Monzon. L'evento vuol essere un vero e proprio tributo all’opera di un artista che ha vissuto l’Arte come assoluto scopo e modo di vita, che ha elaborato un linguaggio pittorico che dice insieme l’asprezza e la poesia dell’esistenza.
Monzon
a cura di Gallia Kroumova Trulli
Presentazioni di: Francesco Giulio Farachi - studioso e critico d’arte
Augusto Giordano - giornalista RAI e cultore d’arte
Italo Turri che si firmava “Monzon". Italo Turri che si aggirava per le strade della sua citta', Anagni, in una febbrile ricerca dei materiali, fisici ed ideali, per la sua pittura.
Italo Turri che, a oltre dieci anni dalla morte, sempre piu' viene valutato e riconosciuto come uno dei “grandi" della pittura contemporanea. A questo “grande", dunque, la Galleria Crispi dedica un’ampia personale, che si inaugurera' sabato 21 ottobre.
Con il patrocinio di Regione Lazio, del Comune di Roma - I Municipio “Centro Storico", del Comune di Frosinone, l’evento vuol essere un vero e proprio tributo all’opera di un artista che e' stato rivoluzionario e coerente a se stesso, che ha vissuto l’Arte come assoluto scopo e modo di vita, che ha elaborato un linguaggio pittorico che dice insieme l’asprezza e la poesia dell’esistenza.
Turri usava per dipingere materiali che erano avanzo e scarto di altre utilizzazioni, cartoni gettati, residui di impellicciature, smalti per l’edilizia e per le carrozzerie. Materiali, per la scelta dei quali il pittore si metteva in giro a frugare persino nei cassonetti dei rifiuti, e che in questa meticolosa cernita acquisivano un valore ed un significato nuovi di zecca: cio' che la societa' “normale" non vede che come rifiuto e scoria, anzi proprio perche' e' rifiuto e scoria, conserva l’essenza di liberta' e fantasia, assorbe la realta' in maniera altra e alta, si arricchisce di un “aver gia' vissuto" che e' sapienza di vita e anche muta e solitaria rivolta contro stereotipi e moralismi disumananti, diventa materiale per l’Arte.
Nella materia rifiutata, Monzon traduce la propria scelta di volontaria emarginazione, di relegazione in una dimensione discosta dove e' piu' facile capire, anche se rimane scontata la difficolta' ad esser capiti.
La sua pittura, la pittura di Monzon, e' fatta di gesto veloce, di tratti essenziali e minimi, di colori che nettamente definiscono forme, sfondi e soggetti, di atmosfere grevi di emozione, vibranti di violenta dolcezza. Descrive un mondo visto e sognato, di persone ed affetti, di luoghi e prigionie dell’anima, di animali e paure e istinti di liberta'. E' un mondo quotidiano, che dal quotidiano si distilla ed al quotidiano rapisce l’espressione, la forza, lo struggimento di intere esistenze e di piccoli, minuti momenti.
E' un mondo stralunato e poetico, tesoro prezioso scovato nella poverta' e nella esclusione, fra i rimasugli di realta' gettati via e guardati con indifferenza. Come la sua vita, la vita di Turri pittore e null’altro che pittore. Italo Turri che si firmava “Monzon".
(Francesco Giulio Farachi)
Inaugurazione sabato 21 ottobre 2006 - ore 18,30
Galleria Crispi
Via Francesco Crispi, 32/a - Roma
Orari Galleria: dal Lunedi' al Sabato h. 10,00 - 13,00 / 15,30 - 19,30. Ingresso gratuito