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Godo (RA)
s.s.S.Vitale 253

Motus e Percussion Voyager
dal 4/4/2001 al 7/4/2001

Segnalato da

Mac


approfondimenti

Motus
Percussion Voyager



 
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4/4/2001

Motus e Percussion Voyager

Mac, Godo (RA)

Motus nasce a Rimini nel '91, fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolo'. Lo spettacolo Orpheus Glance si svolgera' nella sala principale del Museo dell'Arredo Contemporaneo, per questa occasione verra' temporaneamente spostata meta' della collezione che compone l'esposizione permanente "Brani di storia dell'arredo 1880-1980". Sabato al Museo dell'Arredo Contemporaneo appuntamento con i Percussion Voyager.


comunicato stampa

5, 6, 7 aprile - ore 21: Motus "Orpheus Glance"
sabato 7 aprile - ore 23.30: Percussion Voyager


Motus
"ORPHEUS GLANCE"
5, 6, 7 aprile 2001 - ore 21

MOTUS nasce a Rimini nel '91, fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Strutturato come nucleo di lavoro aperto alle più diversificate collaborazioni artistiche, in un'ottica di assoluta promiscuità fra le forme espressive, ha autoprodotto numerosi spettacoli teatrali ed eventi/accadimenti specificatamente concepiti per spazi anomali. "L'Occhio belva" ('94), "Catrame" ('96), "O.F. ovvero Orlando Furioso impunemente eseguito da Motus" ('98) e "Orpheus Glance" ('00) sono gli spettacoli con cui la compagnia si impone a livello nazionale ed internazionale.
Orpheus Glance si svolgerà nella sala principale del Museo dell'Arredo Contemporaneo, per questa occasione verrà temporaneamente spostata metà della collezione che compone l'esposizione permanente "Brani di storia dell'arredo 1880-1980".

Non temo l'abisso, scendo in esso. Rischio. Vado là dove non so, oltre lo specchio, scendo e ti guardo. Ora, nella violenza dell' attimo che arresta, comprendo, vedo la nudità del volto, l'essere senza protezione, l'orrore dello svelamento. Non ti avrò mai, ora so. Mai. Ora posso tornare. Là, dove il mio canto triste incanta e pervade, là nello spazio del desiderio, nei salotti borghesi delle attese e delle separazioni, sui palcoscenici abbagliati a farmi divorare dagli sguardi.......... l'intervallo diviene sensibile, l'assenza ritorna alla presenza e mi sospinge .....a ricominciare sempre, il RICOMINCIARE é talvolta l'errante profondità di ciò che NON CESSA e ritorna sempre più nuovo di ogni cominciamento....... perchè ciò che si chiude nel restare è già pietrificato.....

REGIA: Enrico Casagrande ELABORAZIONE DRAMMATURGICA: Daniela Nicolo'
CON: Dany Greggio, Cristina Negrini, Enrico Casagrande, Tommaso Maltoni e Mackita, MODULO ABITATIVO a cura di Francesco Riccioli, ORGANIZZAZIONE ED UFFICIO STAMPA: Sandra Angelini, Marco Galluzzi.
Una coproduzione CRT Milano in collaborazione con: ETI, Festival di Santarcangelo, Bologna 2000, Infinito LTD Torino, Cankariev Dom Lubiana.

Orfeo, il mitico, cupa rockstar dell' inframondo, mette in bilico le certezze, vive in simbiosi con il qui ed ora del teatro e l' intervallo, la pausa, il deep nothing dell' imprevedibile. Tutto parte dalla morte di Euridice e dal suo canto triste, un blues struggente e malinconico che invade la sala e si diffonde.... cantato al microfono dall' attore/icona della rockstar "bella e dannata" ... poi silenzio denso e sonoro, svuotamento del palco dell'anima: da qui ha inizio lo spettacolo. E' consumazione di un tempo intimo e solitario, accolto dalle mura domestiche, che va lentamente destrutturandosi, si fa sogno/incubo/ossessione che corrode progressivamente la linea di separazione fra reale ed irreale, visibile ed invisibile e soprattutto del teatro dal cinema.. Policentrismo di immagini e situazioni concatenate dove nulla riesce a finire ma si trasforma in periferia di un altro divenire. Al momento del suo apparire il nuovo sovrasta per lucidità ed irruenza il già stato. Che avanza comunque. E un altro nuovo avanza ancora. Si crea una polifonia fatta di curve che si compenetrano. Di rotondità indissolubili. Di rimandi tra uno specchio e l'altro, dove l'oggetto e lo sguardo si annientano reciprocamente. Solo l'esile e violento filo del suono e del canto cuce la ritmica del tempo scenico conferendo fluida continuità ai cambi di umore più inattesi, alla inevitabile discesa di Orfeo verso Euridice, verso la Morte ...o verso entrambe? Lo sguardo di Orfeo, occhio rapace, di possesso, che fa subito sparire il volto di Euridice, è inderogabilmente PRECEDUTO dal CANTO, dalla voce pura e melodica, che non respinge l' altrove, ma vi penetra, parla a livello dell' abisso. E' la parola che svela il volto di Euridice, prima del suo definitivo svanire, che spoglia l' immagine rivestita dal " mondo " e rende possibile l' incontro. Ma quella nudità si può incontrare ma non stringere, si sottrae ad ogni presa, è a limite del potere assoluto della morte, diviene allora la vera esperienza del fuori..... .....se si è giunti al Deserto dove regna l' assenza di rapporto, dove il vuoto immenso si fa sempre più vuoto: là bisogna UCCIDERE IL COMPAGNO O LASCIARSI UCCIDERE, per riconoscere, per verificare la sua presenza, ecco il PURO RAPPORTO. QUESTO MOVIMENTO E' IL RISCHIO STESSO. La parola è racchiusa fra la violenza che dà la morte e l' incanto dell' impossibilità di morte, fra la VIOLENZA DEL DESIDERIO IMPAZIENTE DI ORFEO - che dà la morte - e LA DISMISURA
DELLA PASSIONE DI ORFEO CHE LO RENDE INFINITAMENTE MORTO. Nello spazio di questa duplice violenza, che pare acquietarsi per un momento, come puro movimento immobile......risiede ORPHEUS GLANCE.

Questo spettacolo è dedicato a J. Cocteau ed a Nick Cave, Orfeo vivente.



PERCUSSION VOYAGER
Sabato 7 aprile, ore 23
Ingresso riservato ai soci Associazione Culturale MAC. Tessera annuale £ 20.000

Il fascino del Percussion Voyager risiede nel linguaggio sviluppato dai due musicisti, che coniuga esperienze di musica contemporanea, indiana, giapponese, improvvisazione jazzistica, ritmiche dance.
I Percussion Voyager utilizzano un particolare set formato da strumenti a percussione provenienti da tutto il mondo montati su strutture appositamente realizzate, tutto il set è frutto della collaborazione dei musicisti con artigiani Indiani dello Sri Lanka e Italiani.

MAURIZIO RIZZUTO incide ed effettua tournée con molti jazzisti di fama mondiale come Steve Turré, George Garzone, Harvie Swartz, Gary Bartz. Ha effettuato tournée con la Lindsay Kemp Company oltre a collaborare personalmente con Kemp a seminari e stages. Ha scritto le musiche per un inedito di Bertold Brecht "Judith Von Shimoda" rappresentata al Berliner Ensemble ed al teatro Vascello di Roma; per lo spettacolo "Fast Love" (regia di Luciano Cannito); per " Ombre" con Marco Balliani. Attualmente dirige il gruppo GADA (formato da musicisti ed atisti visivi con il quale ha preso parte a festival internazionali in Spagna e in Italia).

MATTEO SCAIOLI insieme a Paolo Giaro con il quale collabora dal '94, incide Evento Suono, dancing in the Light of the full moon, con la partecipazione di Krishna Bhatt e del suonatore di Sarod Depibrasad Gosh. Stimolato dal seminario tenuto da Tony Oxley, Scaioli parte nel '95 per lo Sry Lanka allo scopo di arricchire il suo set di percussioni. Partecipa alla rassegna "Musica in gioco di Ravenna" nel '96 con Antonello Salis, nel '97 con Maurizio Rizzuto, e nel '98 sempre con Rizzuto e Joji Hirota. Attualmente collabora con il gruppo multietnico "Metissage" e con Teresa de Sio.

Per informazioni: 0544 419299 oppure 0338 7023673

Museo dell'Arredo Contemporaneo s.s. S. Vitale 253 48026 Russi/RAVENNA

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