Enzo Pituello
Carl Marc S.
Klopka za Pioniera
Petar Tuskan
Davide Grassi
Neven Korda
Luca Pagani
Giorgio Rinolfi
La rassegna comprende mostre, installazioni, performances, conferenze, concerti il cui comune denominatore e' la capacita' di parlare del presente attraverso linguaggi tradizionali (la musica, le arti visive, ecc.) e innovativi al tempo stesso, perche' reinterpretati tramite gli strumenti dati dagli ultimi sviluppi tecnologici.
Intersezioni d'arte contemporanea
Le arti contemporanee non sono piu' classificabili secondo schemi classici e consolidati. La caduta dei vecchi confini, che sta avvenendo con un processo che incorpora nuovi paesi in un’unica grande Europa, e' un fatto estremamente positivo che conduce a ineludibili quanto desiderabili ibridazioni culturali.
Se l’artista fa parte di un soggetto collettivo o agisce individualmente; se privilegia le situazioni relazionali e le opere immateriali piuttosto che la pittura e i manufatti; se si confronta con la committenza o agisce nell’underground: ci sono infinite modalita' per realizzare un’opera d’arte.
Col prevalere del concetto sull’opera si perdono le distinzioni nette tra le arti e si arriva a considerare un’opera soprattutto in relazione alle situazioni in cui nasce. Tra localismo e globalizzazione, tra tecnologie digitali e artigianato, tra progetti individuali e collettivi, oggi le arti contemporanee sono il frutto di continue ibridazioni.
Piermario Ciani
Da queste premesse nasce la rassegna IBRIDAMENS - Intersezioni d’arte contemporanea che comprende mostre, installazioni, performances, conferenze, concerti il cui comune denominatore e' la capacita' di parlare del presente attraverso linguaggi tradizionali (la musica, le arti visive, ecc.) e innovativi al tempo stesso, perche' reinterpretati tramite gli strumenti dati dagli ultimi sviluppi tecnologici.
Questo tipo di proposta vuole diventare stimolo e nuovo punto di vista: l’arte che la rassegna IBRIDAMENS propone e' intesa come lente d’ingrandimento e strumento d’indagine sulle contraddizioni del reale, sul proprio ruolo in una societa' sempre piu' mobile e culturalmente contaminata, su come sia ormai condizione necessaria e imprescindibile l’acquisizione di una forma mentis aperta al nuovo, al diverso, alla mescolanza culturale e sociale come costante dimensione del quotidiano.
Non e' un caso, quindi, che tutti gli artisti coinvolti operino nell’ambito della multimedialita': ancora una volta l’ibridazione diventa sinonimo di arricchimento, permettendo nuove forme di espressione e linguaggio e divenendo testimone di questo nostro presente contraddittorio, multiforme e dinamico, e proprio per questo, incredibilmente vivo.
Inaugurazione: giovedi 16 ore 20
Centro Luciano Ceschia
Via Julia 11 - Tarcento (UD)