Herbarium. L'artista affronta il problema della forma e dei colori di superfici piane e la loro messa in discussione realizzando installazioni a parete incentrate su pannelli (tele) cui vengono uniti materiali di tipo diverso tipo.
Herbarium
Tezuka e' nata a Kawagoe, Giappone, si e' laureata presso la facolta' di Belle Arti di Tama Art
University, Tokio.(B.A.) Ha terminato il corso post-Universitario di
specializzazione presso la facolta' di Graduate School of Tama Art
University, Tokio (M.A.). E' stata Borsista di: Governo italiano nell'anno
accademico 1993-94 presso l'Accademia di Belle Arti di Brera - Milano - di
"Rotary International Foundation nell'anno accademico 2000-02 presso l'Accademia
di Belle Arti di Bologna e di "Erasmus" nell'anno 2003 presso Hogeschool
Sint-Lucas Brussel, Bruxelles. Vive e lavora tra Bologna e Tokio.
Si tratta di un'artista che espone la sua prima personale a Milano quello
che lei definisce il suo erbario: sono lavori inediti, installazioni che
raccontano le fasi del suo attraversamento nel territorio delle forme:
passando dal mondo bidimensionale a quello tridimensionale e viceversa e
attraverso variazioni compositive che vanno ampliandosi a partire da una
unica unita'.
Artficialita' e tattilita'- Naoko Banno
(.) Koyuki Tezuka affronta il problema di fondo riguardante la forma e i
colori di superfici piane e la messa in discussione della struttura delle
superfici stesse realizzando installazioni a parete incentrate su pannelli
(tele) cui vengono uniti materiali di tipo diverso tipo. Congiungendo i
pannelli tramite filo di ferro, guarnizioni metalliche, spago o altro, l'artista
spazia nel territorio delle forme passando dal mondo bidimensionale a quello
tridimensionale e viceversa attraverso variazioni compositive che vanno
ampliandosi a partire da una unica unita'. Questa volta oltre alla stoffa e
al legno, adotta anche oggetti di uso quotidiano e sara' interessante
scoprire le proporzioni che prendono forma dal dispiegarsi delle sensazioni
tattili dei materiali e dalle tinte.
Naoko Banno Tokio marzo 2004- Fusione di ordine compositivo italiano e senso
della natura orientale.
(.) Anche qui l'opera, mentre implica il ritmo naturale della riproduzione,
la concezione orientale del creato, emana un senso di acuta, elegante
contemporaneita'. Insieme con la riduzione cromatica, anche riguardo al
materiale le composizioni escludono il superfluo, ma pur denotando una
propensione al minimalismo e un carattere di discendenza "arte povera"
celano nell'intimo il senso di fugacita' della bellezza e l'estetica dell'effimero
che sono intrinsecamente giapponesi. Sono opere di natura evolutiva,
connotanti altresi' il problema formale dell'espansione del campo della
pittoricita' dopo Frank Stella degli anni '80.
Inaugurazione: 9 gennaio ore 18
Studio Maria Cilena
via C. Farini, 6 - Milano
Orario: martedi'-venerdi'/15.30-19
Ingresso libero