Jarach Gallery
Venezia
San Marco - Campo San Fantin, 1997
041 5221938 FAX 041 2778963
WEB
Marina Ballo Charmet
dal 19/10/2006 al 9/12/2006

Segnalato da

Jarach Gallery




 
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19/10/2006

Marina Ballo Charmet

Jarach Gallery, Venezia

Dalla serie Con la coda dell’occhio (1995), dedicata alla quotidianita' del paesaggio urbano, ai lavori piu' recenti che coinvolgono la figura umana L'artista utilizza il medium fotografico e il video non per descrivere naturalisticamente ma piuttosto per esplicitare il non-visto.


comunicato stampa

Fotografie e Video 1993/2006

a cura di Antonello Frongia

Dopo Vol. I di Guido Guidi e Vitaliano Trevisan, Jarach Gallery prosegue la propria attivita' espositiva sulla fotografia contemporanea con una mostra personale di Marina Ballo Charmet. Psicoanalista di formazione, Marina Ballo Charmet propone una ricerca su quella che definisce la "percezione disattenta, non intenzionale, senza direzione, non razionale". Dalla serie Con la coda dell’occhio (1995), dedicata alla quotidianita' del paesaggio urbano, ai lavori piu' recenti che coinvolgono la figura umana - Rumore di fondo (1998) e Primo campo (2004) - Ballo Charmet utilizza il medium fotografico e il video non per descrivere naturalisticamente un soggetto o una scena, ma piuttosto per esplicitare il non-visto della nostra esperienza. Concentrandosi su brandelli di tessuto urbano (il livello inferiore di marciapiedi o quello superiore degli edifici, che palpitano ai margini del nostro campo visivo) o esplorando particolari zone del corpo (l’area tra il petto e la bocca, ovvero il primo campo visivo del bambino), Ballo Charmet lavora su un preconscio/ preverbale tipico della percezione infantile, ma solleva anche riflessioni sullo statuto della visualita' nell’urbs e nella civitas contemporanee.

Quanto e' selettivo e parziale il nostro sguardo "intenzionato" sull’ambiente in cui viviamo? Come vediamo e viviamo l’Altro nel fugace incontro/scontro quotidiano della metropoli? In questo senso il lavoro di Marina Ballo Charmet si colloca anche in una lunga tradizione di arte profondamente urbana, che opera nella polis senza la facile illusione della rappresentazione o dell’illustrazione, mantenendo viva una tensione irrisolta tra dimensione individuale e quella collettiva. La mostra presenta opere di grande formato (100x150cm) tratte dalla serie Primo campo, alcuni trittici (120x180x3) che costituiscono lo sviluppo piu' recente di questo progetto, e opere video del periodo 1998/2003.

Catalogo Electa/Jarach Gallery, 126pp, 24x30cm, 50 fotografie in quadricromia con DVD allegato, testi di Marina Ballo Charmet, Jean-Francois Chevrier, Antonello Frongia, Andrea Lissoni e Gabi Scardi.

Marina Ballo Charmet ha esposto tra l’altro alla Galleria Gio' Marconi, alla Galleria Monica De Cardenas e alla Galleria Alessandro De March di Milano; al Centre National de la Photographie di Parigi e alla Galleria Museo Arge/Kunst di Bolzano. Sue opere sono state incluse in mostre collettive al Centro d’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e nella recente rassegna sulla fotografia contemporanea La dolce crisi, curata da Francesco Bonami per il Centro d’arte contemporanea di Villa Manin a Passariano. Ha pubblicato Il limite (1991), Con la coda dell’occhio (1995), Rumore di fondo (1998) e Primo campo (2005). Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche alla Bibliothe'que Nationale di Parigi, al Centre Canadien d’Architecture di Montre'al e al Centro studi archivio della comunicazione di Parma.

Immagine: Still (1998), videoinstallazione

Vernice venerdi' 20 ottobre 2006 18.00-20.00

Jarach Gallery
S. Marco 1997, Campo San Fantin - Venezia

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