Carne Scelta. Una ventina di nuovi lavori, dai ritmi mossi e le scansioni irregolari, vivacizzano lo spazio modulandolo con un'alternanza di forme e colori. A cura di Ivan Quaroni.
Carne Scelta
A cura di Ivan Quaroni
La galleria Annovi Spazio Giovani e' lieta di presentare Carne Scelta, mostra personale di Massimo Gurnari, curata da Ivan Quaroni. Per l’occasione saranno esposte una ventina di nuovi lavori del giovane artista milanese, installati nei locali della galleria alla maniera di una caotica quadreria.
Le pareti dello spazio di Via Radici in Piano, saranno infatti modulate da un’alternanza di forme e colori, che vivacizzeranno l’ambiente con i ritmi mossi e le scansioni irregolari delle tele di Massimo Gurnari.
Nato a Milano nel 1981, Massimo Gurnari ha esordito come writer nel 1995 con lo pseudonimo di ''micro''. Abbandonata quell’esperienza, Gurnari si e' accostato alla pittura, elaborando uno stile che mescola elementi tipici della cultura del Novecento Europeo e suggestioni di ascendenza americana.
Il corpo, inteso come macchina archetipica, e' il fulcro della ricerca di Massimo Gurnari, nella cui opera abbondano rappresentazioni di culturisti e pugilatori, ma anche di teschi e scheletri, elementi simbolici tradizionalmente legati al tema della Vanitas.
Lo stile dell’artista e' il prodotto di un perfetto mix di suggestioni espressionistiche e felici intuizioni Pop, che si manifestano nel dispiegamento di una pittura ora liquida ora compatta, che alterna colature di colore alla definizione di forme nette e riserva allo sfondo il compito di organizzare lo spazio in campiture cromatiche orizzontali.
Gurnari rappresenta, attraverso il corpo, il dramma di una potenza fittizia, di una forza muscolare destinata a un’inevitabile deriva fisiologica.
Cosi', nelle sue opere, i corpi di forzuti energumeni sono ridotti a impotenti busti montati su piedistalli e accanto agli animali, figure allegoriche di un’energia primigenia, compaiono pile di carne in scatola, memento mori di un’era consumistica tanto fatua quanto vanesia.
“La scelta di trattare il corpo, sia umano che animale - racconta l’artista - e' dovuta al mio carattere curioso. Credo di aver sempre accettato di buon grado l’insegnamento classico e di aver provato gusto nell’affrontare situazioni anatomiche difficilmente districabili"
Galleria Annovi
via Radici in piano, 133 - Sassuolo (MO)