Galleria Monica De Cardenas
Zuoz
via Maistra, 41 (Chesa Albertini)
+41 81 868 8080
WEB
Markus Raetz
dal 8/12/2006 al 9/2/2007
15­19 da martedi' a sabato
02 29010068
WEB
Segnalato da

Monica De Cardenas


approfondimenti

Markus Raetz



 
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8/12/2006

Markus Raetz

Galleria Monica De Cardenas, Zuoz

La nuova sede della galleria apre con una mostra che riflette sul linguaggio dell'arte, sulla percezione e sui meccanismi della rappresentazione. Dagli anni 90 l'artista lavora ad un nuovo ciclo di sculture, le Anamorfosi: fusioni in ferro o in bronzo che appaiono diverse a seconda del punto di vista.


comunicato stampa

Personale

La Galleria Monica De Cardenas e' felice di annunciare l'apertura di una nuova sede espositiva a Zuoz in Engadina. Gli spazi della nuova galleria d'arte sono situati all'interno di una casa engadinese del quindicesimo secolo, riattata dall'architetto Hans-Jorg Ruch. Conservando la struttura e le caratteristiche originarie della casa, gli spazi espositivi, ampi e luminosi, misurano circa 250 mq complessivamente.

La galleria verra' inaugurata sabato 9 dicembre 2006 con una mostra personale di Markus Raetz. L'artista svizzero (Berna 1941) riflette sul linguaggio dell'arte in quanto percezione visiva con immagini essenziali e poetiche. I meccanismi della rappresentazione e la pluralita' della visione sono i temi attorno ai quali si snoda il suo percorso artistico. Nei taccuini degli anni Sessanta e Settanta l'artista traccia le basi della sua visione: le linee formano figure, paesaggi e oggetti la cui continua trasformazione ci rende partecipi del processo creativo e consapevoli della fluidita' di immagini e di punti di vista.

Nel corso degli anni, le idee e le tematiche sviluppate nei disegni vengono trasformate in opere e diventano installazioni, sculture, opere monumentali. Realizzate con materiali naturali, inconsueti o effimeri, conservano la leggerezza del disegno e la consapevolezza di essere immagini e quindi rappresentazione, gioco, pensiero. Ne sono esempi le foglie di eucalipto che compongono volti sulle pareti (1982); i rametti che, se guardati da un determinato punto di vista, modellano il torso di Eva (1983); le stele di granito sparse su un prato, che, viste da una vicina collina, compongono un volto (1984).

Dall'inizio degli anni Novanta Raetz lavora ad un nuovo ciclo di sculture, le Anamorfosi: fusioni in ferro o in bronzo che appaiono diverse a seconda del punto di vista dal quale le guardiamo. Il movimento dello spettatore intorno all'opera permette di individuare il punto di vista dal quale un'apparente massa informe diventa improvvisamente la rappresentazione di un oggetto familiare, una testa, una pipa o la sagoma di Topolino. In altri casi la scultura stessa e' mobile: si trasforma davanti ai nostri occhi, come, per esempio, la scultura "After Man Ray", 2005 composta da due cilindri irregolari ruotanti, che tra di loro danno al vuoto la forma di una ballerina ancheggiante.

Markus Raetz vive e lavora a Berna in Svizzera. Dal 1966 ad oggi ha esposto in numerose gallerie e musei, fra gli altri al Kunsthaus di Zurigo (1975), allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1979), al New Museum di New York (1988), alla Serpentine Gallery di Londra (1993), all'Arts Club di Chicago (2001) e, quest'anno, al Carre' d¹Art di Nimes (febbraio 2006) al Museum der Moderne di Salisburgo (ottobre 2006). Markus Raetz ha rappresentato la Svizzera alla Biennale di Venezia nel 1988 e partecipato a Documenta a Kassel nel 1968, nel 1972 e nel 1982. Le sue opere si trovano nelle collezioni del MoMa di New York, della Tate Gallery di Londra, del Centre Pompidou di Parigi, del Museo d¹Arte Moderna di Francoforte e dei maggiori musei svizzeri.

Immagine: Markus Raetz, Untitled (after Man Ray), 1995-2006

Inaugurazione Sabato 9 dicembre 2006 ore 17.00

Galleria Monica De Cardenas
Chesa Albertini
CH-7524 Zuoz (St.Moritz)
Orario: ore 15-­19 da martedi' a sabato (dal 23 dicembre al 7 gennaio aperto tutti i giorni)
Ingresso libero

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