Alle ore 21.15 presso il Teatro Arsenale, avra' luogo la prima rappresentazione dello spettacolo dedicato ad Eleonora Duse di e con Elena Bucci, consulenza storica Claudio Meldolesi e Laura Mariani, scene e chitarra Carluccio Rossi, luce Loredana Oddone, suono Nico Carrieri, assistenza e organizzazione Licia Castellari, Morena Cecchetti, Gaetano Colella. Produzione Regione Emilia Romagna, Comune di Russi, Pro Loco Russi, Le Belle Bandiere.
Alle ore 21,15 presso il Teatro Arsenale, avrà luogo la prima rappresentazione dello spettacolo:
"Non sentire il male"
dedicato ad Eleonora Duse
di e con Elena Bucci
consulenza storica Claudio Meldolesi e Laura Mariani
scene e chitarra Carluccio Rossi
luce Loredana Oddone
suono Nico Carrieri
assistenza e organizzazione
Licia Castellari, Morena Cecchetti, Gaetano Colella
Produzione Regione Emilia Romagna,Comune di Russi,Pro Loco Russi,
Le Belle Bandiere
dal 22 al 27 maggio 2001
Eleonora Duse, nata nel 1858 e morta nel 1924, fu attrice e capocomica. La libertà del suo agire rivoluzionò e sconvolse il teatro del suo tempo. Detestava le biografie, le autobiografie e le commemorazioni. Di lei ci restano lettere, scritti e testimonianze indirette. Per me, fu anche una donna straordinaria. C'è un tempo della vita in cui non bastano più mestiere, tecnica, lavoro, ma ci si domanda, quando si abbia il privilegio di averli profondamente innestati nella propria vita, dove ci portino e cosa c'è oltre e altrove. Io ero proprio lì, quando, parlando con un amico sapiente, mi sono accorta che gli scritti e il pensiero della Duse mi avevano accompagnato per tutta la mia vita teatrale. Ho cercato un luogo che mi parlasse e dei compagni generosi, e dedicando questo lavoro a lei, ho raccolto i fili delle mie inquietudini, sperando che non fossero solo mie. Non avrei mai avuto il coraggio di questa solitudine senza il calore degli amici e di questo li ringrazio. Lo spettacolo è davvero scritto nel corpo, senza retorica, ed è questo che cercavo, e questo è il cuore del mio lavoro su Eleonora Duse, immaginata nel momento in cui, malata e sostituita da Gabriele D'Annunzio nella Figlia di Iorio, prende il copione e recita tutte le parti, tutte le scene, tutte le figure, davanti allo sguardo allucinato di Matilde Serao, puntuale e quasi invadente osservatrice e testimone. Forse in quel momento la Duse, che recitando guariva dai danni della vita, provava a liberarsi e a vedere oltre la materia necessaria, odiata e amata, del teatro: le scene, i costumi, gli attori... forse sognava di poter volare per un attimo, come le altre arti tentavano, in uno spazio dove fosse possibile il teatro senza corpo e senza voce, libero dalla poesia inevitabile della sua continua distruzione nel qui e ora. E liberandosi della materia del teatro, forse si rinnova il contatto con la vita, da lei sempre inseguito e sfuggito. Liberandosi dalla necessità del pubblico, si rinnova la pratica della condivisione, che, passando attraverso la complessità del 'mestiere', diventa comunicazione semplice e diretta. Ho attinto a lettere, scritti, testimonianze indirette che percorrono tutto l'arco della sua vita ed il criterio di scelta è stato assolutamente personale, pur nel tentativo di comprendere e rispettare. E inevitabilmente, tentando di essere medium di qualcosa che si è molto amato, si parla di sé, ma costringendosi al pudore.
Ho cercato di liberarmi da immagini indotte, stereotipi affascinanti, tentazioni estetiche e credo di aver trovato, nel coraggio e assoluta libertà di lei, una forza preziosa nell'accantonare regole e convenzioni. Allo stesso tempo, ho lavorato perché fosse possibile attingere a qualcosa di lei anche a persone, sempre più numerose in questo tempo di poca cultura teatrale, che non ne avessero mai sentito parlare. Passo dalla visione di testimone lontana, a quella di testimoni vicini che l'hanno vista e incontrata, fino ad arrivare ad una rischiosa identificazione, usando di volta in volta la terza persona, la prima, diverse voci e corpi, assecondando i materiali che più mi hanno toccato e confidando nel fatto che il tradimento sia tanto palese da allontanare il rischio della presunzione. Attraverso di lei sono passate tante donne, nascoste in chissà quali pieghe della mia memoria. Attraverso di lei è passato anche tanto teatro che ho amato, subito, agito. Ancora, nonostante le apparenze, non l'ho sentita incatenata ad un'immagine di sofferenza, ma l'ho trovata capace di una caustica, imprevedibile e forse tragica ironia.
Elena Bucci
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: dal lunedì al venerdì ore 15-19 presso il Teatro Arsenale, via C. Correnti 11 - Milano - tel. 028321999-028375896 - 24/24h tel. 02 8321999 (segreteria telefonica).
Ritiro biglietti: dal lunedì al venerdì h. 15 -19 presso gli uffici del Teatro Arsenale - via Cesare Correnti 11 - Milano
ORARIO SPETTACOLO: dal martedì al sabato h. 21,15 - domenica h. 16,30 - lunedì riposo
PREZZO BIGLIETTI: intero £.25.000 - ridotto £.21.000 - gruppi £.17.000 - £.15.000 - martedì e domenica £.17.000 -
MEZZI PUBBLICI: tram 2 - 3 - 14 - bus 94 - MM1 Duomo - MM2 S. Ambrogio - MM3 Duomo Missori
Teatro Arsenale - via C.Correnti 11 - Milano - prenot. 02 8321999 - inform. 02 8375896