La mostra, a cura di Carlo Sisi e Giovanni Godi, intende presentare una selezionata scelta di opere dell¹Ottocento e dei primi anni del Novecento, nella quale risulti evidenti, oltre alla qualita' stilistica, l¹emozione del gesto melodrammatico, vale a dire il nesso fra le arti figurative e le convenzioni del teatro, in special modo quello d'opera, che si avvaleva degli ambiti letterari e artistici per ottenere la massima efficacia spettacolare.
Il gesto del melodramma dalle arti figurative al cinema
Nell'ambito delle celebrazioni verdiane, che nel 2001 vedranno la città di
Parma al centro dell¹interesse internazionale da parte del mondo della
cultura, dal 5 maggio al 29 luglio 2001, nella splendida cornice dei Voltoni
del Guazzatoio al Palazzo della Pilotta, si svolgerà la mostra "LA TEMPESTA
DEL MIO COR. Il gesto del melodramma dalle arti figurative al cinema".
La mostra, a cura di Carlo Sisi e Giovanni Godi, intende presentare una
selezionata scelta di opere dell¹Ottocento e dei primi anni del Novecento,
nella quale risulti evidenti, oltre alla qualità stilistica, l¹emozione del
gesto melodrammatico, vale a dire il nesso fra le arti figurative e le
convenzioni del teatro, in special modo quello d¹opera, che si avvaleva
degli ambiti letterari e artistici per ottenere la massima efficacia
spettacolare.
Articolata in tre sezioni, cui si aggiunge una quarta dedicata alla
permanenza del melodramma nel cinema italiano del dopoguerra, la mostra
raggruppa in nuclei tematici circa 70 opere (dipinti e sculture, manifesti
d¹autore e manuali teorici) provenienti da importanti collezioni pubbliche
e private, presentandosi così come una rassegna di grande interesse
scientifico, ma soprattutto capace di evocare visivamente il canone degli
affetti di tutto un secolo _ quello di Giuseppe Verdi _ sino alla vigilia
delle avanguardie. Tra i pittori si ricordano Francesco Hayez, Alessandro
Guardassoni, Domenico Morelli, Andrea Appiani, Gaetano Previati; tra gli
scultori Giovanni Dupré, Achille della Croce, Emilio Gallori; i manifesti,
provenienti dalla Collezione Salce di Treviso, portano nomi illustri, da
Marcello Dudovich a Galileo Chini.
Nella prima sezione, intitolata "Il canone delle passioni: dai repertori
alle fotografie di scena¹, a una prima parte di trattati e repertori che,
nel corso dell¹Ottocento, hanno codificato l¹espressione melodrammatica
dei sentimenti, fa riscontro una galleria di dipinti e sculture che illustra
quei canoni attraverso i ritratti dei cantanti immortalati nelle loro più
celebri interpretazioni: da Giuditta Pasta nell¹ "Anna Bolena" di Donizetti
(di Karl Pavlovic Brjuilov) a Giovanni David ne ³Gli Arabi nelle Gallie² di
Giovanni Pacini (di Francesco Hayez).
Le opere presenti nella seconda sezione, "Le passioni dipinte", si
distinguono per eccedenze "contenutistiche" paragonabili alle passioni
teatrali e raffigurano temi fondamentali: la morte degli amanti, la morte
dell¹eroe, il contrasto degli affetti (odio, gelosia, minaccia, attentato
alla virtù), il giuramento, la maledizione, l¹eroismo civico, il martirio,
il rapimento, la rivolta a sfondo patriottico, la preghiera corale,
le "traviate", la lettera.
Per documentare la tradizione del gesto melodrammatico nei primi anni del
Novecento, la terza sezione, quella degli "Emblemi novecenteschi", espone
celebri manifesti dell¹opera lirica dove campeggia la figura del protagonista
colta in atteggiamento emblematico per il canone drammaturgico del nuovo
secolo e per l¹identificazione popolare del dramma musicale (vedi ³Tosca²
di A. Hohenstein o "Parisina" di Plinio Nomellini).
La quarta sezione infine, particolarmente affascinante, affronta il tema
"Cinema e melodramma": studi recenti hanno indagato sulla presenza nel
cinema di aspetti formali desunti dalla tradizione operistica, e a questi si
vuole fare riferimento nel video che ne ripercorra, con adeguato commento,
gli esempi più significativi (Visconti, Bolognini, Pasolini, Bertolucci).
Per informazioni rivolgersi allo I.A.T. (Informazioni Accoglienza Turistica),
tel. 0521/218889.
Voltoni del Guazzatoio, Palazzo della Pilotta, Parma