Riflessi. La mostra vigevanese presenta una selezione di lavori fotografici e, in particolare, la serie di opere da lui dedicata ai “Paesaggi lomellini".
Riflessi
Matteo Cazzani (1965-2000) ha studiato fotografia in Italia e negli Stati Uniti d’America, presso la UCSB di Santa Barbara (California).
La mostra vigevanese deriva in parte da quella allestita la scorsa primavera a Milano negli spazi del Cortile della Seta della Banca Popolare Commercio e Industria. Da Milano, pero', non poteva non essere portata a Vigevano, la citta' natale di Matteo, soprattutto la serie di opere da lui dedicata ai “Paesaggi lomellini". Un sentito ringraziamento va pertanto al Comune di Vigevano e in particolare all’Assessorato alla Cultura, che ci ha permesso l’allestimento di “Riflessi" in un luogo di grande fascino e prestigio come il Castello.
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<<La personale di Matteo, se da un lato e' un tributo alla sua arte, dall’altro ci stimola a credere che la sua energia possa essere ricreata e condivisa. Per far cio', lo strumento che fratelli e amici hanno scelto e' un’associazione no-profit, denominata Associazione culturale-benefica Matteo Cazzani (www.associazionematteocazzani.it), i cui proventi derivano dalla vendita delle foto di Matteo, da donazioni e da sponsorizzazioni. Gran parte del ricavato viene devoluto ad associazioni che si occupano del bambino - di quei bambini che piu' di tutti incarnano l’energia vitale e la sensibilita' di Matteo.>>
Alberto Cazzani, Presidente Associazione Matteo Cazzani
<<Acque lontane… ma anche acque “vicine" e a noi piu' familiari, quali quelle del paesaggio della Lomellina, una terra d’acque, di nebbie e brume… un paesaggio riflettente, duplice e luminoso, reale e metafisico al tempo stesso nello scatto di Matteo Cazzani. Declinato in modi diversi, ma sempre con la presenza costante dell’elemento acqua, il paesaggio lomellino diventa qui emblema di un amore mai sanato per l’origine, la fonte primaria di ognuno di noi. Guardare l’acqua negli scatti di Matteo Cazzani e' come mirare lo sguardo nel profondo, nel silenzio stesso del mondo, consci di non poter cogliere che l’aspetto onirico della realta' riflessa dall’acqua.>>
Marco Beretta, 2006
<<Le categorie estetiche su cui sono improntate le immagini di Matteo Cazzani sono il nostalgico e il sublime. Quel sublime dinamico che riguarda innanzitutto le manifestazioni della natura, infatti il soggetto di alcune sue immagini sono proprio le forme silenziose della quiete… L’emozione per Matteo viene comunicata dalla restituzione di uno sguardo… Egli fotografa i luoghi come fossero sentimenti, una sorta di dichiarazione d’amore per l’uomo in tutto il suo divenire.
Nell’immagine dell’acqua il mondo sembra riflettersi e duplicarsi, lo specchio piu' naturale per ogni fantasia di narcisismo, ma anche il pretesto di sensazioni piu' profonde, silenziose, oscure, che rinviano ad un universo sommerso. Il primo sogno dell’uomo riflettente e' stato proprio un sogno d’acqua. Una riflessione che fu anche un riflesso: il sogno che l’universo intero fosse fatto di una materia la cui esistenza non puo' essere afferrata o posseduta da nessuno dei nostri sensi. Da qui il riflesso, che l’universo fosse della stessa sostanza dei sogni.>>
Francesca Alfano Miglietti, 2006
Inaugurazione 28 ottobre 2006, ore 17
Castello Sforzesco di Vigevano
Piazza Ducale - Vigevano (PV)