Buildings. Le opere di Lupattelli, siano esse sculture, quadri o stampe digitali, ingeriscono la gelida luminosita' dei colori e formano un'intera rete di icone che passa tra chiari riferimenti alla biologia e agli sviluppi tecnologici. Ogni forma si muove su scenari virtuali e cede ad un mondo conquistato dall'uomo.
Buildings
I profondi mutamenti dell'esistenza contemporanea, solcati dal senso del dubbio e
dall'incertezza, sembrano essere al centro della ricerca artistica di Giorgio
Lupattelli; c'e' l'interesse per la percezione del mondo esterno, per le sue
strutture, i suoi colori, le sue illusioni e i suoi stereotipi carichi di
associazioni.
Si vivono geografie mentali dove le connessioni si caricano di strutture fantastiche
e "popolari". Attraverso una serie di ingrandimenti si descrivono contesti
impercettibili, propagati da immagini che camminano in bilico tra ironia ed
ingenuita': nell'immediata impressione di divertimento, l'atmosfera cambia
velocemente la sua rotta per trascinarsi verso immaginazioni completamente opposte,
vicine alla perdita di ogni punto di riferimento. Le opere di Lupattelli, siano esse
sculture, quadri o stampe digitali, ingeriscono la gelida luminosita' dei colori e
formano un'intera rete di icone che passa tra chiari riferimenti alla biologia e
agli sviluppi tecnologici.
Ogni forma si muove su scenari virtuali e sembra membrana cedevole di un mondo
completamente conquistato dalle creazioni dell'uomo: esse non possiedono forti
valori informativi, ne' convergono ad una storia ben precisa. Nella varieta' delle
tematiche, tutto appartiene ad un'atmosfera asettica che genera modelli idealizzati
pronti ad un processo di alterazione. I percorsi dell'artista dipanano una cadenza
interrogativa che penetra nei terreni problematici dell'ibridazione culturale, della
comparazione uomo-natura e della dimensione enigmatica del tempo storico.
L'elaborazione diventa metafora della difficolta' di comprendere e tradurre tutti
quegli aspetti che sono lontani dalla nostra quotidianita'. Affrontando il problema
dell'identita' biologica, si scandagliano depositi di mondi molecolari, rimandando ad
una sorta di archeologia del contemporaneo.
Dove il tempo e' sempre piu' stratificazione enigmatica, forse non c'e' molto spazio
per una comprensione definitiva delle cose: i limiti dell'uomo continuano ad
incalzare nell'incommensurabilita' del reale.
Inaugurazione: Sabato 28 Ottobre 2006 ore 18.30
Galleria Artsinergy
Via E. Toti, 120 - San Benedetto del Tronto
Orari: Martedi' - Venerdi 10.00-13.00 e 15.30-19.00