La mostra sara' incentrata sugli Assemblaggi, opere dell’ultima generazione dell'artista, affiancate da alcune citazioni scelte dal suo affascinante percorso creativo, che lo ha visto tra gli assoluti fondatori del vasto movimento dell’arte cinetica europea.
Assemblaggi: l’arte relazionale
Alberto Biasi alla Galleria PoliArt di Milano e' l’anteprima italiana della vasta antologica del maestro padovano al Museo Ermitage di San Pietroburgo. La mostra alla Galleria PoLiArt sara' incentrata sugli Assemblaggi, opere dell’ultima generazione del maestro, affiancate da alcune citazioni scelte dal suo affascinante percorso creativo, che lo ha visto tra gli assoluti fondatori del vasto movimento dell’arte cinetica europea.
L’ultimo ciclo creativo, gli Assemblaggi, nate alla fine degli anni Novanta, sono opere composte, assemblate appunto, da due o piu' tele monocrome, tenute insieme da una fascia centrale, in cui Biasi produce la sua tipica perturbazione visivo-cinetica. E' da questa fascia di perturbazione che si dipartono le linee e i colori, in grado di riconquistare pittoricamente lo spazio delle tele. Si puo' parlare per queste opere di una nuova concezione artistica, nella direzione di un’arte relazionale che, abbandonando i criteri d’identita' singola, inaugura un’arte fondata su un’identita' plurale, foriera dei piu' affascinanti ed attuali significati metaforici su scala transnazionale.
Nell'antologica all' ERMITAGE MUSEUM di San Pietroburgo sara' visibile, in un'ampia esposizione l'intero percorso di Alberto Biasi dalle “trame", agli “ottico-cinetici"e alle “torsioni" degli anni sessanta, attraversando gli anni ottanta con il ciclo dei “politipi", fino ai piu' recenti “assemblaggi", in cui Biasi rivoluziona le concezioni artistiche contemporanee . Particolarmente efficaci, per cio' che riguarda il periodo precedente agli Assemblaggi, risultano le trattazioni del fare metodico e iterato, ricco di idee che si sviluppano sul piano filosofico-sociale e sull’uso di materiali non ricercati (lamelle, griglie, installazioni luminose, plastiche flessibili).
Nei lavori di Biasi, che abbracciano cronologicamente quasi mezzo secolo, il movimento non e' reale ma appare con particolare chiarezza perche' l’occhio dello spettatore viene visivamente sollecitato e diventa motore dell’opera stessa. La mostra e' completata da testimonianze sul cinetismo internazionale e russo in particolare, volto ad approfondire i caratteri internazionale di questo movimento.
Inaugurazione martedi' 6 giugno alle 18,30 (fino al 13 luglio 2006)
Galleria PoLiArt
V.le Gran Sasso 35 - Milano
Orari di apertura:
mercoledi' e venerdi' 16-20; giovedi' apertura serale 17-22; sabato 10,30-13 e 16-20; altri giorni per appuntamento