Museo di arte moderna e contemporanea - MART
Rovereto (TN)
corso Bettini, 43
0464 438887 FAX 0464 430827
WEB
Due mostre
dal 26/5/2006 al 16/9/2006
martedi', mercoledi', giovedi', sabato e domenica 10 - 18 venerdi' 10 - 21. Chiuso il lunedi'

Segnalato da

Flavia Fossa Margutti




 
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26/5/2006

Due mostre

Museo di arte moderna e contemporanea - MART, Rovereto (TN)

Luigi Russolo: Vita e opere di un futurista, gli intonarumori, le tele, le incisioni e il materiale d'archivio, accanto alle opere degli artisti a lui piu' vicini: Gaetano Previati, Umberto Boccioni, Carlo Carra', Gino Severini, Romolo Romani e Ugo Piatti. L’antologica e' un’occasione per ripercorrere tutta la vicenda artistica di Russolo dal 1913. Cinema & fumetto: i personaggi dei comics sul grande schermo. Da Arcibaldo e Petronilla a Batman, il mondo dei comics e quello del cinema a confronto.


comunicato stampa

Luigi Russolo
Vita e opere di un futurista

Gli intonarumori, le tele, le incisioni e il materiale d’archivio del geniale artista futurista. Luigi Russolo. Vita e opere di un futurista e' prodotta dal Mart e dalla Estorick Collection di Londra. Conferenza stampa alle 12 del 26 maggio al Mart di Rovereto.

“Scegliendo, dominando e coordinando i rumori, noi abbiamo gia' in parte raggiunta quella nuova volutta' insospettata […]: L’Arte dei rumori" Luigi Russolo - Lettera-manifesto “L’Arte dei rumori" - Lacerba, 1913

Fu il primo e piu' geniale compositore di musica futurista, ma anche costruttore di strumenti, firmatario del Manifesto dei pittori futuristi, incisore, esoterista, studioso di filosofia orientale.

Luigi Russolo. Vita e opere di un futurista, in esposizione al Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto dal 27 maggio al 17 settembre 2006, e' la prima grande mostra antologica su Russolo, una delle personalita' piu' originali del Futurismo, di cui e' stato uno dei teorici e fondatori.

L’esposizione e' un’occasione per ripercorrere tutta la vicenda artistica di Luigi Russolo. Degli “intonarumori", gli apparecchi da lui inventati per “intonare e regolare armonicamente e ritmicamente" i rumori, saranno esposte delle ricostruzioni con le quali il pubblico potra' interagire. In mostra anche il complesso della sua produzione incisoria, e un nucleo di suoi dipinti futuristi e prefuturisti, accanto alle opere degli artisti a lui piu' vicini: Gaetano Previati, Umberto Boccioni, Carlo Carra', Gino Severini, Romolo Romani e Ugo Piatti.

La mostra e' prodotta con la Estorick Collection of Italian Art di Londra, nella cui sede sara' esposta dal 4 ottobre al 17 dicembre. Luigi Russolo. Vita e opere di un futurista e' stata costruita grazie ai numerosi documenti appartenenti all’archivio di Russolo, che sono custoditi nell’Archivio del ‘900 del Mart. Partendo da questo materiale, i curatori hanno ripercorso tutte le tappe creative dell’artista, suddividendo l’esposizione in sei sezioni: i rapporti con i pittori lombardi simbolisti e divisionisti, l’attivita' incisoria e pittorica dal pre-futurismo al futurismo, l’attivita' musicale, la produzione pittorica post-futurista, il periodo parigino e spagnolo, il ritorno in Lombardia.

L’arte dei rumori
Dalle idee espresse nel Manifesto dei rumori del 1913 nacquero le sperimentazioni di spettacolari macchine sonore, chiamate gli “intonarumori", con cui Russolo realizzo' concerti e performance. Come scritto nel Manifesto, che ha la forma di una lettera indirizzata al musicista futurista Balilla Pratella, la ricerca di Russolo non tendeva certo alla cacofonia. Era piuttosto una rigorosa ricerca su acustica e armonia, discipline che Russolo si proponeva di aggiornare: “L’acustica ci ha insegnato ben poco - scriveva a Pratella - poiche' applicata specialmente allo studio dei suoni puri ha quasi completamente trascurato, finora, lo studio dei rumori." Ecco quindi una serie di strumenti concepiti per produrre scoppi, crepitii, ronzii e stropiccii.

Le invenzioni rumoristiche di Russolo si spinsero in seguito perfino alla cinematografia d’avanguardia, a cui si interesso' nel corso del suo soggiorno parigino dal 1928 al 1930. In quegli anni, Russolo frequento' gli ambienti del cinema sperimentale, e suono' i suoi strumenti, gli intonarumori e il Russolophone, durante le proiezioni allo “Studio 28". La mostra presentera' all’interno del percorso espositivo tre film di Eugene Deslaw, La marche des machines, Les nuits electriques e Montparnasse, montati per l’occasione da Carlo Montanaro, con un accompagnamento musicale a cura di Daniele Lombardi.

Gli intonarumori stessi, infine, saranno presenti in mostra nelle ricostruzioni di Pietro Verardo. Alcune di esse sono state realizzate appositamente per questa esposizione sulla base di nuovo materiale documentario, che ne migliora sensibilmente l’accuratezza filologica rispetto ad altre ricostruzioni del secolo scorso. Il pubblico del Mart potra' suonare gli apparecchi, aggiungendo cosi' alla visita un prezioso elemento di interattivita'..

Russolo e i futuristi in Europa
Nel 1912 la presenza delle opere del gruppo dei Futuristi alla mostra alla “Galerie Bernheim-Jeune" rappresento', anche per Russolo, l’avvio di un “Grand Tour" europeo. Russolo si fece conoscere anche a Londra, Bruxelles, L’Aja, Amsterdam, Monaco e Budapest insieme a Boccioni, Carra', Severini e Marinetti, con cui due anni prima aveva dato vita al Manifesto dei pittori futuristi e a La pittura futurista. Manifesto tecnico.

Anche nel 1913, a Roma, a Berlino e a Rottedarm, Russolo espone le sue piu' importanti tele futuriste come La Musica (1911), La rivolta (1911), Solidita' della nebbia (1912), Compenetrazione di case+luce+cielo, (1912), Movimenti simultanei di una donna (1912), nonche' un numero di interessanti Autoritratti. In mostra anche alcune delle opere piu' importanti presentate in quell’occasione dai compagni di avventura di Russolo, tra cui l’Idolo moderno di Boccioni (1911), Cio' che mi ha detto il tram di Carra' (1911) e Le Boulevard di Gino Severini (1910-11).

Dagli anni Venti agli anni Quaranta
Negli anni Venti Luigi Russolo e' in linea con il clima di un rinnovamento della pittura italiana di quegli anni. Nella grande mostra futurista del 1919 all’ex Caffe' Cova espone quadri antecedenti il 1913, ma ha anche l’occasione di presentare con successo un concerto di intonarumori e una conferenza sulla propria musica. Al 1920 risale il manifesto futurista Contro tutti i ritorni in pittura, firmato anche da Dudreville, Funi e Sironi, di cui Russolo e' probabilmente l’unico estensore. In quello stesso anno, Margherita Sarfatti organizza a Milano una mostra collettiva milanese che e' un preludio alla costituzione del gruppo Novecento Italiano.

Alla fine del percorso viene proposta una ricostruzione organica sulle riflessioni letterarie e filosofiche dell’artista, che hanno portato Russolo ad avvicinarsi, a partire dagli anni Quaranta e fino alla morte, avvenuta nel 1947, ad una nuova e prolifica stagione pittorica da lui stessa definita “classico-moderna". Si tratta di una produzione di disegni e dipinti di carattere figurativo, in cui prevale la quiete dell’animo pacificato dell’artista-filosofo. Questo periodo sara' rappresentato in mostra da opere come Riflessi (1944) e Paesaggio romantico (1944).

Direzione scientifica di Gabriella Belli e Roberta Cremoncini. A cura di Anna Gasparotto e Franco Tagliapietra Coordinamento organizzativo di Paola Pettenella e Elisabetta Barisoni

Inaugurazione: 27 Maggio 2006

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Cinema & fumetto: I personaggi dei comics sul grande schermo. Da Arcibaldo e Petronilla a Batman, il mondo dei comics e quello del cinema a confronto.

La nascita ufficiale del cinema, corrispondente alla prima proiezione pubblica che i fratelli Lumie're effettuarono a Parigi il 28 dicembre 1895, precede di qualche settimana quella del fumetto, con la comparsa del personaggio “The Yellow Kid" sul quotidiano “New York World": era infatti il 16 febbraio 1896 quando Richard Felton Outcault pubblicava la prima tavola di quello che viene ritenuto, ormai simbolicamente, il primo eroe dei comics. Pur se studi recenti hanno collocato piu' indietro nel tempo le datazioni di cinema e fumetto, portando con merito alla luce un lavoro pioneristico di cui e' doveroso conservare memoria, e' comunque coi Lumie're e con Outcault che i due mezzi espressivi assumono quei connotati che li faranno diventare, agli inizi del Novecento, intrattenimenti di massa importantissimi. Non e' quindi un caso che tra i due media esistano da oltre un secolo significativi rapporti, sia per mezzo delle trasposizioni di comics su pellicola sia per le influenze cinematografiche nei fumetti, e che oggi si assista ad un massiccio ritorno su pellicola degli eroi disegnati.

Studiosi e addetti ai lavori si sono interrogati a lungo sull’esito di questi rapporti, non sempre giudicati felici nei risultati artistici (e talora commerciali…), e il dibattito ha investito anche le differenze e le affinita' tra cinema e fumetto. A questo proposito Will Eisner, uno dei maestri del fumetto statunitense e mondiale, afferma: “Nella nostra cultura il cinema e il fumetto sono i mezzi principali per la trasmissione di storie attraverso immagini... ma il loro rapporto col lettore e' completamente diverso. Il cinema e' un mezzo a cui si assiste, mentre il fumetto chiede ai suoi lettori partecipazione. Nel corso di un film, il “lettore" (spettatore) e' confinato in un ambiente fortemente vincolato a trasmettergli un’esperienza virtuale, mentre nel fumetto il lettore e' libero di leggere al ritmo che preferisce. Inoltre gli viene richiesto una sorta di contributo intellettuale".

Al di la' dei pareri discordi di esperti e studiosi, i due media, quando hanno avuto modo d’interagire, sono sempre stati premiati dal pubblico: i flop veri e propri si contano sulle dita di una mano, mentre i successi - duraturi o meno - sono stati di gran lunga piu' numerosi. E questo e' un dato che merita sicuramente piu' d’una riflessione, poiche' la sintesi tra due mezzi d’espressione comunque diversi non e' mai facile, ne' scontata e, a spiegare il successo di certi personaggi di carta e celluloide, non basta chiamare in causa argomenti quali le strategie di marketing o i battage pubblicitari, per quanto ricchi e martellanti.

Lo scopo che si prefigge la mostra “Cinema & Fumetto" e' di evidenziare la rete di relazioni che i due media hanno intrattenuto, rivelando una non comune capacita' di ridefinire l’immaginario collettivo, attraverso l’uso della narrazione per immagini. Accompagnando e spesso addirittura anticipando modi e tematiche del Novecento, film e fumetti hanno interagito con esiti artistici talvolta altissimi e, al tempo stesso, riuscendo ad essere perfettamente fruibili dal grande pubblico.

L’esposizione, curata da Roberto Festi e ideata da esaExpomostre, sara' presente per la durata di un anno in quattro prestigiose sedi italiane ed avra' il suo esordio al Mart di Rovereto il 27 maggio, per poi continuare fino al 17 settembre 2006. Ogni sede espositiva presentera' al pubblico, durante il periodo di apertura, una rassegna di film.

In un suggestivo allestimento, la mostra si snoda cronologicamente, partendo dai primi anni del Novecento per arrivare ai giorni nostri, dando spazio alla produzione americana ed europea e presentando 34 personaggi documentati grazie agli oltre 350 pezzi originali esposti: manifesti cinematografici - spesso accompagnati dai bozzetti originali - tavole e strisce dei comics, costumi, foto di scena, colonne sonore, pubblicazioni dell’epoca. Uno speciale video, che raccoglie in sintesi i character piu' rappresentativi, e' stato appositamente realizzato da Studio Universal.

Saranno quindi protagonisti il Batman di Kane e il suo “doppio" cinematografico ad opera di Tim Burton; il Tex a striscia di Bonelli e Galep e la versione su pellicola interpretata da Giuliano Gemma; e poi Diabolik, Kriminal, Valentina, Flash Gordon, Superman, i personaggi franco-belgi - Tintin, Asterix, Lucky Luke, Michel Vaillant - fino ai recentissimi Spiderman e Batman… Sono soprattutto i grandi e multicolori manifesti a conferire un valore di assoluta originalita'. Gli affissi originali americani, ideati per i personaggi cult del genere (Buck Rogers, Dick Tracy, Flash Gordon, Superman, Jim della Giungla…), si affiancano alle mirabili esecuzioni dei cartellonisti di scuola italiana, certamente una delle migliori a livello internazionale. Nelle opere di Anselmo Ballester, Renato Casaro, Enzo Nistri…, la “lettura" dei vari generi si esalta nella equilibrata combinazione tra opera d’arte e sintesi comunicativa, elementi chiave per il successo di una pellicola.

La mostra e' accompagnata da un catalogo appositamente realizzato (pp. 192), che pubblica tutti i materiali selezionati per l’esposizione. Un ricco apparato iconografico, con circa 200 illustrazioni, e' accompagnato dalle opportune schedature e dai contributi critici di Alfredo Castelli, Stefano Della Casa, Roberto Festi, Massimo Moscati, Maurizio Scudiero, Odoardo Semellini e Piero Zanotto che analizzano le opere prese in esame.

Conferenza stampa 26 maggio ore 12
Inaugurazione: 27 Maggio 2006

MartRovereto
Corso Bettini, 43 - Rovereto
Orari: martedi', mercoledi', giovedi', sabato e domenica 10 - 18 venerdi' 10 - 21. Chiuso il lunedi'

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