni Todescato (che firma anche la regia), su una interessante ricerca storica di Roberto Cuppone. Duemila e una notte è infatti tratto da uno dei canovacci scritti da Goldoni in Francia per la Comédie Italienne, e in particolare per l'ultimo grande Arlecchino italiano che vi lavorò, Carlo Bertinazzi detto Carlin. Il canovaccio, incluso oggi nelle Opere di Goldoni, non è mai stato stampato autonomamente né rappresentato ai nostri giorni. Da esso emergono le due fondamentali caratteristiche di Arlecchino: il trasformismo, cioè la capacità di travestirsi portata al limite fisiologico, e la natura demoniaca, che trova origini medioevali, e addirittura preistoriche quando la maschera era strumento di comunicazione con l'aldilà.

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Rassegna "Famiglie a Teatro"

domenica 18 marzo, ore 17.00

Giallo Mare Minimal Teatro
STORIE ZIP

"Famiglie a Teatro", la rassegna organizzata dalla Fondazione AIDA al Teatro Filippini, giunta al penultimo appuntamento, proporrà domenica 18 marzo alle ore 17.00, lo spettacolo Storie zip delle Compagnie Teatrali Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli e Teatro di Piazza e d'Occasione di Prato. Un insolito spettacolo quello proposto per la prima volta a Verona, dalle due compagnie toscane, ideato da Renzo Boldrini e Davide Venturini, nel quale l'antica arte del racconto e il sapore di antiche storie ascoltate da generazioni si confrontano con strumenti e modalità di rappresentazione contemporanei e poco consueti in termini di utilizzo teatrale.

Elemento centrale della composizione scenica è la continua tessitura di parole, suoni, movimenti con immagini elettroniche, realizzate e manipolate al computer e a video in tempo reale, proiettate nel corpo dell'attore e su un grande schermo. Si ottiene così una scenografia virtuale in continua trasformazione visiva con la quale interagisce l'evocazione della narrazione sostenuta dal lavoro di un musicista, che commenta le azioni e manipola elettronicamente la voce dell'attore.

Le storie narrate sono tra le più popolari dell'immaginario infantile, tutte centrate sulla figura del lupo: Cappuccetto Rosso, Il lupo e i sette capretti, I tre porcellini. Le storie sono messe in scena con fedeltà ai nuclei narrativi originali, seguendo però la lezione di Roal Dhal in Versi perversi e introducendo un solo, ma determinante, tradimento testuale, al fine di rimettere in gioco il senso del racconto e darne una nuova lettura. Per la chiave ironica e leggera con cui viene rivista la sua valenza ludica e pedagogica, Storie Zip ha ottenuto nel 1999 il premio per l'infanzia ETI/Stregagatto, il più prestigioso premio nazionale di teatro per ragazzi. Particolarmente adatto per la sua varia e fantasiosa costruzione anche per i bambini più piccoli.

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Rassegna "Incontri a Teatro"

martedì 20 Marzo, ore 10.00

Fondazione Sipario Toscana
SENZA FISSA DIMORA

Prosegue la rassegna per le scuole superiori "INCONTRI A TEATRO", promossa e organizzata dall'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Verona, dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura della Provincia di Verona e dalla Fondazione AIDA/Centro di Produzione Teatrale, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Verona.

L'iniziativa di teatro-dibattito che si propone attraverso il linguaggio teatrale di affrontare le tematiche più scottanti e e più vicine agli adolescenti, è giunta al penultimo appuntamento, proponendo al Teatro Filippini lo spettacolo Senza fissa dimora della compagnia teatrale "Fondazione Sipario Toscana" di Cascina in provincia di Pisa.

Senza fissa dimora, nasce dalla suggestione di un film di Gianni Serra, La ragazza di via Millelire. Quando il film uscì nell'80 ebbe l'approvazione del pubblico, soprattutto dei giovani, che trovavano finalmente proiettata sullo schermo una storia possibile, vicina. "Questo però non è un adattamento del film" dice la regista Donatella Diamanti, "la protagonista anche se vicina a quella del film, è pur sempre una ragazza nata vent'anni dopo... del film mantengo ciò che vent'anni fa mi apparve l'intento dominante: ritrarre con amore i pericoli possibili a cui va incontro un'adolescenza innocente e devastata".

Betty, ha 16 anni e non ha casa. Simula coraggio dormendo in un vagone abbandonato, rubando ai grandi magazzini, fidanzandosi con improbabili spacconcelli di periferia. Le piace dichiararsi "tossica autoregolamentata" perché "dipendente" dice lei, "non è una bella cosa"; ma è solo l'ennesima bugia per sentirsi uguale ai tanti che incontra per strada.

Verdiana ha 40 anni e cerca casa a chi non ce l'ha. Il tempo ha trasformato il suo lavoro di assistente sociale in una sorta di ruolo impiegatizio. Procura a Betty collocazioni impossibili in centri di accoglienza, case famiglia, istituti di ogni tipo, da cui Betty puntualmente scappa o viene cacciata ed ogni volta lo fa con una maniacale attenzione a non "lasciarsi coinvolgere", fino all'ultima fatidica fuga di Betty. Una fuga diversa, nata, per la prima volta da un'esplicita richiesta di aiuto a cui Verdiana non vuole rispondere. Una fuga apparentemente senza ritorno, che farà capire a Verdiana quanto Betty è importante per lei.
La messa in scena dello spettacolo è di Letizia Pardi in collaborazione con Fabrizio Cassanelli e Alessandro Garzella, le interpreti sono: Letizia Pardi, Luciana Cipriani e Valentina Moretti.

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Rassegna "Famiglie a Teatro"

domenica 25 marzo, ore 15.00 e ore 17.00

La Botte e il Cilindro
IL GATTO CON GLI STIVALI

Con il classico tratto da Perrault, Il Gatto con gli stivali, chiude domenica 25 marzo con doppia rappresentazione (ore 15.00 e ore 17.00) al Teatro Filippini la rassegna "Famiglie a Teatro" organizzata dalla Fondazione AIDA. L'edizione è quella di Pier Paolo Conconi realizzata da La Botte e il Cilindro di Sassari, fedele al racconto originale francese.

Un mugnaio lascia in eredità ai tre figli il mulino, un asino e un gatto. Il figlio più giovane, a cui andò il gatto, si lamentava della sua sorte. Allora il gatto cominciò a parlare: "Non disperarti, trovami un sacco e un paio di stivali e ti dimostrerò che la sorte non è stata tanto cattiva con te." E' proprio la storia del Gatto con gli stivali come c'è stata sempre raccontata, adattata per i ragazzi al linguaggio teatrale con tecnica mista d'attore, pupazzi e maschere, riproponendo ancora una volta, attraverso il piacere del racconto, la valenza educativa insita nella fiaba.

Nel nostro caso che la varietà della vita va affrontata con intelligenza, volontà e audacia, ma anche con attenzione al caso e alla fortuna, per cui talvolta non è male affidarsi pure all'astuzia.

Per informazioni:
Fondazione AIDA
Tel. 045/8001471, e-mail: fondazione@f-aida.it

TEATRO FILIPPINI
vicolo Dietro Campanile Filippini 1, Verona, tel. 045 592709

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