Attraverso 34 opere dagli anni '20 agli anni '70 e' possibile percorrere diversi aspetti dell'arte del maestro, sempre orientata alla favola e al mito e sempre governata dall'imperativo metafisico: sottrarre le cose al loro aspetto logico e spostarle, spiazzandole, in una sede diversa. Il suo immaginario si dipana attraverso le piazze, i manichini, gli interni, e le nostalgiche visioni delle spiagge dell'antica Grecia popolate di cavalli e figure mitiche.
Personale
Si apre a Roma, il giorno 23 Novembre 2006 (fino al 28 Gennaio 2007) presso la
Galleria Mucciaccia, Piazza d'Ara Coeli 16, la mostra di Giorgio de Chirico. Il
catalogo, edizioni Mucciaccia, propone una prefazione di Ottaviano Del Turco, il
testo critico di Paolo Baldacci.
Attraverso 34 opere dagli anni '20 agli anni '70 sara' possibile percorrere piu' di un
aspetto dell'arte del famoso maestro, sempre orientata dall'amore per la favola e il
mito e sempre governata dall'imperativo metafisico: sottrarre le cose al loro
aspetto logico e spostarle, spiazzandole, in una sede diversa.
Dalla rappresentazione depurata e spettrale che cerca di cogliere il mistero delle
cose, allo spostamento vero e proprio di immagini dalle loro sedi naturali e logiche
in luoghi imprevisti, al travestimento anacronistico per mezzo di una materia
pittorica di gusto rococo', de Chirico e' sempre un artista che stupisce e disorienta,
un de'paysagiste, come lo aveva definito Jean Cocteau. E non tradisce mai il suo
spirito romantico di lettore appassionato di poemi e di spettatore d'opera.
Il mondo interiore di de Chirico si dipana davanti ai nostri occhi attraverso le
fantasmagorie metafisiche delle piazze, dei manichini e degli interni e si scioglie
poi nelle nostalgiche visioni delle spiagge dell'antica Grecia popolate di cavalli e
figure mitiche. Nella bella materia pittorica del periodo barocco viene imprigionato
l'aspetto surreale del mondo e armato di questa maestria l'artista si abbandona a
rievocazioni liriche e mitiche di emozionante livello, come nel quadro che raffigura
lo scontro tra Ettore e Achille sotto le mura di Troia, un capolavoro nel quale non
possiamo non avvertire l'altissimo livello di emozione e di partecipazione
dell'artista di fronte alla favola.
Da vecchio de Chirico forse non riviveva cosi' intensamente le emozioni che lo
avevano portato a dar vita a una delle piu' grandi testimonianze artistiche del XX
secolo, e infatti nulla puo' mai ripetersi allo stesso modo, ma lo spirito suo non
era certo profondamente cambiato, si era piuttosto disteso in visioni meno
angosciose e piu' ingenue e romantiche. Seduto al cavalletto si immaginava come un
cavaliere al galoppo nella foresta o come un antico eroe in battaglia e le sue nuove
visioni metafisiche parodiavano le antiche con una non immemore sapienza da vecchio
giocoliere sempre capace di animare le sue inquietanti e colorate furberie.
La mostra e' realizzata sotto il Patrocinio della Regione Lazio, il Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali, Provincia di Roma Assessorato alle Politiche
Culturali e con il sostegno di Libero, Il Riformista, Fata Assicurazioni, Spedart.
Catalogo: edizioni Mucciaccia
Immagine: Giorgio De Chirico "Argonauti sulla spiaggia"
Ufficio stampa
Matilde Meucci e Guido Spaini
tel 050 36986 Email matilde.meucci@tele2.it
Inaugurazione 23 novembre 2006
Galleria Mucciaccia
Via d'Ara Coeli 16 - Roma
Orario: dal lunedi' al sabato 10,30 - 13,00 e 15,30 - 19,30
Ingresso libero