Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
Genova
via Garibaldi, 18
010 2476351 FAX 010 2475357
WEB
Massimo Sacchetti
dal 4/10/2006 al 14/10/2006
mar - ven 09.00-19.00 sab - dom 10.00-19.00 lun chiuso

Segnalato da

Saletta Atrio Palazzo Rosso



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Massimo Sacchetti



 
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4/10/2006

Massimo Sacchetti

Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, Genova

Still life? Quattro nature morte fotografiche di gusto pittorico classico, e altrettanti video che vi inseriscono a sorpresa elementi in movimento. Inoltre due grandi disegni a penna biro evidenziano un’altra fase di elaborazione del progetto.


comunicato stampa

Still life?

STILL LIFE? presenta video e fotografie di Massimo Sacchetti (1961), eclettico artista valdostano che ha studiato a Genova tra il 1974 e il 1977 e da allora e' rimasto legato alla citta' in modo speciale ritornandovi e risiedendovi ciclicamente.

L’artista si ripresenta con questa mostra personale a Genova, dopo aver esposto negli anni in diverse importanti sedi in Italia e in Finlandia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Francia.

L’esposizione si compone di quattro nature morte fotografiche di classicissimo gusto pittorico, e di altrettanti video che vi inseriscono a sorpresa elementi in movimento. Inoltre due grandi disegni a penna biro evidenziano un’altra fase di elaborazione del progetto.

La mostra segna l’inizio della collaborazione con il Comune di Genova della neonata Associazione culturale “OCCHIO!" per la divulgazione delle valenze artistiche, culturali e sociali del linguaggio fotografico.

Massimo Sacchetti e' un artista studioso, che non si accontenta di realizzare semplici immagini o di mettere in scena pure emozioni, ma che piuttosto si appassiona - anche se cio' potrebbe apparire quasi una contraddizione in termini - alla razionalizzazione dei percorsi creativi ed estetici cui fa ricorso di volta in volta. In realta', ora come disegnatore, ora come pittore, ora come scultore, ora come film-maker, ora come fotografo, Sacchetti insegue un suo preciso percorso, a volte arduo e sempre imprevedibile, di individuazione del fare artistico nel suo complesso.

Per esempio in questa operazione (che, come sempre per lui, appare formalmente molto diversa tanto da quelle che la precedono quanto da quelle che la seguono), l’artista ragiona sull’arte, e in particolare su uno dei generi piu' diffusi e riconoscibili della tradizione figurativa soprattutto europea, ovvero la cosiddetta “natura morta" (in inglese “still life"), ripercorrendone le modalita' canoniche di allestimento ma, allo stesso tempo, tradendone l’assunto primario. Dal progetto iniziale, difatti, alla messinscena preventiva, fino alla resa finale, tanto in immagine fissa quanto in sequenza filmata, con modi sorprendenti e pure un po’ beffardi, la natura morta si rivela, almeno in parte, viva.

Cosi', guardando alcuni elementi (vivi) della composizione (morta?) muoversi piu' o meno impercettibilmente, anche a noi e' possibile immedesimarci meglio nello sguardo ora possente e ora impotente dell’artista che cerca - oggi come secoli fa - di dar vita a forme morte e immobili e intanto, in modo uguale ed opposto, di congelare in immagini mortalmente e immortalmente statiche gli incontenibili respiri di tutto cio' che e' vivo. La domanda che sorge spontanea alla fine e' dunque semplicissima e nello stesso tempo complessissima: che cosa e' una “natura morta"? Sacchetti da' una risposta personale e del tutto contemporanea. Ferruccio Giromini

inaugurazione: 5 Ottobre 2006

Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
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