In mostra disegni, dipinti eseguiti ad olio, bitume, tempera su carta, oltre che su tavola e su tela (anche di grandi dimensioni), e sculture in terracotta, poste all’interno di box in plexiglass e disposte in sequenza sulla parete.
anno(t)tando
a cura di Enrico Perotto, Loredana Rea, Franca Zoccoli
Disegni, dipinti eseguiti ad olio, bitume, tempera su carta, oltre che su tavola e
su tela (anche di grandi dimensioni), e sculture in terracotta, poste all’interno di
box in plexiglass e disposte in sequenza sulla parete, sono realizzazioni proposte
in mostra da un giovane artista che sa sedurre con immediatezza espressiva e le cui
immagini interagiscono con il codice sonoro, grazie alla diffusione di “Attese", una
composizione di suoni ed elaborazioni elettroacustiche creata appositamente per
l’esposizione da Massimiliano Cerroni.
La Fondazione Peano presenta gli ultimi risultati della ricerca artistica di Guido
Pecci, pittore e incisore nato ad Alatri (FR) nel 1975, incentrati su un ciclo di
opere eseguite tra il 2004 e il 2006, che sviluppano il tema della recente personale
intitolata La casa di Giulia, curata da Loredana Rea e allestita presso la galleria
Studio Arte Fuori Centro di Roma. Anno(t)tando e' una mostra costituita da opere di
varia caratteristica tecnica, tutte attraversate, come scrive Enrico Perotto nel
catalogo della mostra, “da uno spirito visionario, che si ritrova anche nelle
illuminanti scritture poetiche dell’artista, in cui si condensano i risvolti
psicologici delle vicende umane figurate con segni e colori.
Le immagini costruite
appaiono come pagine slabbrate di un diario intimo, riempite di forme evanescenti,
erose da graffi, attraversate da sgocciolamenti, macchie e schizzi di colore,
segnate da ombre profonde, da tonalita' timbriche cupe, se non proprio drammatiche,
dal sapore di antichi graffiti romani o pompeiani, prim’ancora che di graffiti
contemporanei metropolitani, in cui si incunea o trapela un misterioso impasto di
eros sublimato e di narrazione da pulp fiction, impaginato in sequenze pittoriche di
forte impatto emotivo, dense di richiami alla grafica fumettistica e alla cultura
delle immagini popolari, non lontane da quelle combinate in 'linguaggio magico' da
Gastone Novelli o dalla scrittura in movimento che diventa pittura di Cy Twombly".
Per Loredana Rea, Pecci ha dato vita a “immagini totalmente immerse nel tessuto del
colore e imbrigliate in una rete di segni, che le circondano, le assediano, le
braccano fino quasi a soffocarle, per poi lasciarle libere di mostrarsi nella loro
incontenibile flagranza e riacquistare un peso gravitazionale e un senso che
sembravano aver perduto o, forse, non aver mai posseduto". E secondo Franca Zoccoli,
il fare pittura di Guido “diventa elaborazione di memorie-reperti, personali o
sottratti alla storia; diventa composizione di frammenti, dato che solo in piccole
schegge la realta' e' ormai percepita".
Vernissage: venerdi' 26 maggio, ore 18
Fondazione Peano
Corso Francia, 47 - Cuneo
Orario: Martedi'-sabato, ore 16-19
Ingresso gratuito