The Light signs. Artista di grande attualita' e sensibilita' agisce attraverso il mito, il sacro e la dimensione del femminile che appare da frammenti e da parti significative di un corpo umano che diviene anche corpo religioso e mistico.
The Light signs
A cura di Angela Signetti, Klaus Gramse
Scultrice, autrice di video e di installazioni, Patrizia Guerresi Maimouna inaugura il 26 e 27 maggio a Colonia una straordinaria mostra personale alla Galleria Klaus Gramse curata da Angela Signetti e da Klaus Gramse e due importanti video all'Istituto Italiano di Cultura.
Artista di grande attualita' e sensibilita' agisce attraverso il mito, il sacro e la dimensione del femminile che appare da frammenti e da parti significative di un corpo umano che diviene anche corpo religioso e mistico. Dalla macchina fotografica al video, dalle installazioni alle sculture,Patrizia Guerresi Maimouna continua a raccontare, con la stessa lucidita' e senza compromessi ,il disagio e la bellezza delle diversita'.
Dalle foto delle donne velate che tacciono in pose austere nei lavori domestici e nelle singolari dimensioni, le sue opere sono contemporaneamente metafore e provocazioni, racconti delicati e analisi razionali ,una donna vestita di Bianco avvolta nel suo chador immobile nella propria tradizione e contemporaneamente isolata da essa, o come in Fathima dove la Donna con il suo corpo Madre- Terra ci riporta nella circolarita' energetica dello Spazio-Universo- infinito, quel contenitore che e' dentro e fuori di noi.
Patrizia Guerresi Maimouna colloca i riferimenti delle sue opere in relazione all’esistenza di un individuo,oggi ,in due culture opposte. Esistenza che l’artista attinge dalla propria sfera intima, intuendo una zona della creazione e del sapere dove dissolvono le demarcazioni nette fra paesi e culture. Patrizia Guerresi Maimouna tratta argomenti come le complessita' sociali e religiose della diversita' religiosa,etnica territoriale ,razziale, attraverso il linguaggio delle emozioni. Rappresenta l’essenza costante nei dualismi est.- ovest,donna-uomo,dentro- fuori,visibile-invisibile, senza mai tralasciare l’idea della bellezza e il legame tra arte e vita. Cosi' scrive Francesca Alfano Miglietti nella introduzione al catalogo.
La mostra di Patrizia Guerresi Maimouna si svolge su tre spazi la stanza:
1) Nella sala della'' madre terra'' sara' esposta l'opera ''free stone'' composta da un pezzo del muro di Berlino posato una struttura in ferro dove emergono delle impronte unite di piedi color ruggine quasi a ricordare in modo sacrale e silenzioso una pietra che ha perso il suo significato ostile per acquisirne uno diverso.
2)Nella sala dei Light Signs si svolgono lungo la parete una serie di immagini di volti scuri e segnati di color bianco,come ferite di luce. Segni simbolici ed etnici che l’artista disegna sul volto di questi personaggi , quasi ad indicare un appartenenza speciale, di luce.
Nella stessa sala un installazione composta da una casetta di ferro sottile realizzata come un segno nello spazio ,dove come quasi sospesa e' posata dentro a questa struttura un'altra casetta piccola bianca ,la stessa che tiene in mano nella foto ''The Virgin of the little house".
3) Nella terza sala sara' dedicata all'installazione ''La via del Latte'' composta da una vasca che contiene del latte sul quale sono proiettate delle mani che con un ritmo costante e quasi ipnotico prendono questo liquido e lo portano via senza consumarlo. E’ la metafora del pozzo di luce infinita che per quanto se ne voglia prendere, rimane intatta e inalterata.
Il giorno 26 maggio l'artista presentera' due video all'Istituto italiano di cultura : la proiezione ''La Vergine delle Rocce'' opera del 1999 e di ''Da'irat'' opera 2003.
Opening mostra: sabato 27 maggio dalle 12.00-18.00
Galleria Klaus Gramse design+kunst
Spichernstrasse 4 - D - Colonia
Tutti i giorni dalle 14.00-18.00