Fondazione Teseco per L'Arte
Pisa
via San Andrea, 50
050 987511
WEB
Cities from below
dal 17/11/2006 al 27/9/2007
Lun - Ven 14.30-18 o su appuntamento

Segnalato da

Silvia Pichini




 
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17/11/2006

Cities from below

Fondazione Teseco per L'Arte, Pisa

XXL - Cantiere provinciale per la cultura contemporanea. Una riflessione sulla citta' che affronta il problema delle politiche culturali legate al territorio. Common House e' uno dei campi d'azione del progetto sviluppato da Fondazione Teseco. E' una sorta di "merzbau", cioe' uno spazio in formazione che si concludera' nel maggio 2007. E' costituito da una serie di "dipartimenti" che si attiveranno durante workshop con abitanti della citta' di Pisa attraverso una serie di collaborazioni con artisti italiani e internazionali. A cura di Marco Scotini.


comunicato stampa

XXL - Cantiere provinciale per la cultura contemporanea

a cura di Marco Scotini

Un progetto promosso dalla Fondazione Teseco per l’Arte e Gruppo Teseco con Regione Toscana, Provincia di Pisa, Porto Franco e TRA ART, Fondazione Mediateca Regionale Toscana, in collaborazione con Comune di Pisa, Cine Club Arsenale.

Nel corso del 2006 e 2007 la Fondazione Teseco per l’Arte e il Gruppo Teseco, avvalendosi della collaborazione di enti pubblici e altre istituzioni, daranno il via ad una riflessione sulla citta', ponendosi, alla base, il problema delle politiche culturali legate al territorio. L’esperienza culturale del Gruppo Teseco, progettata e gestita dalla Fondazione, ha toccato negli anni e in maniera trasversale tematiche quali la responsabilita' sociale e culturale dell’impresa, il rapporto centro periferie, il nodo fondamentale della sostenibilita' culturale, soffermandosi sui processi e sulle pratiche dell’arte. Il progetto “Cities from below" si inserisce in una dimensione di riflessione e produzione sostenuta fin dal 2000 e intende concentrarsi - attraverso un programma di ricerca ricco e complesso - sulle forme della trasformazione urbana contemporanea, nella convinzione che la citta' sia divenuta, oggi, uno dei principali problemi politico-sociali. Gli effetti della globalizzazione rimandano non piu' allo Stato ma alla citta' come luogo strategico delle dinamiche economiche, delle migrazioni, dei cambiamenti etnico culturali e delle rivendicazioni della societa' civile. La domanda di come reinventare il modo di costruire la citta' diventa sempre piu' urgente, come quello di ricostruire il potere democratico di essa.

Come allora poter cartografare e immaginare le trasformazioni territoriali, economiche e sociali nel momento in cui le tecniche della pianificazione modernista risultano fallite mentre le pratiche artistiche acquistano un ruolo privilegiato nell’orientare una nuova domanda di democrazia all’interno del moderno globale? Quale ruolo puo' giocare l’artista nella formazione di una societa' in transizione? E’ possibile pensare la citta' come un lavoro collettivo? E, in tal caso, come partecipano le pratiche artistiche ad una azione collettiva quando vengono a mancare - come oggi - tutti i legami classici dell’appartenenza sociale?

“Cities from below" intende promuovere una serie di attivita' da sviluppare in piu' tappe lungo la durata di un anno. Il progetto vuole concentrarsi nella realta' territoriale della citta' di Pisa e demanda ad una serie di artisti internazionali, differenti per culture e strategie d’intervento, il compito di cercare localmente, per sondaggi puntuali, le leggi e le regolarita' che governano parti estese del territorio (fisico, economico, culturale, sociale) pisano.

La Fondazione Teseco e con lei tutti gli altri soggetti promotori del progetto, intendono presentare il lavoro di alcuni tra i maggiori esponenti internazionali del rapporto tra arte, citta' e trasformazione sociale: dall’America Latina alla Danimarca, dagli USA all’Europa dell’Est. Ricerche analitiche condotte con vari media, differenti artisti tutor e teorici, esercitazioni sullo spazio pubblico, formazione di luoghi d’incontro e di nuove modalita' relazionali, forum pubblici, racconti privati e storie comuni tenteranno di identificare e immaginare le condizioni della sfera pubblica attuale: la sua logica, la sua etica, la sua politica.

“Cities from below" si articola attorno a quattro nuclei tematici o campi d’azione ed esposizione che prevedono differenti strategie d’intervento. Laboratori e percorsi teorici si svilupperanno paralleli. I temi sono: la costruzione della citta' pubblica, la costruzione della comunita', l’attivazione di politiche dal basso o forme di empowerment, la costruzione della comunicazione attraverso media tattici.

COMMON HOUSE: lo spazio della Fondazione Teseco sara' trasformato in una sorta di laboratorio e in uno spazio di rappresentazione temporaneo pensato come piattaforma di auto-gestione o governo della citta' a venire. “Common House" e' pensato come una sorta di “merzbau", cioe' uno “spazio in formazione" che iniziera' la propria realizzazione a novembre (inaugurazione e apertura al pubblico da sabato 18 novembre) e sara' presentato nella sua dimensione finale nel maggio 2007. Sara' costituito da una serie di uffici e dipartimenti realizzati durante una serie di workshop con artisti e abitanti della citta' di Pisa attivando, di volta in volta, una serie di collaborazioni.

URBAN TOOLS: serie di quattro workshop da attuarsi tra il 2006 e il 2007. I workshops si svilupperanno in diversi luoghi della citta' e con gruppi di partecipazione diversi. Per il 2006 si attiveranno i workshop con ODA PROJESI (Istanbul/Turchia) e CHTO DELAT?/WHAT IS TO BE DONE? (San Pietroburgo/Russia). Se il laboratorio di Oda Projesi si terra' con bambini delle scuole elementari (una classe quinta della scuola elementare Don Lorenzo Milani), il workshop di Chto Delat? Avra' come referenti giovani creativi e gruppi dell’associazionismo, tra i quali alcuni studenti dei corsi di Laurea in Cinema, Musica e Teatro e Cinema Teatro e Produzione multimediali (Laurea specialistica) dell’Universita' di Pisa.
EMPOWERMENT PROGRAM: rassegna di proiezioni video filmiche che si terra' in due giorni all’inizio di dicembre presso il Cinema Arsenale di Pisa. Si tratta di una cartografia estesa delle forme di autorganizzazione, di autogestione di quartieri su scala globale. “Empowerment program", nel testimoniare esempi di azioni pubbliche e politiche urbane a differenti latitudini del pianeta, vuole proporsi come una scatola di attrezzi per i cittadini.

URBAN TOOLS
ODA PROJESI
workshop
dal 13 al 18 novembre 2006 , Scuola elementare Don Lorenzo Milani Sant’Ermete Pisa

CHTO DELAT?/WHAT IS TO BE DONE?
workshop
dal 13 al 18 novembre, Pisa luoghi vari

COMMON HOUSE #1
JOSEPH BEUYS, ODA PROJESI, CHTO DELAT?/WHAT IS TO BE DONE
Opening sabato 18 novembre 2006 dalle ore 17.30
Laboratorio per l’Arte Contemporanea
Stabilimento Teseco Via Carlo Ludovico Ragghianti 12 Pisa
Fino al 28 settembre 2007: Lun/Ven 14.30-18.00 o su appuntamento 050 98 75 11

EMPOWERMENT PROGRAM
atelier d’architecture autoge're'e (aaa), a.titolo, Matei Bejenaru, Beth Bird, Calin Dan, Paola Di Bello/Armin Linke, Marcelo Exposito, Huit Facettes, Francesco Jodice, Raphael Lyon & Andres Ingoglia, Marjetica Potrc, Oliver Ressler/Dario Azzellini, Mariette Schiltz, Stalker/Osservatorio Nomade, Hito Steyerl
6-7 dicembre 2006
Cine Club Arsenale, Vicolo Scaramucci 4, Pisa

Immagine: Francesco Jodice "What We Want Sao Paulo" 2006, C-Print (Cm 150x180)

Ufficio Stampa: Silvia Pichini silviapichini@ngi.it

Fondazione Teseco
Via San Andrea, 50 - Pisa

IN ARCHIVIO [13]
Common House # 3
dal 16/11/2007 al 18/12/2007

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