"Questo e' Don Chisciotte e lei e' Dulcinea. Tutt’e due sono fatti di arsa terra d’Esperia, di puntuti picchi iberici, di acqua e venti atlantici". (Gaspare Sicula)
Don Chisciotte e Dulcinea
Questo e' Don Chisciotte e lei e' Dulcinea. Tutt’e due sono fatti di arsa terra d’Esperia, di puntuti picchi iberici, di acqua e venti atlantici. Sono fatti di carta di Picasso, di cavalletti di disa dentata e tagliente, di flamenco e di porto, sangue di toro e carminio d’arena. Di tutta la Spagna che e', e sempre sara', nel mio sangue.
Del cielo azzurro sulle brulle colline siciliane, delle due di pomeriggio e delle pellicole feline. Ah, quel periplo, quella gola che bacia la “mia Africa" che, pur essendo prossima e dirimpettaia, mani delle mie mani, non ho mai visto, proprio come quel topo che un giorno di un’altra vita mangio' tutte quelle pere e mele vizze, che percio', in altri anni, posi a tenere la faccia di Head: piccolo topo con la forza di un intero continente. Che dire oggi di questa mostra? Che e' bella, che mi piace. La prima di un nuovo luogo, con la testa compressa e gli occhi camaleontici diretti alla luce di due buchi.
Cherchez la femme! C’e' sempre di mezzo una donna. Comunque, sia pure inconsapevole, c’e' una donna che da' il la che manca.
I corpi sono d’osso che resta inalterato al passare del tempo. Niente carne che in breve tempo corrompe le sue forme. Solo mani per fare, piedi per andare, il sesso per il piacere, qualche volta per la continuita' della specie. Coste di roccia e sabbia delineano un volto che e' tale perche', casualmente, l’acqua, in virtu' di un equilibrio precario, gli da' connotati assimilabili ad un volto conosciuto.
E basta, come direbbe William: questo e' Don Chisciotte e la dama alla quale egli dedica le sue imprese e' Dulcinea. Testa prensile per Don Chisciotte, involuzione a conchiglia per Dulcinea. Il cervello e' statuario, fossile come ogni forma, calcareo per non pensare e non provare il senso del dolore. Don Chisciotte e Dulcinea, due nuovi animali per una mitologia della bizzarria creativa nata gia' contemporanea d’ogni tempo. In testa d’ombra e di sole di Spagna, la Spagna delle torri, delle impalcature sfitte; con il corpo di cavallo e cavalletto coi piedi ortografici ben piantati a terra e le mani che stringono armi o drappi, oppure aprono parole nuove in un tacito assenso.
Infine e soprattutto il vuoto. Il vuoto, tra pilastro e pilastro. Il vuoto che, in positivo, ha i connotati di tutto. Il vuoto in volo, giu' dalla montagna verso il mare. Questo e' Don Chisciotte, lei e' Dulcinea.
G.S.
Inaugurazione: giovedi' 18 maggio 2006 dalle ore 17,30 alle 21
Ferpack
Via del Torchio, 10 - Milano
Orari: Dal lunedi' al venerdi' ore 9/13 - 15/19 oppure su appuntamento