La mostra, , ripercorre le principali tappe dell'attivita' dell'artista livornese, dagli esordi, in cui la ricerca e' orientata alla individuazione del segno, alla standardizzazione critica e divertita dell'alfabeto su cui si fonda la comunicazione, fabbricata per avallare sistemi di valori. A cura di Raffaela M. Sateriale.
Gli incanti e gli abbagli della comunicazione ossessiva
A cura di Raffaela M. Sateriale
Gli incanti e gli abbagli della comunicazione sono di scena, dal 6 agosto al 1
ottobre, nella prestigiosa cornice di Castellina Marittima (PI).
Nell'Ecomuseo dell'Alabastro la mostra antologica di Renato Spagnoli, "A Renato Spagnoli", organizzata da CAESAR Onlus e Comune di Castellina M.ma, con il
patrocinio del Comune di Livorno, della Provincia di Pisa e della Regione Toscana,
da' avvio alla serie di manifestazioni dedicate alla produzione coerente e attuale di
questo artista ancora troppo poco conosciuto. Per approfondire e condividere gli
spunti ludici e di riflessione ispirati dall'evento espositivo, sono stati
programmati incontri e dibattiti, performances musicali e teatrali di giovani
artisti.
La mostra, a cura di Raffaela M. Sateriale, ripercorre le principali tappe
dell'attivita' dell'artista livornese, dagli esordi, in cui la ricerca e' orientata
alla individuazione del segno, alla standardizzazione critica e divertita
dell'alfabeto su cui si fonda la comunicazione, fabbricata per avallare sistemi di
valori.
Spagnoli ne traspone in modo graffiante, ma equilibrato, lirico eppure densamente
concettuale il meccanismo di irradiazione. Usa acrilico su tela, assemblaggi, gioca
con le trasparenze delle lastre su cui rimangono stampigliate lettere di un alfabeto
in costruzione, dove trovarsi a proprio agio, liberi di interpretare, di scegliere
se indugiare sulle foto scattate all'ABC della comunicazione e della percezione
estetica, se inseguire quei segni in fuga o fors'anche ritrarsi, segni arricchiti da
un'inquietudine ammiccante.
La coerenza multiforme sorprende in questo viaggio tra le opere. Le origini
ricordano la temperie culturale che ha prodotto le Letters di Jasper Johns, gli
Alphabets di Jannis Kounellis, le serie di Alfabeti di Piero Manzoni, i "Gridi" del
pisano Gianni Bertini, emigrato a Parigi.
Gradualmente e con una logica quasi consequenziale, i segni e le porzioni di
lettera, in particolare la lettera "A", si staccano dalla superficie della tela
fino ad occupare tridimensionalmente lo spazio, che diventa cosi' percorribile,
abitabile.
"Come in un ipertesto o nella navigazione in internet - spiega Francesca Pepi,
curatrice del testo critico del catalogo -, scrittura e lettura tendono a
semplificarsi, cosi' viene da Spagnoli accordata la predilezione a strutture e colori
primari. L'argomentazione critica seguita attraverso il segno appare, in un certo
qual modo, appiattita, concentrandosi nell'intensita', a tratti quasi violenta, delle
campiture dai valori cromatici squillanti. Il salto dalla pittura a tinte piatte
all'installazione si produce con esiti comparabili a quelli perseguiti da artisti di
calibro internazionale come Barnett Newmann ed Ellsworth Kelly.
Il colore si condensa e si satura al punto da divenire esso stesso materia, intorno
a cui circolare e sostare. E' come se queste figure del colore, questi veri e propri
personaggi artificiali, incarnassero delle sentinelle, attente ad evitare l'inerzia
della pittura e di una comunicazione che tende ad assecondare, acriticamente, le
mode o il potere dominante".
Vernissage 5 agosto ore 18.00
Ecomuseo dell'Alabastro
Piazza Cavour 1 (ex Palazzo Carrai) - Castellina Marittima (PI)
Orario: agosto, tutti i giorni tranne il lunedi' 16,30-20,00; settembre e ottobre, venerdi', sabato e domenica 15,30-19,30
Biglietti, intero 3, ridotto 2, Famiglia 7,5