Nell'ambito del seminario "Fashion Invaders: strategie e scenari della moda dalla fin-de-siecle a Lara Croft" (coordinato dalla prof. Giovanna Franci, in collaborazione con la Scuola Superiore di Studi Umanistici e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell'Universita' degli Studi di Bologna), la prof. Elizabeth Wilson terra' una conferenza dal titolo "Bohemian Dresses".
Nell'ambito del seminario "Fashion Invaders: strategie e scenari della moda dalla fin-de-siècle a Lara Croft" (coordinato dalla prof. Giovanna Franci, in collaborazione con la Scuola Superiore di Studi Umanistici e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell'Università degli Studi di Bologna), la prof. Elizabeth Wilson terrà una conferenza dal titolo "Bohemian Dresses". Tale conferenza avrà luogo
mercoledì 16 maggio 2001, dalle ore 16 alle ore 18,
Scuola Superiore di Studi Umanistici (via Marsala 26, Bologna)
e sarà in lingua inglese. Elizabeth Wilson è docente di Cultural Studies alla University of North London. Attiva già dagli anni Settanta e Ottanta in numerose campagne radicali e femministe, ha pubblicato vari volumi legati alla questione femminile ed al tema della città , fra i quali The Sphinx in the City (1992) e The Contradictions of Culture: Cities, Culture, Women (2000). Partecipa regolarmente a programmi radiofonici sulla questione femminile e sulla moda ed è apparsa in alcuni programmi televisivi legati al tema della città . E' autrice e curatrice di numerosi saggi che analizzano la moda come fenomeno culturale e sociale all'interno dei "Cultural Studies": Adorned in Dreams: Fashion and Modernity, 1985; Chic Thrills: a Fashion Reader, 1992 (in collaborazione con Juliet Ash); Defining Dress: Dress As Object, Meaning and Identity, 1999 (in collaborazione con Amy de la Haye).
In "Bohemian Dresses", Wilson offrirà una sua lettura del fenomeno della moda, specificando il suo contributo nell'ambito dei "fashion studies". Partendo dal suo ultimo saggio Bohemians: the Glamorous Outcasts (2000), tratterà poi la fenomenologia dell'abbigliamento tra gli artisti e gli intellettuali anticonvenzionali, sovversivi ed emarginati (i Bohemians) che furono i protagonisti della storia culturale dell'Occidente fin dall'inizio dell'Ottocento.
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