La mostra presenta in anteprima gli esiti del sistematico censimento dello "stato del patrimonio palladiano" effettuato dall'Istituto Regionale per le Ville Venete in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea Palladio": 250 immagini fotografiche in grande formato realizzate dal fotografo di fama internazionale Pino Guidolotti.
Immagini, modelli lignei e documenti delle 66 realizzazioni palladiane in Veneto
e Friuli
Palladio all'inizio del terzo millennio. Come si presentano oggi le 66 ville,
chiese, palazzi, ponti e porte monumentali di città presenti nel territorio
veneto e friulano realizzate dal grande architetto oltre 450 anni fa?
Una mostra, allestita sino al 30 settembre nel palladiano palazzo Barbaran da
Porto a Vicenza, presenta in anteprima gli esiti del sistematico censimento
dello "stato del patrimonio palladiano" effettuato dall'Istituto Regionale per
le Ville Venete in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di
Architettura "Andrea Palladio": 250 immagini fotografiche in grande formato
realizzate dal fotografo di fama internazionale Pino Guidolotti.
In un fertile dialogo fra passato e presente, accanto a tali immagini
contemporanee la mostra presenta una serie di immagini "storiche" del
palladianesimo: alcuni dei famosi modelli lignei costruiti dal Centro palladiano
negli anni Settanta (la Basilica e la Loggia del Capitaniato, il Redentore,
palazzo per Iseppo Porto, palazzo Chiericati, il Tempietto di Maser) e una
sezione dedicata alle rappresentazioni degli edifici palladiani nei preziosi
testi originali dal xvi secolo all'Ottocento.
Questo inedito sguardo complessivo sull'insieme delle opere palladiane
restituisce al visitatore il "potere delle immagini" di Andrea Palladio, un
grande architetto che seppe creare un sistema di progettazione razionale e -
soprattutto - comunicabile. Palladio infatti è il primo fra gli architetti
rinascimentali a comprendere l'importanza di un nuovo medium: il libro a stampa.
Egli capisce che è più facile trasmettere l'immagine delle proprie opere tramite
un libro piuttosto che aspettarsi che vengano visitate (soprattutto quando si
tratta di ville della campagna veneta). Raggruppa quindi tutte le immagini dei
suoi progetti realizzati fino al 1570 nei famosi Quattro Libri
dell'Architettura, editi a Venezia nello stesso anno. Il risultato di tale
intuizione, a valutarne gli effetti, è senza precedenti, testimoniato da
numerose riedizioni e traduzioni del volume nelle principali lingue europee.
La mostra è promossa dal Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea
Palladio" e dall'Istituto Regionale per le Ville Venete, ed è curata dai
direttori delle due istituzioni, Guido Beltramini e Maurizio Gasparin.
Questo sistematico ritratto dell'opera palladiana allo scadere di un millennio è
accompagnato da una attenta schedatura nel volume Andrea Palladio. Atlante delle
Architetture, che l'Istituto Regionale per le Ville Venete ha pubblicato con
l'editore Marsilio e che costituisce il catalogo e la premessa della esposizione
di palazzo Barbaran da Porto.
L'occhio di Pino Guidolotti, stimolato dalle informazioni fornite da Guido
Beltramini e Antonio Padoan, curatori della pubblicazione, ha percorso il
territorio veneto e del vicino Friuli per documentare "come appaiano oggi" le
opere di Palladio, dalla celeberrima Malcontenta alla Rotonda, alle ville Volpi
a Maser o Emo a Fanzolo, alle chiese veneziane, dal Redentore a San Giorgio
Maggiore, alla maestosa Basilica o al mitico Teatro Olimpico di Vicenza, ai
grandi palazzi vicentini e veronesi, ai ponti, alle realizzazioni mai concluse,
trascurate o meno note: una impresa che non ha precedenti per completezza di
approccio e unitarietà .
Guidolotti è fotografo a trecentosessanta gradi e per questo in grado di
cogliere l'attualità delle "creature" di Palladio: nella sua formazione hanno
inciso personalità come Paolo Monti di cui è assistente, Romeo Martinez che ha
frequentato a Parigi, ed Ernst Gombrich con cui ha lavorato a Londra. Anche se
l'arte è tra i suoi maggiori interessi (sono sue le immagini che illustrano le
monografie di A. Rosenauer, Donatello. L'opera completa e di R. Wittkower,
Bernini. Lo scultore barocco), i suoi lavori spaziano dalla moda al ritratto,
oltre che alla architettura.
L'oleografia risulta bandita, in questa straordinaria galleria di ritratti di
architetture e di ambienti, a favore della scelta di documentare, sia pure
attraverso la personale, soggettiva visione del fotografo, Palladio oggi.
Osservando queste immagini si comprende perché Palladio, tra gli architetti di
tutti i tempi, sia - come afferma Howard Burns nella introduzione al volume -
"il più influente e noto".
Recenti, importanti recuperi, tra i quali molti condotti direttamente
dall'Istituto Regionale per le Ville Venete o dallo stesso coordinati,
consentono oggi di ammirare l'opera palladiana meglio di quanto non fosse
possibile solo qualche decennio fa. Basti citare il completo recupero e la
apertura al pubblico di tre capolavori di Andrea Palladio: le ville Pojana e
Caldogno nel vicentino e la Badoer a Fratta Polesine, nel rodigino. Ma il secolo
che si è appena concluso è stato il secolo della "resurrezione" di quasi tutte,
se non tutte, le realizzazioni palladiane e della loro apertura al pubblico.
Non a caso questa mostra si inserisce nell'ambito del progetto "Itinerari
Palladiani" che la Regione Veneto, attraverso l'Istituto Regionale per le Ville
Venete, ha promosso per valorizzare questo patrimonio unico al mondo, ammirato,
nel solo anno 2000, da un milione e mezzo di visitatori, nella stragrande
maggioranza stranieri.
Gli itinerari palladiani sono segnalati in loco da apposita segnaletica e
preventivamente consultabili attraverso due cd-rom, tramite una piccola guida e
la pubblicazione dei primi itinerari cittadini riguardanti Vicenza e Venezia.
ANDREA PALLADIO: Atlante delle Architetture. Immagini, modelli lignei e
documenti delle 66 realizzazioni palladiane in Veneto e Friuli. Vicenza, palazzo
Barbaran da Porto, dal 5 maggio al 30 settembre 2001. Mostra promossa e
organizzata dalla Regione del Veneto, dall'Istituto Regionale per le Ville
Venete e dal Centro Internazionale di Studi di Architettura "Andrea Palladio". A
cura di Guido Beltramini e Maurizio Gasparin. Fotografie di Pino Guidolotti.
Orario: dal martedì alla domenica, ore 10-18.
Ingresso a palazzo Barbaran da
Porto e alla mostra: intero lire 10.000, ridotto lire 7.000.
Il volume Andrea Palladio. Atlante delle Architetture è edito da Marsilio, in
mostra lire 90.000.
Per informazioni:
C.I.S.A. Andrea Palladio, tel. 0444.323014;
Istituto Regionale
per le Ville Venete, tel. 041.5235606.
Inaugurazione venerdì 4 maggio 2001, ore 18
Palazzo Barbaran da Porto, Contra' Porti, 11, Vicenza