Il programma, articolato su due sere, propone una selezione delle opere piu' rappresentative di Coulibeuf. Un prologo dedicato all'immaginario di Klossowski e tre ritratti di personalita' trasversali: il coreografo e artista Jan Fabre, l'artista Marina Abramovic e la performer e coreografa americana Meg Stuart.
Retrospettiva. Un attraversamento degli immaginari di Jan Fabre, Meg Stuart, Marina Abramovic, Pierre Klossowski
Venerdi 12 maggio e sabato 13 maggio alle 22.30 al Cinema Lumie're, Xing e
TTV presentano all'interno della 18a edizione di Riccione TTV Festival -
la scena e lo schermo (Bologna 3-14 maggio) una personale del regista
francese Pierre Coulibeuf con quattro film dedicati ad artisti che si
muovono tra arti visive, performance ed arti sceniche.
Il programma, articolato su due sere, propone una selezione delle opere piu'
rappresentative di Coulibeuf (che introdurra' entrambe gli appuntamenti) con
un prologo dedicato all'immaginario di Klossowski (Klossowski, peintre
exorciste) e tre ritratti di personalita' trasversali: il coreografo e
artista visivo fiammingo Jan Fabre (Les Guerriers de la Beaute'), l'artista
visiva Marina Abramovic (Balkan Baroque) e la performer e coreografa
americana Meg Stuart (Somewhere in between).
Regista dei passaggi e delle metamorfosi, il film-maker francese Pierre
Coulibeuf ha realizzato sino ad oggi una ventina di produzioni
video-cinematografiche all'interno di un progetto interdisciplinare che
mette in contatto arti visive, cinema, fotografia, performance, letteratura
e pittura in un gioco di relazioni variabili.
Per Coulibeuf il cinema e' inteso come luogo sperimentale in cui si
confrontano e si interrogano reciprocamente diversi metodi produttivi e
pratiche artistiche. Come afferma il regista, il suo non e' un approccio
documentario. Creazione condivisa quindi, quella praticata da Coulibeuf
assieme agli artisti oggetto-soggetto dei suoi film-ritratto, per opere
cinematografiche che risultano essere un prolungamento originale degli
immaginari artistici di partenza e non un semplice rilevamento.
Ammiratore di Pierre Klossowski (a cui ha dedicato un trittico) a lui si
ispira adottando il termine di film-simulacro. "In questo caso il film non
imita l'opera-pretesto; anzi, si stabilisce una distanza tra l'uno e
l'altra, un luogo di tensione e di differenza. Non si tratta di adattare
storie o prendere a prestito aneddoti biografici, ma di adattare le
caratteristiche formali di un lavoro o di una scrittura. Non mi interessa
realizzare un film su un tale o talaltro artista, ma piuttosto fare un
film che parte da un altro universo mentale, realizzando il massimo
trasferimento di energia da un sistema all'altro. Il nuovo lavoro che ne
risulta e' un simulacro; il simulacro e' il risultato di un'operazione che
Klossowski definisce come trasposizione, in un oggetto, delle forze che
spingono il lavoro di un artista. Il simulacro "simula un'agitazione
invisibile". Trasporre e' cambiare forma e contenuto passando a un altro
dominio. Ed e' proprio tra discipline, tra generi, tra metodi produttivi, tra
una soggettivita' e l'altra, in questo spazio eternamente instabile, che un
film puo' costruire se stesso. Il simulacro persegue un fine totalmente
diverso dalla comunicazione intelligibile: aspira alla complicita'."
All'insegna di una reciprocita' creativa, fatta anche di tensioni e
differenze, si sviluppa quindi il lavoro di Pierre Coulibeuf che, dal 1987 a
oggi, ha portato alla realizzazione di opere cinematografiche basate sugli
universi artistici di Pierre Klossowski, Michelangelo Pistoletto, Marina
Abramovic, Michel Butor, Jean-Marc Bustamante, Jan Fabre, Meg Stuart...
Presentati in numerosi festival internazionali e recentemente alla Biennale
d'Arte Contemporanea di Porto Alegre in Brasile i suoi film fanno parte di
diverse collezioni pubbliche, dal Centre Pompidou a Parigi alla GAM di
Torino. Nel gennaio 2007 il Museo d'Arte Moderna del C. Pompidou gli rendera'
omaggio con una retrospettiva integrale.
Klossowski, Peintre Exorciste
Il film e' un gioco di specchi che raddoppia e rifrange le messe in scena
dell'opera visiva di Klossowski: immagini ambigue e evocative, persino
perturbanti. "Come una delectatio morosa il film avrebbe potuto proseguire
all'infinito in un universo di tentazioni", dice Coulibeuf. I tre episodi,
girati in 16 mm si soffermano su tre opere di Klossowski. Il primo, In
galleria, ispirato a La Ressemblance, ruota attorno alla contemplazione
speculare di quadri che mostrano tre ragazzi come vittime - o eroi? - di una
storia popolare. Nel secondo, Immagini-specchio, la lettura della Revoca
dell'editto di Nantes di Klossowski porta di fronte a La Grande Odalisca di
Ingres e agli 'spiriti' che abitano le immagini contemplate. Il terzo, I
pastelli del colore, e' girato tra lo studio di Klossowski - con lui presente
- e un ambiente in cui un'adolescente veste i panni di Roberte.
Les Guerriers de la Beaute'
Un film di Pierre Coulibeuf adattatato da una ri-creazione speciale di Jan
Fabre.
Les Guerriers de la Beaute' nasce dall'incontro tra Pierre Coulibeuf e
l'artista fiammingo Jan Fabre. Il film e' una trasposizione dell¹immaginario
del coreografo, che inscena in uno spazio sospeso una serie di quadri e
azioni fisiche come fantasmagoria ispirata alle sue creazioni per la scena.
Il film e' un labirinto con entrate multiple, dove un¹ Arianna in abito da
sposa (il 'demone del passaggio'?) guida e fuorvia lo spettatore in un
universo fatto di metamorfosi, di doppie personalita' e strani rituali. Tra
gli interpreti figurano due muse di Fabre, le performer Els Deceukelier e
Erna Omarsdottir, e ancora William Forsythe e Wim Vandekeybus.
Balkan Baroque
Un film di Pierre Coulibeuf adattatato dalla performance 'Biography' di
Marina Abramovic.
Marina Abramovic, esponente della Body Art, si racconta attraverso
un'autobiografia per immagini che Balkan Baroque ricompone e presenta come
'estetica di vita'. Una vita speciale la sua, un rituale continuo fondato
sul corpo come fonte di esperienze percettive, estetiche ed etiche. La
scansione del film, fatto di azioni banali e quotidiane accanto ad altre
particolarmente estreme, vede sempre al centro il corpo e l'idea stessa
della sua materialita'. Marina Abramovic appare come una figura bifronte, con
una faccia rivolta al passato e una al futuro. Accanto allo scorrere di vita
reale e performance, Abramovic e Coulibeuf rivisitano il passato
dell'artista dall¹infanzia nella Jugoslavia di Tito, alle molte esperienze
sui limiti fisici e psichici.
Somewhere in between
Un film di Pierre Coulibeuf adattatato da una creazione speciale di Meg
Stuart.
Con Somewhere in Between Coulibeuf realizza una trasposizione della ricerca
coreografica di Meg Stuart tentando di definire quello spazio fuggevole che
si colloca tra cinema e danza. La coreografa americana lavora su situazioni
della vita quotidiana, sulle posture e i movimenti della gente comune,
svelando cio' che di norma nessuno si sofferma a considerare: quelli che
potremmo definire micro-avvenimenti del corpo. "La fonte del movimento cui
attingo e' la vita reale; raccolgo il mio materiale osservando la gente per
strada. Mi interessano le figure non convenzionali, emarginate" dichiara Meg
Stuart, che con questo approccio ricostruisce e enfatizza nella fiction, i
tic e il non detto dei comportamenti sociali e delle relazioni tra
individui. I toni sono quelli di uno sfumato continuo (di identita',
situazioni e luoghi), di una vaghezza contemporanea triste e comica.
Riccione TTV Festival la scena e lo schermo, 18o edizione e' dedicato a
film, video, programmi televisivi ed altri media e formati, nati tra la
scena e lo schermo: teatro, danza, opera contemporanea. Si articola in
diverse sezioni, e' un viaggio nella relazione tra arti dello spettacolo,
video e film, con una attenzione peculiare ad alcuni repertori di storie,
che tornano nel corso del tempo, in una ricchissima scena della memoria.
Riccione TTV Festival, fondato da Franco Quadri nel 1985 e diretto da Fabio
Bruschi, si svolge in collaborazione con Cineteca del Comune di Bologna,
Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, Galleria Ta Matete, Cassero
- Gay and Lesbian Center, LUo - Libera Universita' Omosessuale, Bologna
Festival, Biblioteca Sala Borsa Ragazzi, Fieri di Leggere, Bologna per
Mozart, Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna,
Galleria Neon, Biblioteca Renzo Renzi, Fondazione Centro Sperimentale di
Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma, Maison Francaise de Bologne,
Alliance Francaise de Bologne, con il contributo della Reale Ambasciata di
Norvegia a Roma, del Centro Culturale Austriaco a Milano, dell¹Ambasciata di
Francia a Roma e il patrocinio del Comune di Bologna e dell¹Ambasciata di
Danimarca a Roma.
Col sostegno di Ambasciata di Francia a Roma
Info:
TTV Festival tel 0541.694425, ttv@riccioneteatro.it, http://www.riccioneteatro.it
Xing tel 051.331099, info@xing.it, http://www.xing.it/news/
Ufficio stampa:
info@pepitapromoters.com
pressoff@xing.it
Calendario:
Venerdi 12 maggio ore 22.30
Klossowski peintre esorciste
Les guerriers de la Beaute da una creazione di Jan Fabre
Sabato 13 maggio ore 22.30
Balkan Baroque da una creazione di Marina Abramovic
Somewhere in between da una creazione di Meg Stuart
Introduce Pierre Coulibeuf, con Silvia Fanti e Sandra Barrere
Cinema Lumie're
Via Azzo Gardino 65 - Bologna
Ingresso: 6 euro