Galleria Francesca Sensi
Siena
via di San Pietro, 46
0577 48693
WEB
Tino Stefanoni
dal 10/8/2006 al 9/9/2006
tutti i giorni 11.00 - 19.00; sabato e domenica su appuntamento

Segnalato da

Francesca Sensi



approfondimenti

Tino Stefanoni



 
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10/8/2006

Tino Stefanoni

Galleria Francesca Sensi, Siena

In mostra disegni e tutta l’opera grafica realizzata dall’artista in piu' di trentacinque anni di carriera. Di particolare importanza i disegni realizzati come bozzetti preparatori alle grandi tele in bianco e nero. Essenziali e silenti mostrano la natura rigorosa dei codici visivi utilizzati dall’artista con quella spiccata vena di lirismo e di poesia “sentimental razionale".


comunicato stampa

Disegni e grafica

In occasione del Palio dell’Assunta di Siena La Galleria Francesca Sensi Arte Contemporanea presenta un Evento Speciale dedicato all’Artista Tino Stefanoni con una esposizione della durata di quattro settimane di disegni e di tutta l’opera grafica realizzata dall’Artista in piu' di trentacinque anni di carriera.

Di particolare importanza i disegni realizzati come bozzetti preparatori alle grandi tele in bianco e nero. Essenziali e silenti mostrano la natura rigorosa dei codici visivi utilizzati dall’artista con quella spiccata vena di lirismo e di poesia “sentimental razionale".
Piu' giocosa e disincantata la grafica d’autore ricca di quella tavolozza cara all’artista e piena dei simboli del quotidiano: un faro, un castello, un ponte, un casolare.

Il livello dell’orizzonte e' sempre quello, tagliato a tre quarti rispetto al tutto, le luci hanno sempre la medesima fonte, i colori prediletti quelli primari, gli sfondi sempre simili, scanditi dai quattro momenti della giornata l’alba, il mezzogiorno, il tramonto, la notte.

Sia il gessetto su carta - severo e sublime - sia la grafica - vivace e prorompente - esprimono l’universo di un paesaggio universalmente riconosciuto nel quale l’ immagine e' trattata come prototipo, come la mappa di un itinerario in continua evoluzione.

La mostra e' da intendersi come corollario alla Antologica "Stefanoni in terra di Siena" che il Comune dedichera' all’artista che quest’anno interpretera' il palio di Agosto dipingendone il prestigioso Drappellone.

L’inaugurazione in Galleria e' fissata per l’11 di agosto, il giorno dopo la presentazione ufficiale del Drappellone e l’apertura della ricca antologica presso I magazzini del Sale, suggestiva vetrina senese. ( in catalogo testi di Phippe Daverio )

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Tino Stefanoni, nato a Lecco nel 1937, ha studiato al Liceo Artistico Beato Angelico e alla facolta' di Architettura del Politecnico di Milano. Da piu' di quarant’anni e' presente nel mondo internazionale dell’arte.

Il lavoro di Tino Stefanoni, pur non appartenendo in senso stretto a quello dell’arte concettuale,di fatto si e' sempre sviluppato nella stessa area di ricerca.

Ha sempre guardato al mondo delle cose e degli oggetti del quotidiano, proponendoli nella loro piu' disarmante ovvieta', come tavole di un abbecedario visivo o pagine di un libretto d’istruzioni dove le immagini sostituiscono le parole. A differenza del mondo animale e del mondo vegetale che non sono di pertinenza dell’uomo, il mondo delle cose e' invece l’unico segno tangibile della sua esistenza, e quindi di sua proprieta', traccia del suo pensiero e della sua storia dove si possono creare arte e bellezza che non sono l’arte e la bellezza della natura.

E’ evidente, nella ricerca, l’interesse a voler presentare le cose piu' che a volerle rappresentare e, al tempo stesso, a rivestirle di sottile ironia e magia tratte da un’operazione asettica come in un sogno lucido, per intenderci, che puo' far convivere elementarita' e mistero, due elementi che per loro natura non sono affatto prossimi ma vicini per contrappunto.

Anche nei dipinti di oggi, dove i canoni della pittura classica (nel senso stretto del termine) sono volutamente esasperati a favore di una didattica del pittorico (luce chiaroscuro disegno colore), si rivela sempre il mondo delle cose che, pur restando il momento risolvente del suo lavoro, si carica naturalmente di significati metafisici, gli stessi significati dei dipinti dal tratto nero e sfumato definibili come sinopie dei precedenti.

L’incantato disincanto - La pittura come oggetto - Lo stato dei fatti - L’ironia oggettiva - L’illusione svelata - Amori platonici - Emoticon - sono alcuni significativi titoli di testi scritti sulla sua opera.

Il finto incantamento, dunque, della sua pittura apparentemente classica, traveste il momento lirico-concettuale del suo lavoro tutto rigorosamente razionale e, per assurdo,"sentimentalmente razionale", al punto da voler sottolineare che la pittura e' null’altro che un oggetto per la mente come la sedia, il tavolo o il letto sono oggetti per il corpo.

Informazioni storico sul Palio e il drappellone
Sin dal Medioevo si corre in piazza del campo il Palio detto dell’Assunta il giorno 16 agosto (l’altro si corre il 2 luglio, e viene detto Palio di Provenzano ndr) e l’ambito premio per le contrade e' un drappellone, dai senesi detto “cencio", che rappresenta il simbolo della vittoria conquistata.

Il drappellone rimane rigorosamente custodito nei musei privati delle contrade che a tuttoggi possono definirsi uno spaccato storico dei gusti e dei costumi contemporanei.
E' consuetudine ormai che il Pali di agosto venga commissionato ad artisti di fama internazionale. Hanno dipinto il palio in questi ultimi quarantenni, artisti come, Renato Guttuso, Ennio Calabria, Mino Maccari Valerio Adami, Jim Dine, Loris Cecchini, Luigi Ontani, Fernando Botero, Manolo Valdes.

Inaugurazione in Galleria: Venerdi' 11 agosto ore 19.00

Galleria Francesca Sensi Arte Contemporanea
via San Pietro 46 - Siena

Orari: tutti i giorni 11.00 - 19.00; sabato e domenica su appuntamento

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