Rocca Possente di Stellata
Bondeno (FE)
Via Argine Po (Loc. Stellata)
338 3751951

Limina
dal 14/9/2006 al 27/9/2006
venerdi' 16-19,30; sabato e domenica 10,30-12,30 e 16-19,30

Segnalato da

Istituto di cultura Casa Cini




 
calendario eventi  :: 




14/9/2006

Limina

Rocca Possente di Stellata, Bondeno (FE)

Confini spazio-temporali e soglie di transizione: progetto in tre fasi a cura di Annalisa Cattani e Massimo Marchetti. Nel secondo appuntamento, saranno presentati gli interventi di Annalisa Cattani, Giuseppe Cestari ed Elena Cologni.


comunicato stampa

Venerdi' 15 settembre, alle ore 21,30, presso la Rocca Possente di Stellata di Bondeno (Ferrara), si aprira' la seconda parte di LIMINA. Confini spazio-temporali e soglie di transizione, progetto in tre fasi a cura di Annalisa Cattani e Massimo Marchetti.

Nel secondo appuntamento, saranno presentati gli interventi di Annalisa Cattani, Giuseppe Cestari ed Elena Cologni.

All'interno della serata si terra' inoltre un dibattito aperto sul tema del limite, coordinato dall'artista Emilio Fantin (Politecnico di Milano) e con la partecipazione della sociologa Antonietta Trasforini (Universita' di Ferrara), del semiologo Federico Montanari (Iulm di Feltre e Universita' di Bologna), del sociologo Luigi Negro e della matematica Chiara Lugli.

Annalisa Cattani nel lavoro "venti-trenta-quaranta" metri realizza un lavoro site-specific che non si limita ad integrare un oggetto artistico all'interno di un luogo particolare, ma fa dell'azione artistica un motore che rimette in gioco percorsi di senso e di memoria che trasformano il contenitore in oggetto dialettico. Come per molti castelli e fortezze anche per la Rocca di Stellata si narra di un percorso sotterraneo dalla profondita' incerta, tra i venti e i trenta metri, che avrebbe collegato questa con la villa dei tenutari. Da anni tuttavia non si hanno che deboli prove di questa storia, se non tramite uno scavo accidentale e tramite i racconti dei bambini di ieri, che avevano fatto dell'entrata di quell'antro lo scenario delle proprie avventure. L'immagine di questo spazio ormai perduto e insabbiato dalle piene del Po, viene scavata nei ricordi di Sergio Calori, Ermete Migliari e del custode Ramon e fa da detonatore per un turbinio di voci e storie da parte di chi ha vissuto dentro alla rocca, di chi l'ha osservata nelle immediate vicinanze e infine di chi ne diffonde ancora oggi la memoria. In ognuna delle testimonianze la galleria sotterranea e' presente ed assieme ad essa il senso del limite, del proibito, verso una soglia che non andava oltrepassata e che e' diventa matrice mentale dei protagonisti e di un'epoca.

Giuseppe Cestari, nella serie Storie straordinarie all'ordine del giorno, crea un'installazione a parete con una serie di immagini fotografiche applicate su supporti quadrati di legno. Le fotografie sono un'ampia rassegna di ritratti di familiari, amici e conoscenti scattati al volo, frontalmente e senza alcuna preparazione, e poi banalmente stampati in bianco e nero su carta precolorata da una comune stampante a getto d'inchiostro. Proprio questa mancanza di cura, questa opacita', che si aggiunge ad un taglio opprimente che censura la parte superiore del viso, conferiscono un plusvalore espressivo alle immagini, che rivelano in questo modo un'inquietudine prima nascosta, una drammatica chiusura in se stessi, un limite nella comunicazione tra gli uni e gli altri. Le varie tipologie, le diverse eta', i modi di vestire, l'appartenenza ad ambiti completamente diversi e a volte distanti, spiegano le diverse storie di queste persone, ma forse la comprensione della straordinarieta' della propria esistenza resta un'illusione.

La ricerca di Elena Cologni si sofferma in questa occasione in modo particolare sull'analisi percettiva della memoria la cui soglia tende comunemente ad essere vista voltandosi indietro, ponendosi mentalmente al passato. L'artista ne evidenzia, invece, lo statuto di epifania, un momento che nel suo farsi e' al presente. Il passato ha bisogno del presente per esserci, fluire e modificarsi. Nella documentazione della performance Mnemonic Presence #3, che verra' presentata nel terrazzo della rocca, l'artista si pone nell' atto di piegare una lunga striscia di carta che si srotola da bobine di carta disposte su cavalletti. Ogni piega corrisponde ad un percorso spazio-temporale che ripercorre attraverso la rievocazione di luoghi tracce di vissuto richiamato per sineddoche. L'azione viene riproposta contemporaneamente da tre telecamere ritardate l'una dall'altra di tre minuti: il limite esatto durante il quale ciascuno di noi e' consapevole degli avvenimenti presenti - in modo che gli spettatori percepiscano l'evento sia "dal vivo" sia in "differita". Mettendo in evidenza questo gap temporale, si sottolinea anche la differenza di percezione interna ed esterna. Al contempo si crea inevitabilmente il presupposto per un'ulteriore riflessione sul processo valoriale che investe l'azione live e la documentazione di performance, che ha coinvolto Elena Cologni in un percorso di ricerca ulteriore che si esplica anche attraverso pubblicazioni dell'artista in collaborazione con gruppi di ricerca.

prossimo appuntamento:

venerdi' 29 - ore 21,30 - AMAE artgroup + Fabrizio Rivola + Catozzi/o/Vecchietti

con il patrocinio del Comune di Bondeno - Assessorato alla Promozione del Territorio

e l'organizzazione di:

Associazione Bondeno Cultura, Istituto di cultura "Casa G. Cini" e Associazione culturale Darth

Rocca Possente di Stellata - Bondeno
orari: venerdi' 16-19,30; sabato e domenica 10,30-12,30 e 16-19,30

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Roberto Antico
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