Salara
Bologna
via Don Minzoni 18
WEB
digital_is_not_analog .01
dal 23/1/2001 al 26/1/2001
051 552504
WEB
Segnalato da

Salara Press




 
calendario eventi  :: 




23/1/2001

digital_is_not_analog .01

Salara, Bologna

L’obiettivo dell’incontro internazionale digital_is_not_analog.01, giunto alla sua seconda edizione dopo l’ottima risposta del pubblico e dei media dell’anno passato, e' investigare la nascita, lo sviluppo, e la diffusione della net culture, la cultura di rete, nelle sue molteplici espressioni, dalla net.art alla produzione di software libero, all’attivismo in Internet.


comunicato stampa


net.art, hacktivism, reverse engineering, electronic civil disobedience, control, virus exhibition, privacy, computer love.

L’obiettivo dell’incontro internazionale digital_is_not_analog.01, giunto alla sua seconda edizione dopo l’ottima risposta del pubblico e dei media dell’anno passato, e’ investigare la nascita, lo sviluppo, e la diffusione della net culture, la cultura di rete, nelle sue molteplici espressioni, dalla net.art alla produzione di software libero, all’attivismo in Internet.

digital_is_not_analog.01 e’ un’occasione di incontro unica in Italia per conoscere i principali esponenti del panorama culturale e artistico contemporaneo di Internet. La net culture e’ una scena composta da personalita’ molto diverse tra loro per cultura, provenienza e modalita’ di produzione artistica o culturale, ma che spesso nei progetti o nelle ricerche trovano importanti punti di contatto, soprattutto rispetto ad alcuni temi fondamentali come la privacy, il software libero, la comunicazione via rete, il diritto d’autore, il plagiarismo. Per rendere conto della varieta’ delle modalita’ di azione dei diversi attori, il festival prevede sia momenti di documentazione e discussione che installazioni e concerti.

Digital_is_not_analog.01 e’ stato pensato come un festival perche’ sino ad ora questa e’ sembrata la forma migliore di ricognizione nei confronti di produzioni artistiche che si fanno sempre piu’ immateriali. Produzioni dove l’oggetto artistico ha lasciato il posto al network. Non e’ un caso infatti che il festival e’ la forma che da anni viene adottata in tutta Europa per presentare e discutere le applicazioni culturali e artistiche dei media digitali in occasioni pubbliche, e che si articolano di volta in volta in simposi a tema, presentazioni di progetti, conferenze, workshop e pubblicazioni.


Ospiti confermati:

Adrian Ward (UK)
http://www.auto-illustrator.com/
Adrian Ward e’ un artista del software che sviluppa applicazioni interattive e generative audio e video. Interessato soprattutto alle problematiche legate al diritto d’autore e all’estensione della soggettivita’ estetica al codice di programmazione, Adrian Ward e’ impegnato in una serie di progetti tesi a dare forma ad un sottile cambiamento nel modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia. Attualmente Adrian Ward sta collaborando con musicisti e artisti, usando il suo software per performance musicali dal vivo e installazioni. I lavori di Adrian sono stati pubblicati da Lovebytes (Sheffield), MediaSpace (Plymouth) e Rhizome (New York), e il suo software e’ stato messo in mostra dalla 291 Gallery (Londra) e dal New Museum of Contemporary Art (New York). Ha inoltre presentato alcuni suoi saggi alle due edizioni della Conferenza Internazionale di Arte Generativa (Milano). Il suo progetto piu’ amibizioso ad oggi -- Auto-Illustrator, un programma generativo di grafica vettoriale -- ha recentemente vinto ex aequo il premio per il software artistico alla Transmediale.01.

Alex Galloway (USA)
http://rhizome.org/EI
Alex Galloway e’ editore di Rhizome.org, un’importante piattaforma online per l’arte e i nuovi media. Alex ha lavorato a diversi progetti artistici in Internet come "Every Image" e "StarryNight." Attualmente sta realizzando un progetto chiamato Carnivore -- dal software dell’FBI con lo stesso nome -- che utilizza la tecnologia del "packet sniffing" (intercettazione di dati) per creare vivide rappresentazioni dei flussi di dati.

Alexei Shulgin (Russia)
http://www.easylife.org
Alexei Shulgin, artista, musicista, curatore e insegnante, e’ uno dei pionieri della net.art. Nel suo lavoro esplora i confini tra arte, cultura, e tecnologia, ed in particolare le relazioni fra la rete e la "vita reale". Il trentacinquenne artista di Mosca ha ricevuto un’importante Honorary Mention nel 1997 ad "Ars Electronica", il festival delle nuove tecnologie applicate all’arte che si tiene da piu’ di vent’anni a Linz. Alexei Shulgin si e’ recentemente esibito con la sua performance di musica elettronica 386DX Cyberpunk Rock Band al Border Hack tenutosi sul confine fra Messico e USA.

Amy Alexander (USA)
http://www.plagiarist.org
Amy Alexander opera da anni in campo cinematografico, dei videoclip, della computer animation e dei media interattivi. Si e’ laureata alla Rowan University e ha perseguito un Master of Fine Arts a California Institute for the Arts, dove e’ attualmente docente. I suoi lavori artistici piu’ recenti sono stati realizzati esclusivamente per Internet, esplorando i processi dinamici, le strutture temporali e la cultura della Rete, come rivela il suo lavoro sui "net found objects". I sui progetti per la Rete includono plagiarist.org, e il "Multi-Cultural Recycler", che nel 1999 e’ stato nominato per il Webby Award come miglior sito d’arte. Il suo lavoro e’ stato esposto in Internet e ha riscosso notevole interesse in festival di spicco come il SIGGRAPH, Ars Electronica e ISEA.

Domiziana Giordano (Italia)
http://www.digitalsistersindeed.org
Artista, attrice, videoartista, net.artista, fotografa, Domiziana Giordano e’ la fondatrice di Digital Sisters Indeed. Il lavoro di DSI e’ la conseguenza, e la ricerca, di un viaggio intrapreso attraverso lo studio del linguaggio e della comunicazione. La fusione unica di contenuto interattivo e di struttura rivela un nuovo e diverso metodo di narrazione, che scava in profondita’ alle radici delle arti visive, del cinema e delle nuove tecnologie.

Epidemic (Italia)
http://ready-made.net/epidemic
Il gruppo Epidemic e’ l’ideatore di "virii virus viren viry", o della bellezza del codice sorgente, la prima mostra sui virus mai realizzata fuori o dentro la rete. La mostra e’ stata concepita e prodotta da un gruppo di artisti/programmatori e programmatori/artisti. La loro tesi, confortata dalla competenza linguistico/informatica di alcuni protagonisti del web italiano, e’ che la scrittura del codice sorgente, ossia di quel testo che dispone e programma la esecutivita’ di un virus, sia da considerare come un prodotto estetico. Il loro programma risponde all’esigenza spiazzante e incontenibile di sovvertire la prospettiva falsata che il sistema dell’informazione ha fino a oggi prodotto su quel particolare prodotto che e’ il virus informatico.

Florian Cramer (Germania)
http://userpage.fu-berlin.de/~cantsin/index.cgi
Florian Cramer, nato nel 1969, insegna Letteratura Comparata alla Freie Universitat Berlin, ha scritto numerosi saggi sul software libero, sulla net.art e sulla poesia di rete. E’ inoltre la mente dietro il sito Web "Permutations". Importante e’ anche la sua esperienza di attivista del software libero del Berlin Linux User Group. Di recente e’ stato membro della giuria del premio per l’artistic software della manifestazione Transmediale.01 tenutasi a Berlino.

Jaromil (Italia/Austria)
http://dyne.org
Le ricerche di Jaromil, artista e programmatore italiano residente in Austria, spaziano dalla ASCII art allo streaming audio. In questo ambito, Jaromil ha sviluppato il software MUSE, un motore per l’encoding e il mixing di diversi streaming audio. Recentamente ha lavorato allo sviluppo di un software video per vjing che verra’ rilasciato pubblicamente sotto licenza GPL per la prima volta proprio durante Digital_is_not_analog.01.

Negativland (USA)
http://www.negativland.com
Il collettivo artistico conosciuto col nome di Negativland ha iniziato a produrre musica sperimentale nel 1980. La particolare pratica musicale dei Negativland consiste nell’incorporare suoni "trovati" e campioni musicali nelle proprie composizioni-collages. I Negativland sono interessati alla possibilita’ di riarrangiare questi rumori con la loro musica e con le trasmissioni dei mass media, una delle fonti principali e dei soggetti della loro produzione musicale. Facendo questo genere di collage-music, i Negativland hanno, per necessita’, iniziato ad interessarsi alla questione del copyright, finendo coinvolti in una colossale campagna legale che li ha visti confrontarsi con gliU2.

Netochka Nezvanova (Danimarca)
http://www.m9ndfukc.com
Netochka Nezvanova e’ uno dei personaggi piu’ misteriosi della net.art. Produce una quantita’ impressionante di pagine web, cd musicali, software e cambia nome di continuo. Ultimamente ha dichiarato di chiamarsi Netochka Nezvanova, prendendo in prestito il titolo di una delle primissime novelle di Dostojevskij. Il sito e’ una brillante decostruzione del browser ma la cosa piu’ interessante sono i suoi e-mail: una vera e propria performance web che mette in luce una sorta di ideologia femminista contro una cultura dominante maschilista e corporativa. Trovare il filo conduttore del suo lavoro e’ assolutamente impossibile, si tratta di un’opera ciclopica, controversa, affascinante. Il suo autore non la chiama net.art, ma " MASCHIN3NKUNST" (arte della macchina).

Nullpointer (UK)
http://www.nullpointer.co.uk/-/tracer.htm
Nullpointer, designer, programmatore e artista inglese, e’ l’autore del progetto Webtracer, un software di navigazione basato su forme di rappresentazione e interazione con i siti Web alternative ai browser tradizionali, e la performance audiovisiva costruita sul software Miller-Puckettes di sintesi dei dati.

Retroyou (Spagna)
http://retroyou.org
Lo spagnolo che opera con il nome Retroyou e’ attivo da anni nel campo dei media indipendenti, essendo stato uno dei fondatori dell’associazione video indipendente spagnola La 12 Visual, del OVNI-UFO (Unidentified Frame Observatori) di Barcelona e dell’Archivio OVNI. Dal 1993 e’ stato codirettore del Festival Video Indipendente e Interattivo Phenomenons di Barcellona. Fra i progetti a cui ha partecipato: MAP (Mega Assemble Project), Serial Monuments, Fundacion Zero, la serie video TV Code, Adult Playground, retroYou [paradisE] e retroYou [mE]. Retroyou attualmente lavora ad elaborazioni e trasformazioni di videogiochi plagiati.

RTMark (USA)
http://www.rtmark.com
RTMark e’ una societa’ che finanzia progetti per il sabotaggio dei prodotti delle corporation ed i nuovi miti dell’era digitale. Questo tipo di finanziamento permette agli investitori di conservare l’anonimato e di evitare ogni tipo di responsabilita’. RTMark si serve del sabotaggio per creare scoop sensazionali sulla stampa e sui media, per far conoscere gli abusi delle societa’ commerciali verso le leggi e la democrazia. Recentemente RTMark ha pubblicato sul web una copia "rivisitata" del sito di George W. Bush, candidato alle elezioni presidenziali del 2000, mostrando come la politica americana sia profondamente dipendente dalle leggi del mercato e scatenando polemiche su tutti i maggiori quotidiani mondiali.

Surveillance Camera Players (USA)
http://www.surveillancecameraplayers.org/
I Surveillance Camera Players (SCP) non possono essere considerati un vero e proprio gruppo teatrale, sono piuttosto un collettivo di performers che hanno scelto di interagire con le telecamere a circuito chiuso e i sistemi di sorveglianza che perpetuamente monitorano i nostri comportamenti negli spazi pubblici. La prima piece realizzata dei SCP - l’Ubu Roi di Alfred Jarry - si e’ svolta a Manhattan nel 1996, esattamente a cent’anni di distanza dalla prima dello spettacolo, naturalmente dopo essere stata riadattata per essere inscenata davanti alle telecamere di sorveglianza.

Ufficio Stampa:
Gabriele Cosentino: cell. 0328 5936489,
e-mail: dina@salara.net
Lorenza Pignatti: cell. 0349 3667129,
e-mail: press2@salara.net

Ufficio Promozione Giovani Artisti: tel. +39 051 204764, +39 051 204622, fax. +39 051 268 636, Via Oberdan 24 - 40126 Bologna.

Web: http://www.salara.net
http://www.d-i-n-a.org

giovedi’ 24, venerdi’ 25 e sabato 26 maggio 2001

Salara, via don Minzoni 18, Bologna

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