Opere 1947-1953. Il percorso espositivo e' stato suddiviso in cinque sezioni che conducono il visitatore all’approfondimento dei piu' significativi sviluppi stilistici del maestro pisano. La mostra si apre con le prime opere astratte di Bertini (Gli esordi) dipinte tra il 1947 e il 1948.
Opere 1947-1953
a cura di Luciano Caramel ed Emma Zanella
La mostra “Gianni Bertini. Opere 1947-1953", a cura di Luciano Caramel - massimo esperto del Movimento Arte Concreta - e di Emma Zanella, direttrice del museo gallaratese, ricostruisce criticamente la ricerca artistica del maestro Bertini ai suoi inizi, ponendo come limiti cronologici gli anni che hanno immediatamente preceduto (1947) e seguito (1953) l’adesione di Bertini al MAC.
Un periodo breve ma intenso di svolte e sviluppi innovativi, non ancora debitamente valorizzato nelle numerosissime mostre e retrospettive che gli sono state dedicate in Italia e all’estero.
La mostra alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate raccoglie e presenta un centinaio di opere, provenienti dalla collezione dello stesso Bertini e da importanti collezioni private di Roma, La Spezia, Milano e Venezia.
Il percorso espositivo e' stato suddiviso in cinque sezioni che conducono il visitatore all’approfondimento dei piu' significativi sviluppi stilistici del maestro pisano.
La mostra si apre con le prime opere astratte di Bertini (Gli esordi) dipinte tra il 1947 e il 1948.
In esse, ad una superficie di fondo ben evidente e prevalentemente monocroma, Bertini sovrappone scansioni di piani non rigidi. Unica eccezione il collage Gli inglesi attaccano, dipinto straordinariamente libero nell’impostazione spaziale, nelle scelte cromatiche, nell’utilizzo del segno gestuale.
Il linguaggio astratto-geometrico, sospeso nel successivo periodo de I Gridi, verra' ripreso con l’adesione dell’artista al MAC.
La seconda sezione presenta i Gridi e i Segnali, opere dipinte tra Pisa e Milano alla fine degli Anni Quaranta, in cui all’astrazione convenzionale si sovrappongono segnali, scritte, immagini dei codici visivi contemporanei fortemente innovativi rispetto al panorama nazionale, e persino anticipatori della pop art americana.
In quadri generalmente di non grandi dimensioni Bertini supera la rigida contrapposizione di figurativo e astratto attraverso la presentazione di simboli geometrici, parole e numeri utilizzati per il loro significato semantico e formale al tempo stesso.
Il nucleo centrale della mostra presenta invece opere astratto-concrete del periodo tra il 1949 e il 1951, anni in cui Bertini partecipa all’attivita' del Movimento Arte Concreta di Milano (MAC), collegandosi con i piu' importanti artisti e critici del panorama culturale italiano. Le opere MAC di Bertini rispondono alla necessita' di una pittura semplice lineare ed elegante, che verte su un senso di rigore ed esacerbato controllo, a dispetto dell’acceso carattere espressivo delle opere precedenti.
Le opere MAC di Bertini sono precedute da una sala dedicata al Contesto, con opere, di proprieta' della GAM di Gallarate, di Dorfles, Monnet, Munari, Soldati, fondatori del MAC milanese, e di altri importanti artisti del Movimento Arte Concreta.
L’esposizione si chiude, infine, con le opere informali e spaziali dipinte tra Venezia e Parigi (1951-1953) ed esposte per la prima volta alla Galleria Numero di Firenze nel 1951: si tratta di lavori che testimoniano la capacita' critica di Bertini di “rompere" con le convenzioni stilistiche del periodo e di guardare avanti, verso nuove prospettive. Negli smalti che colano ed esplodono sulla tela tutto sembra confluire in un’unica forza gravitazionale che attira a se' l’immediatezza dell’azione, l’ansia creativa e l’urgenza di esprimere una tensione emotiva quasi esplosiva.
L’esposizione rientra infine nel piu' ampio interesse che il museo di Gallarate ha sempre avuto per il M.A.C., inserendosi nel filone della ricerca che la Civica Galleria conduce da anni sullo stesso movimento. L’organizzazione di mostre sul tema e la raccolta di documenti hanno infatti portato la Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate a essere ufficialmente luogo depositario dell’archivio storico del MAC e a possedere oggi una collezione di opere del movimento tra le piu' significative in Italia.
La mostra e' accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale di Cinisello Balsamo, introdotto dai testi critici di Luciano Caramel e Emma Zanella, con le riproduzioni a colori e le schede critiche di tutte le opere esposte, le sezioni dedicate ai documenti, alla bibliografia e alla biografia.
Per arricchire le tematiche presentate alla mostra sono previsti momenti di approfondimento didattico per adulti e bambini, visite guidate per gruppi e per singoli.
Alle scuole sono inoltre dedicati percorsi e laboratori didattici che prendono spunto dalle opere in mostra sviluppando particolarmente i temi sulla composizione formale e cromatica.
Catalogo: Silvana Editoriale euro 24,00 in libreria, euro 20,00 in mostra.
Per informazioni alla Stampa:
Sara Magnoli (Responsabile Ufficio Stampa Comune di Gallarate),
telefono: 0331 754444 (UFFICIO)
indirizzo e-mail: stampa@comune.gallarate.it
Inaugurazione: domenica 7 maggio 2006 alle 11.00.
Civica Galleria d’Arte Moderna
viale Milano 21 - Gallarate (Va)
dal 7 maggio al 9 luglio 2006
Orari di apertura della mostra: Da martedi' a domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
Ingresso libero