35 anni di pittura. L'antologica ripercorre le tappe piu' salienti della carriera pittorica dell'artista, "fatta eccezione per gli iniziali quadri figurativi, che considero peccati di gioventu'", afferma Gard. Presentazione di Giovanni Granzotto.
Emozioni cromatiche
Ferruccio Gard festeggia i 35 anni di pittura con una grande antologica promossa
dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova e
allestita dal 27 maggio al 2 luglio a Padova, nelle sale espositive di Palazzo del
Monte di Pieta'.
La mostra, dopo Padova, sara' riallestita a Venezia (Scuola Grande di San Giovanni
Evangelista di Venezia, dal 5 settembre al 15 ottobre) e a Montecarlo (Galleria
Marescalchi-GAM galerie di Monte-Carlo, dall'11 al 30 novembre).
L'antologica ripercorre le tappe piu' salienti di 35 anni di pittura dell'artista,
"fatta eccezione per gli iniziali quadri figurativi, che considero peccati di
gioventu'", afferma Gard.
In mostra saranno presenti una sessantina di opere, dal periodo cinetico degli anni
Settanta, alle successive fasi geometriche e astratto-informali, sino alle attuali
esplosioni cromatiche, definite da Renato Barilli "La fissione del colore".
Gard e' stato uno dei protagonisti dell'arte cinetica in Italia ed e' un noto
esponente del nuovo astrattismo.
La sua evoluzione artistica lo ha portato, dopo un iniziale periodo surrealista e
metafisico, a passare coerentemente all'arte programmata, al neocostruttivismo e
all'arte gestaltica. Particolare interesse ha infatti ricoperto per l'artista lo
studio della percezione visiva, nel quale ha sviluppato numerose ricerche, che lo
hanno fatto approdare nel 1987 all'astrattismo della nuova geometria.
La sua attuale ricerca sulla pittura astratto-informale e' considerata da gran parte
della critica fra le piu' interessanti e originali nel panorama italiano, sia per la
personale ricerca cromatica (sta inoltre lavorando da anni alla creazione di un
nuovo colore), sia per l'innovativa fusione di due esperienze fondamentali dell'arte
contemporanea: l'astrattismo e l'informale.
L'astrattismo e' definito da Gard "la ricerca dell'assoluto" e, proprio in quanto
tale, mai completamente raggiungibile e decifrabile dall'uomo.
Come lui stesso afferma, nelle sue opere e' presente l'assente (l'uomo) ed e' visibile
l'invisibile (i sentimenti). Egli infatti rappresenta la realta', con l'insieme delle
sue contraddizioni, delle gioie e dei dolori che essa racchiude, rese attraverso
l'utilizzo di rapporti e corrispondenze ottiche: combinazione di colori, figure
geometriche e simboli. Per questo le sue opere astratto-geometriche possono essere
definite "poesie cromatiche", che richiedono la sensibilita' di un osservatore
attento per essere interpretate e, anche se la loro comprensione non e' immediata,
esse hanno comunque un fascino magnetico che cattura l'occhio del fruitore,
attirandolo all'interno di un'esplosione di colori e di forme.
La mostra sara' accompagnata da un ampio catalogo con presentazione di Giovanni
Granzotto e una antologia critica, con scritti, fra gli altri, di Pierre Restany e
Achille Bonito Oliva.
Inaugurazione: Venerdi' 26 maggio 2006, ore 12.30
Palazzo del Monte di Pieta'
Piazza Duomo 15 - Padova
Orario: 10.00-13.00, 16.00-20.00; chiuso i lunedi' non festivi.