Realizzata traendo spunto dal volume omonimo in uscita in Italia a settembre, la mostra presenta circa settanta fotografie selezionate dal curatore Valerio Deho' con la stretta collaborazione dell’artista. L’inaugurazione si terra' venerdi' 15 settembre alla presenza dell'artista.
Somewhere there's music
A cura di Valerio Deho'
La Galleria d’Arte Moderna di Bologna, nella sua sede di Villa delle Rose, e Damiani Editore, in collaborazione con Artelibro Festival del Libro d’Arte, presentano la prima personale italiana del fotografo americano Larry Fink dal titolo Somewhere there is music.
Realizzata traendo spunto dal volume omonimo in uscita in Italia a settembre, la mostra presenta circa settanta fotografie selezionate dal curatore Valerio Deho' con la stretta collaborazione dell’artista. L’inaugurazione si terra' venerdi' 15 settembre alle ore 19.00 alla presenza di Larry Fink.
Somewhere there’s music e' una straordinaria collezione di ritratti dedicati al mondo della musica ed ai suoi protagonisti, con una attenzione particolare verso il jazz, ma non solo (blues, rock, hip hop). La musica e' stato l’unico argomento a ricevere una continua attenzione da parte di Larry Fink e il solo in cui si possa assistere allo sviluppo e al perfezionamento del suo caratteristico sguardo fotografico, dai primi passi fino alla piena maturita'.
Questa raccolta di immagini appare particolarmente significativa rispetto alle precedenti pubblicate, poiche' documenta cronologicamente nella sua interezza la carriera del fotografo iniziata negli anni ‘50. La prima immagine e' stata scattata quando Fink aveva appena 16 anni, e prima dei 20 anni aveva gia' ritratto jazzisti del calibro di Thelonius Monk, John Coltrane, Kenny Dorham e Steve Lacy. Tutti i piu' importanti musicisti jazz sono stati catturati dalla macchina di Fink: da Coleman Hawkins a Lightning Hopkins, da Archie Shepp a Albert Ayler, da Roland Kirk a Marion Brown, da Leroy Jenkins a Jackie McLean.
L’affetto e l’ammirazione di Fink per questi musicisti, colti con sottile sensibilita' politica e sociale, trasmettono uno spessore di rispetto morale talmente profondo che le sue immagini non dovrebbero essere unicamente considerate come una risposta estetica alla musica, in quanto restituiscono tutto il peso e la fatica di coloro che lavorarono consapevolmente alla creazione di una nuova musica.
I musicisti sono ritratti concentrati sugli strumenti in un modo che comunica qualcosa di loro stessi nella fisicita' di suonare uno strumento, dalla forza bruta alla piu' delicata destrezza, sia nella dimensione solista che in quella collettiva di band. Ma la eccezionalita' della sguardo di Fink e' tale perche' oltre a far risaltare lo sforzo fisico richiesto dal suonare, viene enfatizzata anche la dimensione intellettuale, l’attenzione e la concentrazione che solo possono prendere forma dalla consapevolezza, attraverso un uso calcolato della luce, dell’obiettivo e della composizione.
Fink tratta i musicisti come semplici esecutori, senza alcuno sforzo di presentarli in una maniera diversa o di distinguere i celebri dai meno conosciuti o dagli anonimi, con un trattamento del tutto paritario, che li mostra tutti accomunati da una profonda dedizione al lavoro di una vita fatta di passione per la musica. Gli scatti sono lontani dal ricercare pose iconiche, lasciando emergere tutta la loro umanita': sono assistiti da amici o amanti, si rilassano appoggiati ad un’automobile o con un sassofono al tavolo della cucina o intenti a leggere un menu sulla vetrina di una caffetteria.
La caratteristica romantica di molte di queste immagini viene esaltata dalle qualita' visive che distinguono Fink da tutti gli altri suoi contemporanei. Tutte le fotografie sono in bianco e nero, stampate a mano da negativi su pellicola. Sfruttando il flash-off camera e altre minuziose tecniche di stampa, l’immagine puo' godere di una considerevole luminosita', di una quasi opalescenza che mette in evidenza i soggetti o le combinazioni di soggetti sulle quali Fink desidera concentrare l’attenzione.
La mostra e' un evento collaterale della terza edizione di Artelibro Festival del Libro d’Arte, in programma a Bologna dal 15 al 17 settembre 2006.
Somewhere there’s music rientra nell’ambizioso progetto Damiani Mostre dedicato ai grandi fotografi italiani ed internazionali con l’allestimento di prestigiose personali in occasione di importanti fiere dedicate all’arte e alla fotografia: ad Artefiera 2006 “Mimmo Jodice Light", ad Artelibro 2005 “Brazil" di Ralph Gibson.
In occasione della mostra, Damiani Editore pubblica un prestigioso volume di 152 pagine con oltre 100 immagini, che rappresenta la prima monografia di Larry Fink disponibile per il mercato italiano (edizione bilingue italiano/inglese).
Note biografiche di Larry Fink
Larry Fink inizia a fotografare tredicenne; dagli anni ’60 inizia a collaborare con riviste e gallerie d’arte curando mostre di fotografia. E’ del 1970 la prima partecipazione ad una collettiva al MOMA di New York. Nelle sale del museo americano si avra' la consacrazione nel 1979 con la prima personale e nel 1981 con la seconda. Nel 1993 si tiene una personale al Muse'e de la Photographie a Chaleroi, in Belgio. Nel 1984 pubblica il suo primo libro Social Graces, seguito da Boxing nel 1997, Runaway nel 2000 e Forbidden Pictures nel 2004. Dal 1986 insegna al Bard College, Annadale, NY, nel 1994 e' Visiting Professor a Yale School of Fine Arts, New Heaven, Connecticut.
Immagine: New York Street Musician, Aprile 1966. Copyright Larry Fink Damiani Editore
Promotori:
Galleria d’Arte Moderna Bologna
Damiani Editore
Artelibro Festival del Libro d’Arte
Catalogo Damiani Editore, Bologna
Tel 051 6350805 www.damianieditore.it
Testi: George E. Panichas Pagine: 160 Formato: 24 x 28 cm Lingua: italiano /inglese Prezzo: € 50,00 Uscita: settembre 2006
Uffici stampa: Studio Pesci, Bologna Tel 051 269267 info@studiopesci.it
Ufficio stampa GAM, Bologna
Tel 051 502859 ufficiostampagam@comune.bologna.it
Conferenza stampa: mercoledi' 13 settembre ore 12.30
Sala Savonuzzi, Palazzo D’Accursio
Piazza Maggiore 6, Bologna
Inaugurazione Venerdi' 15 settembre 2005 dalle ore 19.00
Villa delle Rose
Via Saragozza 228/230 - Bologna
Orario di apertura: 14.00 - 19.00. Lunedi' chiuso