L'artista predilige la figura umana, che analizza con realismo ma non con troppa precisione, lasciando che i contorni si dissolvano con colori perlacei in uno sfondo lucido e levigato. In mostra una serie di pitture. A cura di Adelinda Allegretti.
Mostra personale
a cura di Adelinda Allegretti
La Galleria Comunale d’Arte Moderna di Cerreto Laziale (RM) ospita, dal 10 al 16 gennaio, la mostra personale di Lodovica Pavesi, giovane artista torinese, che torna nella provincia romana dopo la partecipazione, nel 2006, alla mostra “La donna come crocevia di culture", presso l’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto, a Roma.
Sono cresciuta avendo come principale compagna di giochi la matita, che non ho mai abbandonato, ed ho imparato ad amare e a creare le varie sfumature dei colori, che sono anche le sfumature della vita.
Oggi, dopo aver concluso i miei studi all’Accademia, questa passione vuol diventare anche mestiere ed occupa il mio tempo e il mio pensiero in maniera continua. Prediligo la figura umana, che analizzo con realismo ma non con troppa precisione, lasciando volutamente che i contorni si dissolvano con colori perlacei e quasi cerati in uno sfondo lucido e levigato. Nelle carni statiche non c’e' azione, ma solo la fotografica istantanea di un attimo; e' come catturare il momento intimo di un individuo nel suo totale rilassamento e riflessione, cercando di cogliere anche il pensiero piu' recondito. E' il lato passivo e quasi assente della macchina perfetta che e' l’uomo, che quando si trova solo con il suo spirito diventa trasparente, debole perche' non sa di essere spiato. Cosi' i colori diventano tenui, quasi evanescenti e vanno a riempire le masse muscolari abbandonate su giacigli appena accennati.
Per quale motivo vedere sempre l’uomo anatomicamente perfetto nel pieno delle sue azioni, falso e indaffarato? Egli in realta' e' imperfetto, solo e pieno di segreti che possono essere colti solo scrutando il suo inconscio.
Il mio lavoro volge proprio a questo, alla ricerca attraverso il corpo della parte mistica e all’abbandono dei sensi, dove la struttura ossea non e' altro che sostegno di un grande disegno mentale nato nella dimensione onirica, dove il sogno si fonde con la realta' del vivere.
Allora ecco uno spaccato del sogno visto con gli occhi del corpo e manifestato con luci, ombre ed espressioni atte a trasmettere talvolta pace, talvolta tormento. Gli stati d’animo umani sono infiniti ed ancora lo sono di piu' quelli dell’uomo nell’atto di sognare: la cosa piu' pura e liberatoria di cui egli dispone, poiche' nessuno potra' mai negargliela.
Inaugurazione mercoledi' 10 gennaio alle ore 17,30- Presente l'artista
Galleria Comunale d’Arte Moderna
P.zza G. Marconi, 12 - Cerreto Laziale (RM)
Orari: tutti i giorni 17,30-20,30