Jarach Gallery
Venezia
San Marco - Campo San Fantin, 1997
041 5221938 FAX 041 2778963
WEB
Guido Guidi / Vitaliano Trevisan Vol. I
dal 27/7/2006 al 29/9/2006

Segnalato da

Archphoto.it




 
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27/7/2006

Guido Guidi / Vitaliano Trevisan Vol. I

Jarach Gallery, Venezia

Fotografie inedite e un reading dello scrittore. L'esposizione e il volume che l'accompagna sono l'esito di un dialogo tra i due, che da prospettive differenti hanno riflettuto sulla superficialita' del nostro paesaggio quotidiano e sulle possibilita' di una riappropriazione attraverso il lavoro parallelo della memoria visiva e verbale. Le 48 foto di Guidi sono state realizzate in varie localita' dal 1997 ad oggi.


comunicato stampa

Guido Guidi
Vitaliano Trevisan
VOL. I

48 fotografie di Guido Guidi
con un reading di Vitaliano Trevisan

a cura di Antonello Frongia

La Jarach Gallery di Venezia inaugura la propria attivita' espositiva sulla fotografia contemporanea con una mostra di lavori inediti di Guido Guidi e un reading dello scrittore Vitaliano Trevisan. La mostra e il volume che l'accompagna sono l'esito di un dialogo tra il fotografo e lo scrittore, che da prospettive differenti hanno riflettuto sul rapporto tra esterno e interno, sulla "superficialita'" del nostro paesaggio quotidiano e sulle possibilita' di una riappropriazione attraverso il lavoro parallelo della memoria visiva e verbale.

La serie di 48 fotografie di Guidi (realizzate in varie localita' dal 1997 ad oggi) riprende una ricerca avviata negli anni settanta sugli spazi domestici come luoghi di luce e di ombre, sulla casa come camera oscura dell'esistenza. Guidi rinnova questo suo "viaggio intorno alla mia stanza" portando la meditazione anche verso l'esterno, e anzi interiorizzando le superfici del paesaggio attraverso una meditazione geografica, biografica e metaforica. In questo lavoro e' il mondo stesso ad essere visto come fotografia, materia sensibile animata dalla luce che la percorre. Guidi ricerca le diverse qualita' della luce che trascolora su una parete o sulla pelle di una persona; interroga i palinsesti di segni e di scritte in un sottopassaggio, su un palo, in un'aula scolastica; ritrova nella cella di un carcere il bisogno di animare i luoghi con i desideri e con la presenza del corpo. Si tratta di immagini di luoghi comuni, che si inscrivono in una tradizione del vedere come tentativo di "chiarificazione": dalla trasparenza di Mies van der Rohe evocata in un'immagine dello IIT di Chicago alla luce netta di Walker Evans, dai "primitivi" del quattrocento italiano alla pittura di Morandi.

Il racconto scritto per l'occasione da Vitaliano Trevisan anima la scena chiara di Guidi con la presenza di un personaggio che allo stesso tempo osserva, ricorda e agisce - e agisce precisamente modificando cio' che vede e ricorda. Anche per Trevisan si tratta di una meditazione avviata in lavori passati: spunti di questo racconto si trovano gia' in Standards vol. I e ne I quindicimila passi. Ma forse l'aspetto piu' interessante di questo esperimento tra fotografia e scrittura e' la capacita' della narrazione di sbalzare lo sguardo dalla sua pace contemplativa e di riattivare storie possibili a partire dalle tracce fotografiche. Trevisan ci indica come le fotografie di Guidi (e forse tutte le fotografie) siano fatte per essere riguardate e abitate, allo stesso tempo finestre sul mondo e specchi sensibili che attendono di essere animati dalle nostre proiezioni individuali.

Guido Guidi (1940) ha esposto nei maggiori musei internazionali e ha pubblicato numerose monografie, tra cui Lo spazio della quiete (1983), Varianti (1995), In Between Cities. Un itinerario attraverso l'Europa 1993/1996 (2003) e Bunker (2006). Insegna alla Facolta' di design e arti dell'Universita' Iuav di Venezia.

Vitaliano Trevisan (1960) e' scrittore, musicista, sceneggiatore e attore. Tra i suoi ultimi libri si segnalano I quindicimila passi (2002), Standards. Vol. I (2002), Un mondo meraviglioso. Uno standard (2003), Wordstar(s). Trilogia della memoria (2004) e Shorts (2004). E' stato co-sceneggiatore e protagonista del film Primo amore (2003) di Matteo Garrone.

La galleria

Jarach Gallery e' un nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia contemporanea che intende costruire un ponte tra Venezia e la scena internazionale attraverso un programma di mostre, eventi e pubblicazioni, promuovendo attivita' culturali e collaborando con le istituzioni cittadine. In uno spazio di oltre 170 mq attrezzato secondo gli standard museali, la galleria ospitera' mostre personali e tematiche, ma anche reading letterari, incontri con artisti e curatori internazionali, presentazioni di libri e di progetti in corso. Nello spazio virtuale del web sara' possibile accedere a una varieta' di materiali visivi e testuali relativi agli eventi della galleria, agli autori esposti e alle opere in vendita.

Catalogo Electa 30x28cm, 96pp., 48 fotografie a colori, testi di Vitaliano Trevisan e Antonello Frongia

Vernice venerdi' 28 luglio 2006 18.00-20.00

Jarach Gallery
San Marco 1997 Campo San Fantin 30100 Venezia (di fronte al Teatro La Fenice)

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