Still life? Quattro nature morte fotografiche di gusto pittorico classico, e altrettanti video che vi inseriscono a sorpresa elementi in movimento. Inoltre due grandi disegni a penna biro evidenziano un’altra fase di elaborazione del progetto.
Still life?
STILL LIFE? presenta video e fotografie di Massimo Sacchetti (1961), eclettico
artista valdostano che ha studiato a Genova tra il 1974 e il 1977 e da allora e'
rimasto legato alla citta' in modo speciale ritornandovi e risiedendovi ciclicamente.
L’artista si ripresenta con questa mostra personale a Genova, dopo aver esposto
negli anni in diverse importanti sedi in Italia e in Finlandia, Gran Bretagna, Stati
Uniti, Germania, Francia.
L’esposizione si compone di quattro nature morte fotografiche di classicissimo gusto
pittorico, e di altrettanti video che vi inseriscono a sorpresa elementi in
movimento. Inoltre due grandi disegni a penna biro evidenziano un’altra fase di
elaborazione del progetto.
La mostra segna l’inizio della collaborazione con il Comune di Genova della neonata
Associazione culturale “OCCHIO!" per la divulgazione delle valenze artistiche,
culturali e sociali del linguaggio fotografico.
Massimo Sacchetti e' un artista studioso, che non si accontenta di realizzare
semplici immagini o di mettere in scena pure emozioni, ma che piuttosto si
appassiona - anche se cio' potrebbe apparire quasi una contraddizione in termini -
alla razionalizzazione dei percorsi creativi ed estetici cui fa ricorso di volta in
volta.
In realta', ora come disegnatore, ora come pittore, ora come scultore, ora come
film-maker, ora come fotografo, Sacchetti insegue un suo preciso percorso, a volte
arduo e sempre imprevedibile, di individuazione del fare artistico nel suo
complesso.
Per esempio in questa operazione (che, come sempre per lui, appare formalmente molto
diversa tanto da quelle che la precedono quanto da quelle che la seguono), l’artista
ragiona sull’arte, e in particolare su uno dei generi piu' diffusi e riconoscibili
della tradizione figurativa soprattutto europea, ovvero la cosiddetta “natura morta"
(in inglese “still life"), ripercorrendone le modalita' canoniche di allestimento ma,
allo stesso tempo, tradendone l’assunto primario. Dal progetto iniziale, difatti,
alla messinscena preventiva, fino alla resa finale, tanto in immagine fissa quanto
in sequenza filmata, con modi sorprendenti e pure un po’ beffardi, la natura morta
si rivela, almeno in parte, viva.
Cosi', guardando alcuni elementi (vivi) della composizione (morta?) muoversi piu' o
meno impercettibilmente, anche a noi e' possibile immedesimarci meglio nello sguardo
ora possente e ora impotente dell’artista che cerca - oggi come secoli fa - di dar
vita a forme morte e immobili e intanto, in modo uguale ed opposto, di congelare in
immagini mortalmente e immortalmente statiche gli incontenibili respiri di tutto cio'
che e' vivo.
La domanda che sorge spontanea alla fine e' dunque semplicissima e nello stesso tempo
complessissima: che cosa e' una “natura morta"? Sacchetti da' una risposta personale e
del tutto contemporanea.
Ferruccio Giromini
inaugurazione: 5 Ottobre 2006
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
via Garibaldi, 18 - Genova
mar - ven 09.00-19.00 sab - dom 10.00-19.00 lun chiuso