Galleria Raffaella Cortese
Milano
via A. Stradella, 7
02 2043555 FAX 02 29533590
WEB
Kiki Smith
dal 29/11/2006 al 26/1/2007
da martedi' a sabato ore 15.00-19.30 e su appuntamento

Segnalato da

Sara Fumagalli



approfondimenti

Kiki Smith



 
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29/11/2006

Kiki Smith

Galleria Raffaella Cortese, Milano

What is at hand. In mostra stampe e multipli, parte meno nota della sua produzione nonostante pratichi la grafica sin dagli anni 80. La centralita' del corpo, in particolare quello femminile, resta un importante oggetto d'indagine, affiancato dal rapporto tra l’uomo e la natura. L'ispirazione proviene altresi' dalla letteratura, come da Lewis Carrol e' tratto il titolo dell'esposizione.


comunicato stampa

What is at hand

In un momento in cui la grafica contemporanea sembra essere stata messa da parte dalle grandi mostre-mercato, la Galleria Raffaella Cortese e' lieta di presentare “What is at hand", una personale dell’artista americana Kiki Smith (classe 1954), dedicata proprio alla parte meno conosciuta della sua produzione: quella delle stampe e piu' in generale dei multipli, celebrata dalla grande mostra antologica “Prints, Books & Things" al MoMA nel dicembre 2003.
Artista da sempre votata alla sperimentazione, Smith si avvicina all’incisione sin dalla prima meta' degli anni ottanta e da questo momento in avanti l’attivita' grafica sara' una pratica costante e significativa del suo lavoro.

La centralita' del corpo umano, in particolare quello femminile, resta un importante oggetto di indagine, sebbene gli interessi di Kiki Smith si aprono, a partire dagli anni novanta, al rapporto tra l’uomo e la natura. Ne sono un esempio “White Mammals" (1998), sette incisioni di mammiferi artici e albini, rappresentati non “in posa" ma fluttuanti su un fondo bianco che esalta il loro essere semplicemente dei corpi; o ancora “Falcon" (2001), in cui la grande abilita' dell’artista emerge nei dettagli del piumaggio.
“Constellations"(1996) testimonia il profondo interesse di Smith per l’astronomia. Nella litografia, la bellezza delle figure e' esaltata dal supporto di carta nepalese, usata spesso nei disegni.
“Banshee Pearls" (1991), litografia su 12 fogli realizzata assemblando dozzine di autoritratti in diverse grandezze, orientamenti ed espressioni, e' il primo di una serie di lavori dedicati all’autoritratto; un soggetto che l’artista indaghera' in modo particolare con questa tecnica.

Nel corso della sua ricerca artistica Kiki Smith ha tratto piu' volte ispirazione dalla letteratura, dal mito e dalla favole, cercando sempre di reinterpretare le storie dei personaggi “presi in prestito", da un punto di vista femminile e personale come nella serie delle Blue Print (1999) in cui confluiscono numerosi rimandi ai Maestri nordici (“Melancholia" in cui cita testualmente il titolo di un‘incisione di Albrecht Durer) e all’arte Vittoriana (“Emily D." che ritrae la poetessa Emily Dickinson).

In seguito l’artista realizza alcune grandi incisioni, acquarellate a mano, ispirata al celebre romanzo di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie". Nascono “Pool of Tears 2 (After Lewis Carroll)" (2001)che interpreta l’episodio in cui Alice si trova immersa nelle sue lacrime in mezzo a grandi animali, e “Come away from her (After Lewis Carroll)" (2003) tratto dalla scena in cui gli uccelli abbandonano la bambina alla sua solitudine. La favola di “Alice nel paese delle meraviglie" e' esplorata anche nella scultura in porcellana bianca, Alice II (Feet Uncrossed), raffigurante un’Alice sognante e vulnerabile.
Nello stesso periodo Kiki Smith esplora anche la favola di “Cappuccetto Rosso", interpretata in termini di dominazione maschile, da cui trae numerose opere ma soprattutto le due grandi litografie, “Companions" e “Born".
Negli ultimi anni, l’artista si dedica a una serie di piccole sculture in porcellana di soggetti femminili: “Woman with Dog" (2003), Tahitian Girls with Feathers (2005), Me in a Corner (2005) e Lo (Seated) (2005)

Fra le numerose mostre a lei dedicate ricordiamo la personale alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel giugno 2005 e la grande mostra itinerante “A Gathering, 1980-2005", dal 16 novembre al Whitney Museum of American Art di New York, dopo essere stata ospitata al San Francisco Museum of Contemporary Art e al Contemporary Arts Museum di Huston.

Immagine: Kiki Smith, Come away from her (after Lewis Carroll), 2003, intaglio e
watercolor, cm 128,59x187,33 Courtesy, The Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano

Inaugurazione: 30 novembre 2006

Galleria Raffaella Cortese
Via A. Stradella, 7 - Milano

da martedi' a sabato ore 15.00-19.30 e su appuntamento
Ingresso gratuito

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