Galleria Maria Cilena
Milano
via Carlo Farini, 6 (cortile)
02 89071612 FAX 02 62027292
WEB
Koyuki Tezuka
dal 8/1/2007 al 7/2/2007
martedi'-venerdi'/15.30-19

Segnalato da

Studio Maria Cilena



approfondimenti

Koyuki Tezuka



 
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8/1/2007

Koyuki Tezuka

Galleria Maria Cilena, Milano

Herbarium. L'artista affronta il problema della forma e dei colori di superfici piane e la loro messa in discussione realizzando installazioni a parete incentrate su pannelli (tele) cui vengono uniti materiali di tipo diverso tipo.


comunicato stampa

Herbarium

Tezuka e' nata a Kawagoe, Giappone, si e' laureata presso la facolta' di Belle Arti di Tama Art University, Tokio.(B.A.) Ha terminato il corso post-Universitario di specializzazione presso la facolta' di Graduate School of Tama Art University, Tokio (M.A.). E' stata Borsista di: Governo italiano nell'anno accademico 1993-94 presso l'Accademia di Belle Arti di Brera - Milano - di "Rotary International Foundation nell'anno accademico 2000-02 presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna e di "Erasmus" nell'anno 2003 presso Hogeschool Sint-Lucas Brussel, Bruxelles. Vive e lavora tra Bologna e Tokio. Si tratta di un'artista che espone la sua prima personale a Milano quello che lei definisce il suo erbario: sono lavori inediti, installazioni che raccontano le fasi del suo attraversamento nel territorio delle forme: passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa e attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una unica unita'.

Artficialita' e tattilita'- Naoko Banno

(.) Koyuki Tezuka affronta il problema di fondo riguardante la forma e i colori di superfici piane e la messa in discussione della struttura delle superfici stesse realizzando installazioni a parete incentrate su pannelli (tele) cui vengono uniti materiali di tipo diverso tipo. Congiungendo i pannelli tramite filo di ferro, guarnizioni metalliche, spago o altro, l'artista spazia nel territorio delle forme passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una unica unita'. Questa volta oltre alla stoffa e al legno, adotta anche oggetti di uso quotidiano e sara' interessante scoprire le proporzioni che prendono forma dal dispiegarsi delle sensazioni tattili dei materiali e dalle tinte.

Naoko Banno Tokio marzo 2004- Fusione di ordine compositivo italiano e senso della natura orientale.

(.) Anche qui l'opera, mentre implica il ritmo naturale della riproduzione, la concezione orientale del creato, emana un senso di acuta, elegante contemporaneita'. Insieme con la riduzione cromatica, anche riguardo al materiale le composizioni escludono il superfluo, ma pur denotando una propensione al minimalismo e un carattere di discendenza "arte povera" celano nell'intimo il senso di fugacita' della bellezza e l'estetica dell'effimero che sono intrinsecamente giapponesi. Sono opere di natura evolutiva, connotanti altresi' il problema formale dell'espansione del campo della pittoricita' dopo Frank Stella degli anni '80.

Inaugurazione: 9 gennaio ore 18

Studio Maria Cilena
via C. Farini, 6 - Milano
Orario: martedi'-venerdi'/15.30-19
Ingresso libero

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