In mostra 21 opere, tutti olii su tela o tavola, volutamente scandite a gruppi di 3 nel corso di 7 ipotetiche "giornate" di viaggio. Ognuna di esse e' inscindibilmente legata ad una propria didascalia, ed e' inoltre corredata da un testo dell'autore.
“Dittamondo" e' un viaggio nei meandri della pittura e nel cuore dell’Arte.
Come l’omonima opera di Fazio degli Uberti - da cui la mostra, ma soprattutto l’intero lavoro prende spunto - che viaggia idealmente nei luoghi fisici del mondo al tempo conosciuti (siamo intorno al 1360) vale a dire parte d’Europa, dell’Asia e dell’Africa, tentando di ripercorrere a sua volta il ben piu' noto viaggio mentale e ultraterreno di Dante, cosi' “Dittamondo" e' un percorso in un tempo e in uno spazio a loro modo immanenti, come tali sono le idee e le opere spesso prese a riferimento.
Dai temi della letteratura a quelli della spiritualita', dalle immagini di un’arte “minore" (ma esiste un’arte minore?) a tutti quei “prodotti" variegati della creativita' umana.
Si tratta, dunque, di mappe mentali, di percorsi interiori.
Partenze ed arrivi. Frequenze cromatiche che navigano sulle onde del cuore.
Dai confini indefiniti d’Oriente e Occidente ove si racconta la nascita della scrittura, nell’estasi favolistica di un movimento apparente, alle pareti ruvide in cui scorre l’incedere lento e sinuoso del colore - l’Arte - attraverso il dualismo della vita - bianco e il nero - nell’intento di un approdo verso direzioni solo casuali, dalle rive del mare nostrum da cui e' tratto uno “scorcio" non mediale della cultura occidentale, alle rappresentazioni geografiche di mille e un’idea.
“Dittamondo" e' un lavoro in fieri, una mostra che non puo' trovare compimento nella sua stessa effettuazione. Come l’essenza stessa del viaggio.
E’ un’indagine intorno alla straordinaria storia dell’uomo e delle sue idee, delle sue creazioni.
Si tratta, in definitiva, di un cammino che andra' avanti per anni, di uno studio che non puo' concludersi per sua stessa ammissione, almeno finche' non cessera' l’anelito dell’uomo alla creativita', alla rappresentazione di idee e sensazioni attraverso le immagini o alla trasposizione mediante la scrittura.
In mostra 21 opere, tutti olii su tela o tavola, volutamente scandite a gruppi di tre nel corso di sette ipotetiche “giornate" di viaggio. Ognuna di esse e' inscindibilmente legata ad una propria didascalia, ed e' inoltre corredata da un testo dell’autore.
Salaprove
via Quittengo 35a - Torino