Giorgio Andreotta Calo'
Michele Bazzana
Luca Bertolo
Elena Cailotto
Maffeo d’Arcole
Annamaria Martena
Fabio Sandri
Eva Fabbris
In mostra opere di Giorgio Andreotta Calo' (Venezia, 1979), Michele Bazzana (Udine, 1979), Luca Bertolo (Milano, 1968), Elena Cailotto (Trissino, 1983), Maffeo d’Arcole (Arcole, 1949), Annamaria Martena (Lecce, 1965) e Fabio Sandri (Valdagno, 1964). Gli artisti interpreteranno il tema de "Il Gran rifiuto". A cura di Eva Fabbris.
Arti visive a Palazzo Fogazzaro
a cura di Eva Fabbris
Giorgio Andreotta Calo' (Venezia, 1979), Michele Bazzana (Udine, 1979), Luca Bertolo (Milano, 1968), Elena Cailotto (Trissino, 1983), Maffeo d’Arcole (Arcole, 1949), Annamaria Martena (Lecce, 1965) e Fabio Sandri (Valdagno, 1964) sono gli artisti che interpreteranno Il Gran rifiuto, il tema proposto da Azioni Inclementi 2006.
La mostra che li riunisce, a cura di Eva Fabbris (gia' curatrice della sezione arti visive di Azioni Inclementi 2005 con la mostra Sottozero), si intitolera' Senza fine.
La materia, l’oggetto, l’immagine stereotipa sono elementi del nostro quotidiano gia' di per se' ricchi di una storia legata alla loro funzionalita' concreta. Cultura, societa' ed anche riletture individuali, talvolta addirittura inconsce, fanno si che tali elementi assumano nel nostro vissuto anche un forte valore simbolico. L’intervento artistico puo' far loro assumere un ulteriore significato e soprattutto un nuovo senso, capace di comprendere quelli precedenti? Un senso in grado di trascendere funzione e simbolicita' nel tentativo di proporre un rapporto “diretto" con la cosa o con la sua rappresentazione?
Il frammento o l’abbondanza; la catalogazione o l’accumulazione; la presa diretta sul quotidiano o la purezza raziocinante. Modi e tentativi di ripensare e far rivivere l’oggetto e la sua rappresentazione, mediante i quali le opere in mostra contraddicono dialetticamente il concetto di scarto, che porta con se' l’idea della conclusione o della finitezza.
Cio' che e' stato abbandonato, rotto o cio' che non sembra avere un significato autonomo perche' e' troppo piccolo o perche' e' sempre sotto ai nostri occhi: questi sono i materiali e i temi che permettono agli artisti presenti in mostra di indagare la materia, prospettando per essa una nuova forma di esistenza, poeticamente “Senza fine".
Giorgio Andreotta Calo' affronta vere e proprie macerie edili, creando una tensione dialettica tra un’apparente razionalita' geometrica e la trascorsa esistenza del muro di una casa abbandonata.
Michele Bazzana agisce su una stanza di palazzo Fogazzaro, decidendo di concepirne gli elementi moderni come scarto rispetto all’identita' architettonica storica dell’edificio.
Luca Bertolo, con una serie di 23 disegni, riscopre la copia dal vero, in proporzione 1 a 1, come atto apparentemente privo di prerogativa creativa: ad essere copiati sono elementi di norma considerati insignificanti, che lui stesso ha colto dai luoghi del proprio quotidiano.
Elena Cailotto nei suoi grandi fogli di carta da scena genera un magma di figure; nuclei di temi senza tempo (l’autoritratto, Eros e Thanatos…) originati da un automatismo grafico, si espandono senza logica ne' composizione.
Le sculture di Maffeo D’Arcole animeranno il cortile di palazzo Fogazzaro: contrastando l’austera facciata dell’edificio introdurranno fisicamente ed emotivamente il tema del rifiuto. I suoi grandi personaggi tragici, fatti di materiale vissuto e poi scartato, impersonano quanti sono oggetto di rifiuto da parte del sociale.
Annamaria Martena, con il suo video Convergence, fornisce la mostra di un suo orizzonte interno; si tratta pero' di un orizzonte che dolcemente si scompone, senza andare in frantumi.
Nell’installazione di Fabio Sandri un motore, elemento meccanico emblematico del funzionamento, e' posto come paradigma fisico per affrontare la questione dell’esistenza concreta della materia. Al contempo un’altra forma di analisi dell’esistente si palesa, tramite il processo di inscurimento continuo e appena percettibile della carta fotografica.
Sara' pubblicato un catalogo a cura di Eva Fabbris, con immagini in bianco e nero.
Testi in catalogo di: Stefano Bellanda, Tommaso Benelli, Eva Fabbris
Palazzo Fogazzaro
via Pasini, 44 - Schio (VI)