Palazzo Barbaran da Porto - CISA Palladio
Vicenza
via Contra' Porti, 11
0444 323014 FAX 0444 322869
WEB
Atlante Palladiano
dal 4/5/2001 al 29/9/2001
WEB
Segnalato da

Studio Esseci




 
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4/5/2001

Atlante Palladiano

Palazzo Barbaran da Porto - CISA Palladio, Vicenza

La mostra presenta in anteprima gli esiti del sistematico censimento dello "stato del patrimonio palladiano" effettuato dall'Istituto Regionale per le Ville Venete in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea Palladio": 250 immagini fotografiche in grande formato realizzate dal fotografo di fama internazionale Pino Guidolotti.


comunicato stampa

Immagini, modelli lignei e documenti delle 66 realizzazioni palladiane in Veneto e Friuli

Palladio all'inizio del terzo millennio. Come si presentano oggi le 66 ville, chiese, palazzi, ponti e porte monumentali di città presenti nel territorio veneto e friulano realizzate dal grande architetto oltre 450 anni fa?

Una mostra, allestita sino al 30 settembre nel palladiano palazzo Barbaran da Porto a Vicenza, presenta in anteprima gli esiti del sistematico censimento dello "stato del patrimonio palladiano" effettuato dall'Istituto Regionale per le Ville Venete in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea Palladio": 250 immagini fotografiche in grande formato realizzate dal fotografo di fama internazionale Pino Guidolotti.

In un fertile dialogo fra passato e presente, accanto a tali immagini contemporanee la mostra presenta una serie di immagini "storiche" del palladianesimo: alcuni dei famosi modelli lignei costruiti dal Centro palladiano negli anni Settanta (la Basilica e la Loggia del Capitaniato, il Redentore, palazzo per Iseppo Porto, palazzo Chiericati, il Tempietto di Maser) e una sezione dedicata alle rappresentazioni degli edifici palladiani nei preziosi testi originali dal xvi secolo all'Ottocento.

Questo inedito sguardo complessivo sull'insieme delle opere palladiane restituisce al visitatore il "potere delle immagini" di Andrea Palladio, un grande architetto che seppe creare un sistema di progettazione razionale e - soprattutto - comunicabile. Palladio infatti è il primo fra gli architetti rinascimentali a comprendere l'importanza di un nuovo medium: il libro a stampa.

Egli capisce che è più facile trasmettere l'immagine delle proprie opere tramite un libro piuttosto che aspettarsi che vengano visitate (soprattutto quando si tratta di ville della campagna veneta). Raggruppa quindi tutte le immagini dei suoi progetti realizzati fino al 1570 nei famosi Quattro Libri dell'Architettura, editi a Venezia nello stesso anno. Il risultato di tale intuizione, a valutarne gli effetti, è senza precedenti, testimoniato da numerose riedizioni e traduzioni del volume nelle principali lingue europee.

La mostra è promossa dal Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea Palladio" e dall'Istituto Regionale per le Ville Venete, ed è curata dai direttori delle due istituzioni, Guido Beltramini e Maurizio Gasparin.

Questo sistematico ritratto dell'opera palladiana allo scadere di un millennio è accompagnato da una attenta schedatura nel volume Andrea Palladio. Atlante delle Architetture, che l'Istituto Regionale per le Ville Venete ha pubblicato con l'editore Marsilio e che costituisce il catalogo e la premessa della esposizione di palazzo Barbaran da Porto.

L'occhio di Pino Guidolotti, stimolato dalle informazioni fornite da Guido Beltramini e Antonio Padoan, curatori della pubblicazione, ha percorso il territorio veneto e del vicino Friuli per documentare "come appaiano oggi" le opere di Palladio, dalla celeberrima Malcontenta alla Rotonda, alle ville Volpi a Maser o Emo a Fanzolo, alle chiese veneziane, dal Redentore a San Giorgio Maggiore, alla maestosa Basilica o al mitico Teatro Olimpico di Vicenza, ai grandi palazzi vicentini e veronesi, ai ponti, alle realizzazioni mai concluse, trascurate o meno note: una impresa che non ha precedenti per completezza di approccio e unitarietà.

Guidolotti è fotografo a trecentosessanta gradi e per questo in grado di cogliere l'attualità delle "creature" di Palladio: nella sua formazione hanno inciso personalità come Paolo Monti di cui è assistente, Romeo Martinez che ha frequentato a Parigi, ed Ernst Gombrich con cui ha lavorato a Londra. Anche se l'arte è tra i suoi maggiori interessi (sono sue le immagini che illustrano le monografie di A. Rosenauer, Donatello. L'opera completa e di R. Wittkower, Bernini. Lo scultore barocco), i suoi lavori spaziano dalla moda al ritratto, oltre che alla architettura.

L'oleografia risulta bandita, in questa straordinaria galleria di ritratti di architetture e di ambienti, a favore della scelta di documentare, sia pure attraverso la personale, soggettiva visione del fotografo, Palladio oggi.

Osservando queste immagini si comprende perché Palladio, tra gli architetti di tutti i tempi, sia - come afferma Howard Burns nella introduzione al volume - "il più influente e noto".

Recenti, importanti recuperi, tra i quali molti condotti direttamente dall'Istituto Regionale per le Ville Venete o dallo stesso coordinati, consentono oggi di ammirare l'opera palladiana meglio di quanto non fosse possibile solo qualche decennio fa. Basti citare il completo recupero e la apertura al pubblico di tre capolavori di Andrea Palladio: le ville Pojana e Caldogno nel vicentino e la Badoer a Fratta Polesine, nel rodigino. Ma il secolo che si è appena concluso è stato il secolo della "resurrezione" di quasi tutte, se non tutte, le realizzazioni palladiane e della loro apertura al pubblico.

Non a caso questa mostra si inserisce nell'ambito del progetto "Itinerari Palladiani" che la Regione Veneto, attraverso l'Istituto Regionale per le Ville Venete, ha promosso per valorizzare questo patrimonio unico al mondo, ammirato, nel solo anno 2000, da un milione e mezzo di visitatori, nella stragrande maggioranza stranieri.

Gli itinerari palladiani sono segnalati in loco da apposita segnaletica e preventivamente consultabili attraverso due cd-rom, tramite una piccola guida e la pubblicazione dei primi itinerari cittadini riguardanti Vicenza e Venezia.

ANDREA PALLADIO: Atlante delle Architetture. Immagini, modelli lignei e documenti delle 66 realizzazioni palladiane in Veneto e Friuli. Vicenza, palazzo Barbaran da Porto, dal 5 maggio al 30 settembre 2001. Mostra promossa e organizzata dalla Regione del Veneto, dall'Istituto Regionale per le Ville Venete e dal Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea Palladio". A cura di Guido Beltramini e Maurizio Gasparin. Fotografie di Pino Guidolotti.

Orario: dal martedì alla domenica, ore 10-18.
Ingresso a palazzo Barbaran da Porto e alla mostra: intero lire 10.000, ridotto lire 7.000.

Il volume Andrea Palladio. Atlante delle Architetture è edito da Marsilio, in mostra lire 90.000.

Per informazioni:
C.I.S.A. Andrea Palladio, tel. 0444.323014;
Istituto Regionale per le Ville Venete, tel. 041.5235606.

Inaugurazione venerdì 4 maggio 2001, ore 18

Palazzo Barbaran da Porto, Contra' Porti, 11, Vicenza

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