Palazzo della Pilotta
Parma
via Giuseppe Verdi (Salone dei Contrafforti)
0521 233309 FAX 0521 206336
WEB
La Tempesta del mio cor
dal 4/5/2001 al 29/7/2001
0521 218889

Segnalato da

I.A.T.



approfondimenti

Giovanni Godi



 
calendario eventi  :: 




4/5/2001

La Tempesta del mio cor

Palazzo della Pilotta, Parma

La mostra, a cura di Carlo Sisi e Giovanni Godi, intende presentare una selezionata scelta di opere dell¹Ottocento e dei primi anni del Novecento, nella quale risulti evidenti, oltre alla qualita' stilistica, l¹emozione del gesto melodrammatico, vale a dire il nesso fra le arti figurative e le convenzioni del teatro, in special modo quello d'opera, che si avvaleva degli ambiti letterari e artistici per ottenere la massima efficacia spettacolare.


comunicato stampa

Il gesto del melodramma dalle arti figurative al cinema

Nell'ambito delle celebrazioni verdiane, che nel 2001 vedranno la città di Parma al centro dell¹interesse internazionale da parte del mondo della cultura, dal 5 maggio al 29 luglio 2001, nella splendida cornice dei Voltoni del Guazzatoio al Palazzo della Pilotta, si svolgerà la mostra "LA TEMPESTA DEL MIO COR. Il gesto del melodramma dalle arti figurative al cinema".

La mostra, a cura di Carlo Sisi e Giovanni Godi, intende presentare una selezionata scelta di opere dell¹Ottocento e dei primi anni del Novecento, nella quale risulti evidenti, oltre alla qualità stilistica, l¹emozione del gesto melodrammatico, vale a dire il nesso fra le arti figurative e le convenzioni del teatro, in special modo quello d¹opera, che si avvaleva degli ambiti letterari e artistici per ottenere la massima efficacia spettacolare.
Articolata in tre sezioni, cui si aggiunge una quarta dedicata alla permanenza del melodramma nel cinema italiano del dopoguerra, la mostra raggruppa in nuclei tematici circa 70 opere (dipinti e sculture, manifesti d¹autore e manuali teorici) provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, presentandosi così come una rassegna di grande interesse scientifico, ma soprattutto capace di evocare visivamente il canone degli affetti di tutto un secolo _ quello di Giuseppe Verdi _ sino alla vigilia delle avanguardie. Tra i pittori si ricordano Francesco Hayez, Alessandro Guardassoni, Domenico Morelli, Andrea Appiani, Gaetano Previati; tra gli scultori Giovanni Dupré, Achille della Croce, Emilio Gallori; i manifesti, provenienti dalla Collezione Salce di Treviso, portano nomi illustri, da Marcello Dudovich a Galileo Chini.

Nella prima sezione, intitolata "Il canone delle passioni: dai repertori alle fotografie di scena¹, a una prima parte di trattati e repertori che, nel corso dell¹Ottocento, hanno codificato l¹espressione melodrammatica dei sentimenti, fa riscontro una galleria di dipinti e sculture che illustra quei canoni attraverso i ritratti dei cantanti immortalati nelle loro più celebri interpretazioni: da Giuditta Pasta nell¹ "Anna Bolena" di Donizetti (di Karl Pavlovic Brjuilov) a Giovanni David ne ³Gli Arabi nelle Gallie² di Giovanni Pacini (di Francesco Hayez).

Le opere presenti nella seconda sezione, "Le passioni dipinte", si distinguono per eccedenze "contenutistiche" paragonabili alle passioni teatrali e raffigurano temi fondamentali: la morte degli amanti, la morte dell¹eroe, il contrasto degli affetti (odio, gelosia, minaccia, attentato alla virtù), il giuramento, la maledizione, l¹eroismo civico, il martirio, il rapimento, la rivolta a sfondo patriottico, la preghiera corale, le "traviate", la lettera.

Per documentare la tradizione del gesto melodrammatico nei primi anni del Novecento, la terza sezione, quella degli "Emblemi novecenteschi", espone celebri manifesti dell¹opera lirica dove campeggia la figura del protagonista colta in atteggiamento emblematico per il canone drammaturgico del nuovo secolo e per l¹identificazione popolare del dramma musicale (vedi ³Tosca² di A. Hohenstein o "Parisina" di Plinio Nomellini).

La quarta sezione infine, particolarmente affascinante, affronta il tema "Cinema e melodramma": studi recenti hanno indagato sulla presenza nel cinema di aspetti formali desunti dalla tradizione operistica, e a questi si vuole fare riferimento nel video che ne ripercorra, con adeguato commento, gli esempi più significativi (Visconti, Bolognini, Pasolini, Bertolucci).

Per informazioni rivolgersi allo I.A.T. (Informazioni Accoglienza Turistica), tel. 0521/218889.

Voltoni del Guazzatoio, Palazzo della Pilotta, Parma

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Amos Nattini
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