Castello Svevo
Bari
piazza Federico II di Svevia, 4
0883 569997 FAX 080 5245540
WEB
Bona Sforza
dal 26/1/2000 al 16/4/2000

Segnalato da

Maria Stella Calo' Mariani




 
calendario eventi  :: 




26/1/2000

Bona Sforza

Castello Svevo, Bari

Regina di Polonia e Duchessa di Bari


comunicato stampa

Nel quadro di un accordo di cooperazione fra Italia e Polonia, e a conclusione di ricerche pluridisciplinari avviate nel 1997, l’Archivio di Stato di Bari, l’Istituto di Storia dell’arte dell’Università di Bari, l’Archiwum Panstwowe (Archivio di Stato) di Cracovia e il Museo del Castello Reale di Wawel, in collaborazione con la Soprintendenza ai BB.AA.AA.AA.SS. della Puglia, la Biblioteca Nazionale di Bari, la Soprintendenza Archivistica per la Puglia, l’Università della Calabria-Cosenza, l’Università Cattolica di Milano, il Muzeum Narodowe (Museo Nazionale) di Cracovia , la Naczelna Dyrekcja Archiwòw Panstwowych (Direzione Generale degli Archivi di Stato) di Varsavia e l’Archiwum Glòwne Akt Dawnych (Archivio Centrale dei Documenti Storici) di Varsavia, l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, hanno organizzato la mostra itinerante su: Bona Sforza, Regina di Polonia e Duchessa di Bari.

Sedi della Mostra, il Castello svevo di Bari dal 27 gennaio al 16 aprile 2000 e il Castello del Wawel a Cracovia nell’autunno 2000. Le due sedi scelte coincidono con le residenze simbolo del potere esercitato da Bona nei suoi domini e costituiscono la cornice ideale e qualificante del momento espositivo.
Attraverso l’esposizione di un ricco e in parte inedito materiale documentario e di preziosi manufatti artistici: dipinti, sculture, codici miniati, cinquecentine, tessuti, gioielli e oreficerie, provenienti da Archivi e Musei italiani ed esteri, la Mostra intende illustrare il clima culturale delle corti ove si svolse la vicenda umana e politica di Bona. Parte cospicua della Mostra è dedicata alle testimonianze del mecenatismo promosso dal marito Sigismondo I nel regno jagellonico e delle vivaci relazioni intrattenute da Bona con i maggiori centri del Rinascimento europeo. Un nucleo importante dell’esposizione ridisegna l’impegno profuso da Bona nella gestione del Ducato barese e degli altri domini in Italia meridionale: occasione per restituire, alla luce di un’indagine sistematica e grazie agli esiti di recenti restauri, un momento della storia e della cultura artistica pugliese a tutt’oggi fra i meno indagati.

In particolare, il percorso espositivo si svolge attraverso tre sezioni:

1- Bona Sforza: la prima giovinezza, tra le corti di Milano, Napoli e Bari.
I momenti significativi dell’infanzia e della prima giovinezza di Bona emergono da una ricca documentazione archivistica. Medaglie, ritratti, dipinti, manoscritti miniati, cinquecentine, tessuti e gioielli illuminano lo scenario familiare, illustrano i vari momenti della vita di corte e presentano le figure centrali della sua formazione umanistica.

2- Bona Sforza regina di Polonia: il governo, la corte, l’arte, la cultura.
Introdotto da un’ampia rassegna di ritratti (dipinti, incisioni, medaglie, pietre dure intagliate) di Bona e dei suoi famigliari, questo nucleo centrale dell’esposizione illustra l’incisiva opera di governo svolta da Bona nei domini della Corona jagellonica e ricostruisce il clima della vita e della cultura della corte
Preziosi manufatti provenienti dal castello del Wawel trovano una cornice ideale nel salone che costituisce uno degli ambienti di rappresentanza della residenza fatta approntare nel castello barese da Bona, già nei primi anni Cinquanta del Cinquecento. Questo ambiente dell'appartamento ducale, insieme con i prospetti che si affacciano sul cortile - suggellati sul margine superiore dall'iscrizione celebrativa dei lavori promossi dalla regina Bona entro il 1554-, e la piccola cappella che si apre al piano terra, che Bona volle dedicata a S.Stanislao patrono della Polonia, si propongono al visitatore come parte essenziale e suggestiva del percorso espositivo.

3- Bona Sforza duchessa di Bari
Una copiosa documentazione illustra la gestione dei possedimenti italiani dalla lontana Polonia e i rapporti con le istituzioni ecclesiastiche.
Nel ducato barese l’opera di Bona, in prosecuzione delle iniziative avviate dalla madre Isabella, si espresse prevalentemente attraverso piani di lavori pubblici e interventi nel tessuto edilizio delle città.
Nel castello di Bari introdotta da rappresentazioni cartografiche, vedute aeree, che illustrano il territorio e le città dei feudi meridionali, questa sezione raccoglie una rassegna delle superstiti opere monumentali attraverso fonti iconografiche e documentazione fotografica. Dipinti e sculture, arredi sacri e codici liturgici, suppellettili, mirano a restituire il clima culturale e le scelte di gusto delle famiglie legate all’entourage di Bona.

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