Il materismo di Giorgio De Cesario e il minimalismo di Salvatore Pepe. De Cesario espone le sue opere caratterizzate da personaggi dai volti in argilla in rilievo sulla tela, Pepe da anni lavora sulle tematiche del silenzio e dell'assenza e sulla pittura monocroma.
Il materismo di Giorgio De Cesario e il minimalismo di Salvatore Pepe
Lunedi' 24 Luglio alle ore 21.00 si inaugura “La Casa degli Artisti" con le Mostre Permanenti di Giorgio De Cesario e Salvatore Pepe.
Presenziera` il Sindaco della citta` di Gallipoli, il Senatore Vincenzo Barba.
Nel corso della serata esibizione del musicista Tony Forte e performances della compagnia teatrale di Salvatore Coluccia.
La Casa degli Artisti, sapientemente ristrutturata e ampliata da De Cesario, residenza dello stesso e di sua moglie la prof.ssa Maria Cristina Maritati, e'` un grande e scenografico contenitore d`arte, eclettico ed ultramoderno, caratterizzato da stili orientaleggianti e mediterranei, energicamente innovativo, che ben si confa' con il paesaggio urbano circostante. Oltre ad ospitare le Gallerie Permanenti degli artisti Giorgio De Cesario e Salvatore Pepe, la Casa-Museo, di circa 1.000 metri quadrati e' destinata ad ospitare mostre temporanee, presentazioni di libri, concerti e performance teatrali ed e' inoltre attrezzata per accogliere, con la formula del b.& b. artisti da tutto il mondo.
Ma vediamo piu' da vicino il percorso di De Cesario e Pepe, che seppur provenienti da percorsi artistici diversi, hanno condiviso esperienze umane e culturali comuni, uniti da quel senso del fare arte con la A maiuscola che e' alla base della crescita individuale e sociale dell’uomo (la loro conoscenza e frequentazione risale agli anni 90 quando entrambi insegnavano allo storico Istituto d’Arte di Grottaglie).
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Giorgio De Cesario architetto, pittore, scultore, grafico, nasce il giorno di Capodanno del 1956 a Matino (Le). Ha compiuto gli studi di architettura presso l’Universita' di Pescara,di decorazione all’ Accademia di Belle Arti di Lecce,di incisione presso l’istituto d’Arte di Urbino, di grafica presso il primo Istituto d’Arte di Roma, di arredamento presso l’istituto d’arte di Parabita (Le) e dal 1989 e' docente di Progettazione presso l’Istituto Statale d’Arte di Grottaglie (Ta). Espone, in un articolato percorso, una grande retrospettiva delle sue opere caratterizzate da personaggi dai volti in argilla in rilievo sulla tela, evidenziati da sfondi cromatici sempre molto vividi e solari.
I volti in rilievo e i giochi cromatici sottolineano i soggetti delle tele che non sono solo di origine filosofica, come ad esempio ''Sacro e profano'' e ''Paura di Vivere'', ma molto spesso riguardano temi e problematiche di grande attualita' come ''La Depressa'', ''Gli Extracomunitari'', ''La Cometa di Halley''. Volti in rilievo, dunque, tesi nella contemplazione del mondo circostante, corpi flessuosi, quasi felini, forse in attesa di essere fotografati dall'occhio della mente di chi li guarda, il tutto su uno sfondo decorato dove il colore assume nuove sfumature ed intensita' inquietanti.
Questa e' l'arte di Giorgio De Cesario, un'espressione nuova eppure antica se consideriamo i particolari, la nettezza dei tratti, lo studio del colore. Filosofia e realta' che si compenetrano, che parlano a chi osserva e nello stesso tempo lo lasciano libero di interpretare, di fantasticare, di perdersi in pensieri da tanto tempo persi di vista per ritrovare infine se stessi nella mente, nel corpo e nell'anima. Ha preso parte a importanti eventi artistici quali: “Il Perugino-Omaggio a P. Vannucci" nella Rocca Paolina di Perugia; “Fiestas Colombinas" a Huelva, Spagna; “Artexpo" presso la Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di New York; “Artex 2001", Tokyo; Premio Internazionale di Scultura della citta' di Carouge in Svizzera; XV Rassegna di Pittura a Rivotorto di Assisi, Perugia; ha tenuto mostre personali presso: Associazione Soqquadro a Roma, Il Raggio Verde a Lecce, Palazzo Calo' a Gallipoli, Pinacoteca Nazionale di Atene e Museo Gilardi di Forte dei Marmi, Lucca.
Salvatore Pepe e' nato il 17 dicembre del 1962 a Praia a Mare (Cosenza) dove vive e opera. Nel 1985 compie gli studi in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Formatosi nell’ambiente della nuova generazione artistica romana opera con i maggiori protagonisti nel campo delle arti visive e dello spettacolo, ma e' soprattutto la pittura che lo impegna. Approfondisce gli studi sui fenomeni fisici della percezione visiva e il segno e si occupa di poesia visiva. Nel 1987 soggiorna a Parigi dove studia a fondo le avanguardie storiche. Le ricerche sull’ “oggettivazione dell’opera d’arte" lo hanno posto all’attenzione della critica d’arte istituzionale. La sua prima personale, e' del 1988 al Palazzo dei Priori di Perugia, caratterizzata dall’uso di materiali extrapittorici come corde e chiodi, dalla sovrapposizione dei piani e dal nero. Qui concretizza una fattiva collaborazione con Geppo Barbieri, il maggiore pittore minimalista italiano.
Le opere di Pepe, che vanno a costituire un nucleo permanente esposte nella Sala Mondrian all’interno della Casa-Museo di Gallipoli, sono rappresentative del suo lungo percorso artistico. Si distinguono per la chiarezza costruttiva e l’analisi rigorosamente geometrica dello spazio. Da anni lavora sulle tematiche del “silenzio" e dell’ “assenza" e sulla pittura monocroma, la sovrapposizione dei piani e di superfici plastiche, disciplinate dal superamento dell’istanza materica dei materiali, nell’ipotesi di sublimazione e di sensibilizzazione di questi ultimi rispetto all’idea dell’arte.
La sua produzione artistica recente, densa di consistenza storica-evocativa di sapore mediterraneo, continua a basarsi sui temi dell’alfabeto geometrico-minimale, dell’alternanza ritmica di linee verticali e orizzontali, di piani neri e colorati sia nella bidimensionalita' che nella tridimensionalita'. Ha allestito importanti mostre personali a Roma, Perugia, Ascoli Piceno, Bari, Castelfranco Veneto, Latina, Cosenza, Caltanisetta e nel 2003 ha tenuto una grande mostra personale al C.A.M.S. dell’Universita' della Calabria a Rende.
E’ stato invitato inoltre in prestigiose rassegne nelle maggiori citta' Italiane e all’estero in particolare: 1991: “Excursus d’Arte" alla Galleria Sala 1, Roma e “Perugia/Beuys" al Museo di Palazzo della Penna, Perugia. 1993: “La Foresta dei Sacrilegi - re'ponse a J.P. Duprey" organizzata dall’ Istituto italo-francese e dall’Universita' degli Studi di Bari e l’anno successivo a “Cross - la croce nell’arte contemporanea" presso l’ Eastern University Museum, Portales nel New Mexico (USA). 1996 “I venti di Olimpalus" Galleria Comunale d’Arte Moderna, Latina. 1997: “Psicological Rigor" presso il Center For Visual Art di Gerusalemme; il New Artists Space, di Chicago e la 39 Wooster Street Gallery di New York (USA). Nello stesso anno partecipa a “Gli Accenti dell’Idioma" organizzata dalla Mediart della Repubblica di San Marino. 1998: “Passaggi d’oltremare" al National Museum of Fine Arts, Valletta (Malta). 2000: “Il Perugino - omaggio a Pietro Vannucci" alla Rocca Paolina di Perugia.
Nel 2002 e' presente alla “Biennale delle Arti e della Scienze del Mediterraneo" Grotte di Pertosa, Salerno e a “Profilo dell’Arte Contemporanea in Calabria" presso il Centro Internazionale Formazione delle Arti di Cosenza. Nel 2004 alla rassegna “Artisti Italiani" alla Galleria Ferraro di Madrid e nel 2005 alla “1^ Biennale d’Arte" al Museo di Stato ad Ankara.
La casa degli artisti
via Lepanto, 1/9 (angolo via Lecce) - Gallipoli (LE)