Al Centro dell’Essere. In mostra tredici sculture forgiate con marmo bianco di Carrara, rosa del Portogallo e legno piu' diciassette dipinti a olio.
Al Centro dell’Essere. Sculture e dipinti
Tredici sculture forgiate con marmo bianco di Carrara, rosa
del Portogallo e legno, piu' diciassette dipinti a olio.
Enrico Savelli, artista toscano capace di misurarsi con il linguaggio colto e
essenziale dell’arte sacra, racconta il proprio mondo interiore nella bella mostra
Al centro dell’essere, dal 14 Settembre al 15 Ottobre 2006 in una Serra della
Botanica di Sotto del giardino di Boboli.
E’ una mostra di forte valenza spirituale, in cui la creativita' diviene elemento
cardine di una ricerca sui grandi temi dell’esistenza. La materia grezza prende
forma umana, il marmo si plasma in figure possenti a dimensione naturale, incavate e
assottigliate all’altezza del petto, per lasciar trasparire la luce, quasi un
riflesso della creazione e della forza vitale che anima il mondo.
“Come la pittura di Piero della Francesca", scrive nella brochure
dell’esposizione lo storico dell’arte Thimoty Verdon, “Savelli
restituisce alla materia il cuore luminoso avuto dal dio della luce.
Un’arte di luce e silenzio che arde nelle figure dell’artista, come
se questi uomini solenni celebrassero un rito che desta amore
immenso".
Curata dalla Soprintendenza al Polo Museale Fiorentino e dalla
direttrice di Boboli, Litta Medri, la mostra accoglie il visitatore
all’esterno della serra con una scultura in vetroresina raffigurante
l’Agnello mistico, tema ricorrente nell’opera di Savelli, quasi una
griffe. Emerge da due sottili lastre di marmo come da un sepolcro
spezzato, alzandosi per 6,5 metri al centro del giardino degli agrumi.
Simbolo storico di pace e resurrezione, secondo Verdon “fa pensare a
una porta del percorso, una freccia che orienta lo spettatore,
invitandolo ad avventurasi all’interno dell’edificio".
L’allestimento non segue alcun criterio particolare. L’intento, semmai, e'
lasciare che ogni visitatore cerchi un proprio percorso, “esattamente", ricorda
Savelli, “come accade nella vita". Disposte sotto la vetrata della serra, per
meglio catturare l’essenza della luce, le tredici sculture si presentano come
altrettanti tabernacoli dello spirito. Spiccano sei inediti: l’Evangelista (ne
esiste un precedente in bronzo del 1983), La barca, Damasco, Forgiarsi, Il Rematore
e Anime Gemelle. Inedita anche una tela quadrata di 1,5 metri, dipinta a olio,
intitolata Il Risorto.
Tra le altre opere in mostra, Il tempio (scultura in marmo alta 1,8 metri,
realizzata nel 2002 e da allora rappresentativa dello stile minimalista e rigoroso
dell’artista) e il grande tondo in legno La Meridiana (1,5 metri di diametro), che
echeggia la ciclicita' del tempo e la sfericita' del globo. E’ un olio su tavola e
oro zecchino, che ripropone i colori della terra. Dal centro si innalza un ennesimo
agnello, stavolta metafora del tempo, sorta di orologio solare punto di riferimento
al cammino dell’uomo.
Ancora alla terra e ai suoi toni caldi e profondi e' dedicata una serie
di quindici dipinti su carta che hanno nel Blu di Prussia e
nell’Oltremare i tratti coloristici dominanti. Proprio come per il
grande tondo, queste improvvisazioni cromatiche vedono schiudersi il blu
al centro e cangiare in un giallo oro intenso. “Un vero esercizio
pittorico", spiega Savelli, “L’energia che cosi' si libera si
trasferisce subito dopo nelle sculture".
L’impronta artistica di Savelli, scrive Antonio Paolucci,
soprintendente al Polo Museale di Firenze, e' il risultato della
combinazione di forme antiche e contemporanee, ritratti che suggeriscono
una lettura malinconica, eppure di speranza.: “Savelli", aggiunge,
“arriva alla poesia in figura attraverso un percorso operativo
difficile e doloroso, che non saprei definire che ascetico. Intendo per
ascetico un modo di fare arte fondato sulla sapienza del cuore, sul
rigore intellettuale e sulla strenua vigilantissima disciplina
artistica".
Ufficio stampa: Catola & Partners, via degli Artisti 15B, 50132 Firenze, Tel.
055.5522867/892
Giardino di Boboli - Firenze
Ingresso: 8 euro (con prenotazione + € 4)
Orario: Settembre-Ottobre: 9-18,30. Chiuso 1 e ultimo lunedi' del mese.