La Via Lattea. In mostra una serie di tele nate “da un’insieme di suggestioni accumulatesi nel tempo e originatesi dal vissuto personale e dalla contemplazione di immagini filmiche, pittoriche, fotografiche.
La Via Lattea
Il secondo appuntamento del ciclo harte Fugung costrutto aspro, presenta il lavoro pittorico La Via Lattea di Cesare Baracca, artista di Masiera di Bagnacavallo (Ra), una serie di tele nate “da un’insieme di suggestioni accumulatesi nel tempo e originatesi dal vissuto personale e dalla contemplazione di immagini filmiche, pittoriche, fotografiche: La Via Lattea di Bunuel (in particolar modo le sequenze di automezzi che aprono il film); La Via Lattea di Anselm Kiefer; la condizione umana di Duane Michals; una scena di Paris Texas di Wenders dove un monologo viene urlato dall’alto di un cavalcavia sull’autostrada sottostante".
A rendere piu' complesso il dialogo tra questi rimandi d’immagini Baracca riproporra' la performance In Urbe, accompagnato dal suono di Simone Pelliconi, nella quale viene abbattuto un muro in mattoni e dai resti recuperati nascono nuovi agglomerati quasi poi forgiati nei fuochi accesi dai ruderi “ e' un’azione calata nella ciclicita' della Storia, un costruire e distruggere senza soluzione di continuita' al cui interno arde il fuoco di Eraclito. Diversi miei dipinti s’immergono con essa in una dimensione ontologica".
Forme espressive di un linguaggio aspro “perche' concreto, affonda nella terra e ne condivide il vuoto. Dipingere sognando di scolpire. Una tavolozza di fango e pietra verso una pittura prometeica."
Sedi - Fano (PU):
- Rocca Malatestiana, piazzale Malatesti
- Gasparelli Arte Contemporanea, via Arco di Augusto 74