PizzArte'
Catania
via Gisira, 62/68
095 7233130

Antonino Triolo
dal 8/1/2007 al 20/1/2007

Segnalato da

Tribe - Ufficio Stampa



approfondimenti

Antonino Triolo



 
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8/1/2007

Antonino Triolo

PizzArte', Catania

In mostra una serie di sculture. L'artista trae ispirazione dalle forme dei legni ritrovati sulla battigia e produce piccoli lavori declinando le molteplici visioni della figura femminile.


comunicato stampa

Mostra personale

Quinto appuntamento per il ciclo di mostre "Quindici morsi d'Arte", complesso progetto di quindici esposizioni, di durata quindicinale, che si svolge nei rinnovati locali della Galleria PizzArte' di Catania, in collaborazione con la rivista TRIBE ART - La Guida / Il Mensile degli Eventi d'Arte in Sicilia. L'artista scelto e' lo scultore Antonino Triolo. Gli artisti selezionati provengono da tutta la Sicilia e rappresentano alcune fra le piu' interessanti ricerche artistiche contemporanee, legate comunque alla ricca tradizione figurativa isolana.

Antonino Triolo nasce artisticamente nell'autunno del 1993, all'eta' di 27 anni, scoprendo con grande piacere e sorpresa il proprio talento nell'incidere e modellare il legno, riuscendo ad animare la materia secondo le proprie emozioni per dare vita ai suoi enigmatici personaggi. Triolo, autodidatta, si e' affidato per i soggetti delle proprie opere alla personale capacita' di trarre dall'ambito storico e geografico le fonti tematiche piu' esplicative. Dopo l'incontro con la scultrice Lea Vassalli, l'artista riflette sulla possibilita' di trarre l'ispirazione per le sue opere dalle forme che la natura ha gia' impresso nel legno. Pertanto inizia a guardare l'ambiente che lo circonda ricercando le forme celate nei rami o in piante intere, prediligendo inizialmente il legno di vite. Il risultato ottenuto e' intrigante e rappresenta un punto di equilibrio tra virtuosismo e rispetto della forma naturale; questo modo di procedere accompagnera' l'artista nelle opere successive.

L'amore per la materia "legno" ha lasciato poche possibilita' all'autore di sperimentare altri materiali, ma grazie all'osservazione del paesaggio non poteva che approdare alla roccia calcarenitica, pietra dall'aspetto ruvido, che non permette la definizione di zone lisce e rilucenti e pertanto piu' adatta ad esprimere pathos. Cosi' la pietra, meno amata dall'autore per la minore piacevolezza di lavorazione, lo ricompensa per l'effetto finale di primitivita' ed intimita'. Successivamente utilizza anche la pietra pomice, di facile lavorabilita' e di colore bianco candido. E' questo il periodo delle figure in cui e' in risalto la proporzione artefatta tra testa e resto del corpo, in cui si offrono allo spettatore varie visioni prospettiche secondo assi ortogonali, che lo obbligano a girare attorno alla scultura per ricomporre la propria visione globale dell'opera. Nell'inverno del 2006, realizza un busto in legno di noce, nel quale mantenendo sempre una tensione, un patos tipico delle sculture precedenti, introduce una lettura piu' gioiosa della raffigurazione femminile. L'autore si confronta per la prima volta con una scultura in scala piu' elevata acquistando maggiore fiducia e consapevolezza delle proprie capacita' raffigurative. L'ispirazione tratta dalle forme dei legni ritrovati sulla battigia e' infinita e pertanto l'artista produce veri piccoli capolavori declinando le molteplici visioni della figura femminile intrisa di sensualita' e fascino. Le figure ritratte assurgono dal mondo classico e piu' propriamente assumono la dignita' delle opere archeologiche. Veri ritrovamenti di civilta' del passato riaffiorano nell'ispirazione dell'artista dal materiale ligneo restituito dal mare. Molte delle opere di Antonino Triolo sono in esposizione e vendita presso la prestigiosa "Artesia - Galleria d'Arte" di Catania.

PizzArte'
Via Gisira, 62/68 - Catania

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