Daniela Barulli
Matteo Berra
Claudia Maina
Antonia Iurlaro
Silvia Perindani
Elena Di Raddo
Identita' a confronto tra spazio fisico e mentale: un lavoro progettato dal collettivo formato da Daniela Barulli, Matteo Berra e Claudia Maina. Gli artisti hanno pensato ad una installazione, appunto, come “spazio di relazione" con l’ambiente, interno ed esterno della galleria, ma anche con l’idea che “occupa" e definisce lo spazio espositivo.
progetto di Daniela Barulli, Matteo Berra e Claudia Maina, a cura di Elena Di Raddo
Identita' a confronto tra spazio fisico e mentale
Intervenire in uno spazio gia' molto connotato significa relazionare la propria creativita' con una storia, con una personalita'. E’ da questo presupposto che prende avvio Unico Multiplo, un lavoro progettato dal collettivo formato da Daniela Barulli, Matteo Berra e Claudia Maina. Gli artisti hanno pensato ad una installazione, appunto, come “spazio di relazione" con l’ambiente, interno ed esterno della galleria, ma anche con l’idea che “occupa" e definisce lo spazio espositivo voluto da Tufano.
Anziche' nascondere con il loro intervento lo spazio hanno deciso di trasformarlo unendo la loro creativita' a quella di chi li ospita. Con l’intento di ripercorrere la storia dello studio gli artisti hanno tradotto visivamente per tratti la vicenda artistica di Giovanni Tufano e la sua idea del “creare lasciando creare". Sovrapponendosi a questa idea che porto' Tufano a una serie di azioni artistiche che hanno progressivamente lasciato spazio alla creativita' degli altri per poi tornare a rivisitare il proprio lavoro con opere concrete (collage di testi e immagini) i tre artisti si confrontano a loro volta con questo particolare concetto artistico. Come una sorta di Torre di Babele una struttura in ferro occupa il centro della galleria raccogliendo al suo interno diverse diapositive illuminate e in parte riprodotte sulle pareti. Alcune immagini sono tratte dalla documentazione degli eventi susseguitisi nello Studio Tufano, altre visualizzano nello spazio fisico una proiezione interiore di uno spazio mentale. Si tratta di una interpretazione intima delle regole geometriche (prospettiva) che sottendono la rappresentazione visiva di un luogo fisico. Realizzata con mezzi semplici e mobili tale struttura-scultura si costituisce quindi quale meccanismo transitabile in quanto accoglie i visitatori al suo interno trasportandolo in una dimensione diversa. Qui le attivita' (mostre, conferenze, incontri conviviali) rappresentate nelle immagini si uniscono nella molteplicita' di linguaggi - o lingue per mantenere la parafrasi della torre.
La scelta dei soggetti da inserire in questa struttura evidenzia una posizione critica e allo stesso tempo creativa che lascia poco spazio a nostalgia per il passato o emotivita'. Gli artisti sembrano volersi confrontare “scientificamente" con lo spazio mentale di Tufano e sovrapporre il proprio spazio. L’intera struttura infatti appare connotata da un senso costruttivo molto razionale; una visione distaccata nata dal desiderio di affrontare lo spazio con la propria specifica e individuale storia. Un precedente storico di tale idea potrebbero senz’altro essere le opere di Moholy-Nagy dove forma e colore sono in stretta relazione con l’idea di uno spazio dinamico.
Solo il rumore delle gambe mobili di ferro che pendono dalla zona centrale introduce una nota piu' intima nell’opera. Il passaggio attiva un movimento della struttura. Allo stesso modo in cui l’occupazione del suo spazio creativo, che e' anche la sua abitazione, ha continuato in questi anni l’attivita' artistica di Tufano stesso. Il “creare lasciando creare" trova dunque in Unico Multiplo piena di identita'. Non solo tre artisti, quindi, ma anche chiunque entra in relazione con l’opera e con lo spazio contribuiscono a fare della creativita' un’esperienza collettiva, che va oltre i limiti dello spazio fisico e della personalita' del singolo artista.
Elena Di Raddo
Inaugurazione: Mercoledi' 10 Maggio 2006
TufanoStudio25
via Col di Lana, 14 - Milano
Ore: 11 - 21