Il suo percorso tracciato nella storia dell'architettura e dell'urbanistica italiana e non. In cinque sezioni sono esposti disegni, fotografie, plastici, proiezioni e numerosi complementi d'arredo. Derossi e' stato un innovatore e un precursore di stile, ma con una caratteristica: l'ironia e il rispetto con i quali si accosta ad ogni progetto, ad ogni circostanza.
Racconti di architettura
Dal 13 maggio al 23 luglio 2006 la Fondazione Merz ospita la mostra monografica Racconti di architettura, a cura di Derossi Associati, un’esposizione ricca ed articolata, una narrazione per immagini dell’incredibile percorso tracciato da Pietro Derossi nella storia dell’architettura e dell’urbanistica italiana e non.
Non e' un caso che questa mostra sia allestita negli spazi della Fondazione, Derossi ha spesso collaborato con Merz e il risultato del loro dialogo intellettuale sono opere indimenticabili come Una parete immaginaria, creata dall’artista nel 1994 per la Triennale di Milano.
Derossi e' professore ordinario di progettazione architettonica presso la Facolta' di Architettura a Milano, visiting professor all’Architectural School di Londra, insegna al Pratt Institute e alla Columbia University di New York, presso la Facolta' di Architettura di Losanna e alla Hochschule der Kunste di Berlino. Questo eterno nomadismo ha acuito in lui la preesistente vocazione ad osservare la societa' che lo circonda; immerso nella realta', radicato nel tempo in cui vive, egli riflette le pulsioni della societa' in continua trasformazione e spesso precorre i tempi. Dall’incontro con il lavoro degli artisti della pop art o delle avanguardie del primo ‘900, cosi' come dal vivace dialogare con gli esponenti dell’arte povera quali Merz, Boetti e Paolini scaturiscono progetti e oggetti che lasceranno il segno nella storia dell’architettura internazionale.
Derossi e' sicuramente un artista del suo tempo, non un mero spettatore ma un attore teso a riflettere sui cambiamenti avvenuti in questi quasi 50 anni di attivita'; egli stesso un innovatore e un precursore di stile. Inserito nel tempo e nello spazio che lo circondano, ma con una caratteristica che lo rende atemporale e sempre attuale: l’ironia e il rispetto con i quali si accosta ad ogni progetto, ad ogni circostanza. Per Derossi il fulcro intorno al quale ruota la ricerca e' sempre e solo l’uomo: intorno a lui e alla sua identita' si crea lo spazio che lo deve ospitare, sia questo l’intimita' della casa come il luogo pubblico per il tempo libero e lavorativo; per lui si realizzano gli straordinari pezzi di design, perche' ne possa godere e usufruire. Questa prospettiva quasi rinascimentale che vede l’uomo al centro di tutto e' parte imprescindibile dell’opera di Derossi, cio' che rende il suo operato slegato da qualsivoglia tendenza o moda e gli garantisce un posto di primo piano nell’olimpo delle opere “immortali" celebrate giustamente nei luoghi simbolo dell’architettura e del design internazionale: dal Moma di New York alla Biennale di Venezia, passando per Parigi, Tokyo, Berlino.
Nel 1994 e' nata la Derossi Associati di cui fanno parte, oltre l’arch. Pietro, l’arch. Paolo Derossi e l’arch. Davide Derossi (professore alla Facolta' di Architettura di Milano).
La Derossi Associati ha partecipato a molti concorsi internazionali con ottimi risultati. Ha vinto il Concorso internazionale per il Centro di Conservazione e Restauro alla Reggia di Venaria, il Concorso per il Museo e Palazzo dello Sport a Vercelli, la sede di Casa Urban a Venaria, un Albergo e Ristorante nel Parco della Mandria a Torino, il Concorso per il Villaggio Olimpico per le Olimpiadi invernali 2006.
La mostra e' suddivisa in 5 “investigazioni":
Lo spettacolo e gli eventi, installazioni per gli spazi di intrattenimento e manifestazioni culturali
Allestire gli interni, interventi di arredo in spazi ristrutturati o di nuova concezione
Il design, gli oggetti che arredano lo spazio
Abitare la citta', realizzazioni di edifici residenziali urbani
I grandi progetti, il paesaggio urbano nelle opere della citta' che raccolgono grandi avvenimenti collettivi
Ogni sezione e' illustrata con l’ausilio di disegni, fotografie, plastici e riproduzioni proiettate su megaschermi e con l’esposizione di numerosi complementi d’arredo. Non e' certo un’impresa semplice tentare di fornire una visione esaustiva del ricco e complesso lavoro di Derossi. Come spesso e' stato sottolineato dalla critica, e' impossibile racchiudere lo spirito creativo di questo grande maestro dell’architettura, caratterizzato da una ricerca e un rinnovamento costanti. E questo e' cio' che si respira visitando la mostra: e' lo spirito dell’uomo che ha il sopravvento su ogni impresa, ardita ai limiti dell’impossibile. Ma con la leggerezza e la transitorieta' che caratterizzano il suo operare, con la giusta dose di distacco e ironia che fanno di lui il grande architetto e progettista che conosciamo. Lui, contrario all’autoritarismo del concetto di perennita', ha pensato e realizzato progetti che resteranno per sempre nella storia dell’architettura.
Inaugurazione: Venerdi' 12 maggio 2006, ore 18
Fondazione Merz
via Limone 24 - Torino
Orari martedi'-domenica 11.00-19.00
Ingresso: intero euro 5, ridotto euro 3,50 (studenti, disabili, gruppi min. 10 persone), gratuito minori di 10 / maggiori di 65 anni e ogni prima domenica del mese